Recensione: Freak Show di Chiara Casalini

 



Trama:
Valentina e Billy. Una bambina in sovrappeso e un bambino albino contro i bulli del paese. La loro amicizia gli ha permesso di essere felici, nonostante le cattiverie, ma quando sono costretti a separarsi il loro legame viene spezzato dalla crudeltà di chi sta loro intorno.
Ormai ventenni si ritroveranno e scopriranno un amore cresciuto tra i ricordi. Ma dovranno anche fare i conti con le strade prese, gli errori e il dolore di tutti quegli anni. E soprattutto con il loro continuo sentirsi sbagliati dietro un muro di paura e violenza che li porterà perfino a desiderare la morte.
Salvarsi o perdersi per sempre? La scelta non è per nulla scontata
Ciao Specchietti!
Continuano le nostre recensioni per le uscite romance della Dark Zone in occasione di San Valentino.
Oggi tocca a me parlarvi di un romanzo che mi ha molto colpito e sicuramente lasciato il segno, sto parlando di Freak show di Chiara Casalini.

Billy e Valentina sono due anime rotte, segnate dalla vita e dalla cattiveria della gente, anzi, soprattutto dei loro coetanei che li hanno presi in giro per tutta una vita.
Billy era un bambino albino, magrolino e molto timido;
Valentina una bimba con qualche chilo di troppo, insicura, fragile, ma sempre pronta a difendere il suo migliore amico Billy.

I due sono amici per la pelle e complici nella lotta alla sopravvivenza in un mondo che, aimè, li ha tagliati fuori.

L'adolescenza dei due ragazzi prosegue così, tra una cattiveria e l'altra per mano dei bulli della scuola fino a che, un terribile giorno, Billy decide di trasferirsi lasciando Valentina, la nostra Freaky sola e vulnerabile. Troppo vulnerabile.

Quando Billy tornerà, sei anni dopo, niente sarà più come prima e, al tempo stesso, nulla sarà cambiato.
La sua Freaky è una giovane donna senza più i suoi lunghissimi capelli rossi e senza nemmeno il suo sorriso, che riservava solo a lui, al suo migliore amico.
Cosa sarà successo?
E Billy riuscirà a riconquistare di nuovo la fiducia dell'unica donna che lo abbia mai fatto stare bene? O questa riconciliazione li porterà entrambi sul baratro?

Questo romanzo mi ha colpito e affascinato per diversi motivi, il primo dei quali è il fatto che l'autrice ci immerge immediatamente nella storia, ci fa subito sentire sulla pelle il vissuto travagliato dei protagonisti, ci va fa subito vivere insieme a loro nella loro melma densa di delusioni e sofferenze, nel loro intento di rendersi invisibili in un mondo che sembra averli lasciati soli, emarginati e allo stesso vulnerabili al giudizio dei loro coetanei.
Questo romanzo mi ha colpito per lo stile asciutto di Chiara, che, senza fare giri di parole o mettere troppo fronzoli qua e là ci mostra una cruda verità, ci parla di un tema che, aimè, è molto attuale e reale e che appartiene alla nostra quotidianità.
L'amore, la sofferenza condivisa dei due protagonisti mi hanno fatto stare male, soffrire perché queste cose non dovrebbero mai capitare a nessuno. Nessuno dovrebbe soffrire così.
E allora sono stata spettatrice - non troppo silenziosa - della loro storia li avrei difesi con le unghie e con i denti, ho tifato per loro, fino alla fine e ho desiderato con tutto il cuore che, come nelle favole, qualcosa per loro potesse finalmente cambiare.
Un romanzo che fa riflettere, un amore sofferto che si insinua tra i rovi lasciati dalle sofferenze, dall'ansia e dalla paura di non sentirsi mai abbastanza e che nonostante tutto cresce e dona loro una possibilità di rinascita.
Una storia che deve essere letta per i suoi personaggi così autentici, veri; una storia che ti rimane impressa sulla pelle e che non scorderò molto facilemte.
Cinque specchi super meritati.
Ringrazio la casa editrice per la fiducia che ci riserva ormai da tempo e per la copia omaggio.




Io vi saluto e, come sempre, vi do appuntamento alla prossima lettura,
con affetto
la vostra Mil Palabras




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