Recensione: Lo Spirito della Valchiria


Trama


Iris è tornata da poco dall’Islanda, ha lasciato sia la foresta di ferro che il padre per rimanere accanto all’amica Bianca. Sembra essere rimasta la ragazza spensierata di sempre: ogni suo gesto è studiato per non destare sospetti… Eppure qualcosa è cambiato.
Nemmeno il gemello Hallbjörn si è accorto di niente, anche se è uno dei pochi a conoscenza del fatto che anche la sorella è maledetta a contenere lo spirito di un lupo tutt’altro che tranquillo: Sköll non a caso è chiamato “L’ingannatore”.
Étienne, un Re della Persuasione, è il primo ad accorgersi della cattiva strada che sta prendendo la vita della ragazza. Anche se lei cerca di spingerlo sempre più lontano si è reso conto che, da quando si è trovata faccia a faccia con Margot, gli eventi hanno preso una brutta piega.
Tutti sono all’oscuro del patto che Iris ha stipulato con la dea Hel, e delle tremende conseguenze che la porteranno a compiere grandi sacrifici.
Dovrà sopravvivere alla caduta in un vortice di tradimenti e inganni prima di rialzarsi in piedi, diversa e più forte, per affrontare il suo destino.

Recensione

Quando devo leggere il secondo volume di qualcosa vado in panico perché non so mai  se sarà all'altezza del primo, quali aspettative verranno deluse e quali invece soddisfatte. I secondi volumi di trilogie poi sono tipo "noiosi" quasi sempre visto che fanno un po' da ponte tra il primo romanzo e il terzo. Quando poi si tratta di leggere il libro di un'amica diventa ancora più difficile visto quello che ho appunto chiamato "problema del secondo volume" (eh già, vado in paranoia per tante cose ormai. 

Con Lo spirito della Valchiria però non ho avuto questi problemi e se posso dirlo mi è piaciuto ancora di più del primo (a cui però sono molto affezionata). 

Partiamo subito con la recensione quindi...
Lo stile dell'autrice ha un non so cosa di poetico e antico; è come se la mano di Debora fosse in realtà quella di spiriti antenati che vogliono raccontare una storia e  che in un certo senso ricorda le fiabe nordiche tradizionali con il suo gelo elegante che riesce a scaldare chi le conosce. 

Un' altra cosa che ho apprezzato moltissimo è che "Lo spirito della Valchiria" mantiene una linea logica che lega perfettamente con il primo romanzo, Cuore di Neve, che ho amato allo stesso modo. 

Se però la Mayfair era più ironica con la storia precedente, qui ci regala un mondo molto più oscuro e profondo che scava direttamente nella nostra anima come in quella di Iris, la protagonista.

Il genere dovrebbe essere Urban Fantasy, ma sarebbe riduttivo catalogare un libro così. Un libro che parla di forza, di sentimenti e del dualismo che si nasconde in ognuno di noi (Un po' come per  Dottor Jekyll e Mr Hyde). 
Debora ci mette davanti a sentimenti contrastanti che vanno dall'odio alla passione per le cose, dalla vita alla morte, passando per il senso dell'esistenza stessa. 

Coraggio, paure e crescita sono tutte racchiuse tra queste pagine che vi consiglio caldamente se amate quei libri completi che sanno far battere il cuore e smuovere l'anima. Non mi resta che assegnare gli specchi quindi... 




Alla prossima recensione, 
-CuorediInchiostro

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