Carrellata Intervista Doppia - BlogTour Dark Zone
Giuseppe Chiodi
-CuorediInchiostro
NOME.
«Pietro».
«Dafne».
SOPRANNOME.
«Mariangela
mi chiamava “tesoro
mio”. Va
bene? Oppure… iettatò».
«Dafne».
ETÀ.
«Diciamo che vado per gli –anta… I quaranta, intendo».
«Ventuno».
RAPPORTO CON L'ALTRO
SESSO.
«Non
sono mai stato un piacione e mi è sempre andata male. Dio, fa che con Dafne sia la
volta buona».
«Fanno tutto quello che gli dico. Quanti ne ho avuti? E chi se lo
ricorda! Ma ne è rimasto solo uno».
LA TUA DONNA IDEALE.
«Direi
Mariangela, ma non è vero. Magari
una col suo corpo e… con un
cuore».
«Il mio uomo ideale? Pietro. Pietro, Pietro, Pietro».
COLORE PREFERITO.
«Mi
piacciono i colori scuri. Credo il nero, o il marrone. Sono un antiquario,
sapete?».
«Non mi piacciono i colori. Come lo chiamate quello del cemento?
Bianco? No, non è bianco. In realtà non li distinguo più da un
bel po’ di tempo».
CIBO PREFERITO.
«Amo il
pepe. Mettete il pepe su qualcosa e mi piacerà. Purché non sia un ratto».
«La carne di bamb- no, volevo dire, gli spaghetti al pomodoro. È quello
che si mangia, no?».
DI QUALCOSA ALL'ALTRO.
«Sei
bellissima, come sempre. Non so cosa ci trovi in me, ma… grazie».
«Sei più bello di quanto pensi, Pietro. E sei circondato da cose belle».
TRE AGGETTIVI PER DEFINIRE
L'ALTRO.
«Bella.
Intelligente. Irruenta?».
«Bello. Antico. Potente».
UN LUOGO A CUI SEI MOLTO LEGATO.
«Casa
mia. La mia famiglia la abita da generazioni. E il mio negozio di antiquariato,
ovviamente».
«La casa di Pietro. E Benevento, la mia città».
BEVANDA PREFERITA.
«Succo
di frutta».
«Vino rosso».
BEVANDA ALCOLICA PREFERITA.
«Non
bevo».
«Vino rosso».
GIORNO O NOTTE.
«Notte…».
«Notte».
FAI UN SORRISO.
Dafne solleva un angolo
della bocca e gli fa l’occhiolino.
SALUTA L 'ALTRO.
«Vieni
a casa, stasera?».
«Come ogni sera, Pietro. Non credere di sfuggirmi».
NOME.
Diana (allegramente): “Ciao, mi chiamo Diana
Boccassini. Piacere a tutti!”
SOPRANNOME.
Diana (fissando intensamente
Vanessa): “Sherlock
Holmes”.
Vanessa (sorridendo, divertita): “È inutile che mi guardi così, Sherlock. Il mio
soprannome? Non penso di averne uno”.
Diana: “Te lo trovo subito!”
Vanessa: “No, grazie!”
Diana ride.
ETÀ.
Diana: “Avevo 31 anni all’inizio della storia. Adesso
ne ho 37”.
Vanessa: “Non vi hanno insegnato che non
si chiede l’età a una signora?”
Diana: “Ne ha 36 adesso!”
Vanessa: “Diana!”
Diana (stringendosi nelle spalle
e fingendo noncuranza): “Sì?”
Vanessa (sbuffando): “Ne avevo 30 all’inizio della storia”.
RAPPORTO CON L'ALTRO SESSO.
Diana: “Mi piacciono gli uomini, ma
non sono il mio primo amore. E mi sta bene così”.
Vanessa: “Così sembra che sei lesbica. O
bisessuale”.
Diana: “Se fossi lesbica non mi
piacerebbero gli uomini, non credi? E comunque non ci sarebbe niente di male
nell’essere
lesbica o bisessuale”.
Vanessa (sbuffa e la ignora): “Ho un rapporto travagliato
con gli uomini, diciamo. Ho fatto cose di cui mi pento e bruciato rapporti che
potevano funzionare. Almeno credo”.
IL TUO UOMO IDEALE.
Diana: “Sexy e con un bel culo!”
Vanessa: “Poi sono io…”
Diana (ride): “Intelligente, colto, che non
mi pressi. Questa cosa è
importantissima, non mi piace essere controllata. E nemmeno che mi si chiami
ogni cinque minuti. O che debba passare ogni secondo con questa persona”.
Vanessa: “Poco esigente, mi dicono”.
Diana le fa la linguaccia.
Vanessa: “Una volta avrei detto bello
da togliere il fiato. Tipo Matt Bomer. Che è ancora il mio tipo ideale, eh. Però diciamo che adesso punto
anche ad altre cose: gentilezza, comprensione e senso dell’humor.
COLORE PREFERITO
Diana: “Azzurro, in tutte le sue
tonalità, dal
celeste al blu notte”.
Vanessa: “Viola”.
CIBO PREFERITO.
Vanessa (sarcastica): “Oh, questa la so, il cibo
preferito di Diana è la
cioccolata. Se potesse si nutrirebbe solo di quello!”
Diana: “Assolutamente d’accordo!”
Vanessa: “Ti verrà il diabete entro i quarant’anni se continui così”.
Diana: “Non erano i trentacinque?”
Vanessa: “Hai avuto fortuna, non è detto che continui così”.
Diana: “Siamo positive, oggi!”
Vanessa (sbuffando): “Il mio cibo preferito invece è la carbonara”.
Diana: “Roba leggera, insomma”.
DI QUALCOSA ALL'ALTRO.
Vanessa (si schiarisce la voce,
nervosamente): “Diana,
io… io…” (Non riesce a continuare e
abbassa lo sguardo.)
Diana: “Lo so”.
Vanessa: “È stata colpa mia”.
Diana: “Lasciamo stare, dai. È acqua passata”.
Restano in silenzio, un silenzio
imbarazzante.
TRE AGGETTIVI PER DEFINIRE
L'ALTRO.
Diana: “Estroversa, casinista,
inaffidabile”.
Vanessa: “Allegra, schietta, perfetta”.
UN LUOGO A CUI SEI MOLTO LEGATO.
Diana: “La muraglia a Molfetta, la
mia città. È un posto speciale, in un
certo senso. Ci ho passato gran parte delle mie estati da ragazzina”.
Vanessa: “La casa in cui ho vissuto il
periodo che sono stata a Roma. È stato un bel periodo, nonostante tutto”.
BEVANDA PREFERITA.
Diana: “Cioccolata calda, che
domande!”
Vanessa: “Vino rosso”.
BEVANDA ALCOLICA PREFERITA.
Diana: “Sono astemia”.
Vanessa: “Che tristezza!”
Diana: “Sai benissimo che non è una mia scelta”.
Vanessa (si stringe nelle
spalle): “Vino
rosso, comunque”.
GIORNO O NOTTE.
Diana: “Notte, perché scrivo meglio, di giorno
finisce che cazzeggio e combino poco!”
Vanessa: “Giorno”.
FAI UN SORRISO.
Diana sorride. Ha un sorriso
caldo e allegro. Il sorriso si trasforma in una risata squillante. Ama ridere.
Vanessa sorride. Il sorriso è sereno e vagamente malizioso.
SALUTA L'ALTRO.
Diana (sorridendo ancora): “Ciao, Van”.
Vanessa (distogliendo lo sguardo
da lei, imbarazzata): “Ehm… Sì… Ciao”.
Diana sembra rattristarsi un po’, ma cerca di non darlo a
vedere.
Paolo Fumagalli
Paolo Fumagalli
NOME.
Io
sono la Regina, non ho bisogno di un nome.
Nel
Regno Sotterraneo di solito non li usiamo. Io sono un gatto del focolare, è
tutto ciò che serve sapere.
SOPRANNOME.
Nessuno,
soltanto titoli che indicano la mia posizione regale.
Nessuno.
ETÀ.
A una
nobildonna non si chiede mai!
Questa
è una delle poche cose che perfino io ignoro.
RAPPORTO
CON L'ALTRO SESSO.
Ho
un marito. Non stiamo insieme molto spesso, perché lui è uno scheletro che
pensa solo a dormire, ma comunque gli voglio bene.
Vivo
in compagnia di due streghe. Mi trovo bene, sono molto gentili e premurose.
LA
TUA DONNA IDEALE.
La
donna ideale sono io. Non è una mia opinione, ma una certezza di tutti gli
abitanti del regno.
A
una donna chiedo solo di essere trattato bene, quindi sono contento delle mie
padrone.
COLORE
PREFERITO.
Quello
dei miei capelli. Non credo abbia un nome: non è esattamente nero, né castano,
né rosso scuro. È un colore solo mio.
Di
solito il nero. Ma anche il bianco. Non voglio decidere.
CIBO
PREFERITO.
Mi
piace giocare a “palla morta” e trovare un banchetto pronto dopo una partita.
Tutte le pietanze preparate dal cuoco di corte sembrano ancora più buone se
consumate dopo una vittoria.
Al
di là dei pregiudizi che circolano, i cibi che vengono cucinati nei pentoloni
delle streghe hanno un buon sapore. Ma non bisogna mai chiedere il nome di ciò
che si mangia: scoprendo gli ingredienti, si rischierebbe di perdere
l’appetito!
DI
QUALCOSA ALL'ALTRO.
Salve,
caro. È sempre un piacere vederti e sapere che tieni alla larga i roditori dal
mio campo di gioco.
Grazie,
vostra altezza. È un onore essere apprezzato dalla nostra amata sovrana.
TRE
AGGETTIVI PER DEFINIRE L'ALTRO.
Astuto,
agile, acuto.
Bellissima,
potente, abile nel gioco.
UN
LUOGO A CUI SEI MOLTO LEGATO.
Il
parco del mio palazzo, dove si trova il campo da gioco.
Mi
sento a mio agio in tutto il Regno Sotterraneo, ma sono legato alla casa in cui
vivo insieme alle streghe. È una capanna in mezzo alla foresta e somiglia a una
grossa zucca.
BEVANDA
PREFERITA.
Vino
rosso.
Latte.
BEVANDA
ALCOLICA PREFERITA.
Come
dicevo, vino rosso.
Nessuna,
non sono cose adatte agli animali, nemmeno a un gatto del focolare.
GIORNO
O NOTTE.
Giorno,
ma quando sta per arrivare la sera. Adoro i grigi crepuscoli.
Notte
di plenilunio.
FAI
UN SORRISO.
Una
regina non sorride a comando.
Noi
gatti la sappiamo lunga, quindi sorridiamo in continuazione, ma la gente di
solito non se ne accorge. Forse non sorridiamo con la bocca.
SALUTA
L 'ALTRO.
A
presto, torna pure a trovarmi quando vuoi.
Verrò
con piacere, vostra altezza.
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