Recensione "dramosa": Moon Lovers - Scarlet Heart Ryeo

Buongiorno Specchietti.
Oggi vi parlo di uno di quei K-drama che dovere assolutamente vedere.
Si tratta di Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo, basato sul romanzo cinese Bubujingxi di Tong Hua e che vede come interpreti la mia amatissima Lee Jie-Un, conosciuta anche come IU, e Lee Joon-Gi che, ve lo dico, è entrato di diritto tra i miei oppa del cuore.


Trama:
Triste e amareggiata dopo aver scoperto che il fidanzato la tradisce con una sua amica, durante un'eclissi di sole Go Ha-jin annega in un laghetto dopo aver salvato un bambino che vi era caduto dentro, e si ritrova nell'anno 941, durante il regno di Taejo, fondatore della dinastia Goryeo. Ha-jin si risveglia nel corpo di Hae Soo, cugina della moglie del principe Wang Wook, ottavo figlio del sovrano, e, resasi conto di non aver modo di tornare al suo tempo, decide di continuare a vivere a Goryeo. La ragazza viene aiutata ad adattarsi alla nuova realtà da Wang Wook, del quale si innamora, facendo anche la conoscenza degli altri principi della famiglia reale. Nel frattempo, il freddo e crudele quarto principe Wang So, adottato dalla famiglia Kang di Shinju dopo essere stato sfregiato in volto da bambino, torna al palazzo reale e, con il tempo, si innamora di Hae Soo. Quest'ultima, entrata a palazzo come dama di corte, si ritrova ben presto coinvolta nelle lotte per il potere e il trono.

 


Be’, Specchietti, iniziamo con il dire che questo drama in Corea non ha avuto il successo che invece ha ottenuto all’estero. Volete perché nel 2016 è uscito Goblin (di cui prima o poi vi parlerò) e non ce n’è stato per nessuno, volete che si tratta di un remake (su viki.com trovate la versione cinese), metteteci pure che IU non ha convinto il grande pubblico (ma come diamine è possibile?), fatto sta che gli scarsi ascolti sembrano aver precluso la possibilità di una seconda stagione.
Io, però, mi sento di dirvi che questo è uno di quei drama da vedere, armati di fazzoletti e consci che la vostra vita, dopo, non sarà più la stessa.
Ha Jin si troverà catapultata in un’altra epoca, alle prese con una realtà di cui conosce solo poche nozioni imparate a scuola. Ad attenderla otto principi, tutti molto diversi tra loro per età, carattere e ambizioni. Tutti accumunati, però, dallo stesso destino, quello di finire al centro della lotta per il trono di Goryeo.
Lotta che porterà i nostri principi a scontrarsi tra di loro, mettendo da parte i legami di sangue e i ricordi dei momenti passati assieme.
Ha Jin, o meglio ormai Hae Soo, finirà nel mezzo di questa lotta sanguinaria che si trascinerà per anni, divisa tra l’amore iniziale per l’ottavo principe (in linea di successione), Wang Wook, e quello che scoppia poi con Wang So, il quarto principe.
Ed è qui, Specchietti, che iniziano le sofferenze.
Wang So saprà conquistare il cuore di Hae Soo con la pazienza del tempo, ma anche con l’irruenza del suo carattere e dei suoi sentimenti. Hae Soo, diciamocelo, quando lui le dice che è “la sua persona” è praticamente già finita: fidatevi, nessuna di noi avrebbe resistito a Wang So che ci dice quelle cose in quel modo.

Il loro, però, non può essere un amore facile, non quando lei è solo una dama di corte e lui uno degli eredi al trono, non quando la via che porta al Palazzo è costellata di sangue, non quando l’unica strada percorribile è anche la più devastante.
Tra intrighi di potere, morte e verità nascoste, si articola la trama di questo meraviglioso drama.
Imparerete a conoscere ognuno degli otto principi: le fragilità, i sogni, le paure di questi otto ragazzi che spesso si ritroveranno a dover pagare l’unica colpa dell’esser figli del re Taejo.

Ogni personaggio è ben caratterizzato e capace di raccontare con profondità la propria storia. Grande spazio, poi, è lasciato alle donne: non solo Hae Soo, ma anche le regine Yoo e Hwangbo, mogli di Taejo, la concubina reale Oh, la principessa Yeon Hwa.
Vi affezionerete, ve lo garantisco, a ogni personaggio e, ahimè, vi ritroverete in una valle di lacrime.
Il finale è un colpo dritto al cuore: all’improvviso vi dovrete ricordare come tutto è iniziato e sarà devastante.
Sul finale, Specchietti del mio cuore, va detta una cosa.
Tutto farebbe pensare a una seconda stagione, ma, come vi accennavo in apertura, lo scarso riscontro avuto in Corea ci dà davvero poche speranze.
È così necessario? Vi dico la mia.
Una seconda stagione aiuterebbe a chiudere il cerchio e ci regalerebbe, forse, il finale che tutti a quel punto sogniamo. Darebbe un po’ di pace al nostro cuore martoriato e ci permetterebbe, sempre forse, di dare a ognuno dei principi il suo lieto fine.
Ma non è strettamente necessario.
Il finale di Moon Lovers, per quanto faccia male, è un finale. Chiude la storia, con tutti i suoi tormenti e le riflessioni che la lotta al potere e al trono di Goryeo ha sollevato nei suoi protagonisti e nello spettatore.
L’amore tra Wang So e Hae Soo è un faro in tutto quel dolore e, allo stesso tempo, incapace fino in fondo di curare ogni ferita, di lavare via tutto il sangue che ne è corso. Ma non potrebbe essere altrimenti.

In definitiva, se dovesse arrivare una seconda stagione ne sarei contentissima, ma avrei sempre il terrore che possa rovinare la poesia della prima.
La OST è qualcosa di meraviglioso, che non potrete fare a meno di scaricare da Spotify.
Per tutti questi motivi, non posso che consigliarvi la visione di questo drama che merita il nostro specchio speciale e forse ancora di più!

E se lo avete già visto (e sono certa amato), aspetto i vostri commenti.
Alla prossima recensione dramosa, la vostra Irish Girl.



Commenti

  1. Io l'ho trovato devastante. E' stato un crescendo di emozioni. Ho adorato il fatto che non fosse il solito drama scontato dove già dal primo episodio sai già con chi finirà la protagonista. per almeno metà drama ho avuto veramente paura che finisse con l'8 principe... adoro quando diventano imprevedibili, dove hai la sensazione che veramente tutto possa accadere.
    La straziante sensazione che cresce verso la fine, dove solitamente la maggior parte dei drama inizia a peccare perché diventano prolissi e scontati, qui invece ti fa rimanere con il fiato sospeso fino all'ultimo secondo. La storia finisce ma tu continui a provare quell'emozione che solo le grandi storie sanno trasmettere.
    Francamente non capisco il perché IU non sia piaciuta perché io l'ho trovata perfetta. Tralasciando la scenografia, i dettagli, le OST che sono da 10 e lode, ho adorato tutto di questa storia e sarà uno dei pochi drama che riguarderò in futuro con molto piacere.
    Per quanto riguarda il finale, per me è perfetto anche così. Non sono molto d'accordo sulla possibilità di fare una seconda stagione perché raramente si riesce a mantenere la qualità della stagione precedente. Forse avrei inserito le famose scene tagliate, sarebbe bastato anche solo far vedere il volto di lui nel 21° secolo per dare una degna fine e soprattutto per dare un senso a quello che Wang So dice "Se non siamo dello stesso mondo … ti troverò, mia Soo!". Per me è così che è finita, non posso pensare che dopo tutto quell'amore poi non abbiano avuto il loro lieto fine.

    RispondiElimina
  2. Lei non l'ha amato abbastanza!!!!

    RispondiElimina
  3. Versione insulsa. Bello se preso a sè, ma perde troppo contro l'originale cinese. Troppo banalizzato e criminalizzato

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

In piedi, Signori, davanti ad una Donna (William Shakespeare)

Prendi il mio cuore e portalo lontano- Saffo