Recensione "La ex moglie" by Jess Ryder


La ex moglie è il terzo thriller psicologico scritto dall'autrice Jess Ryder, già conosciuta per Lie to Me e The Good Sister. In Italia il romanzo è stato tradotto ed edito dalla Newton Compton, e conta 336 pagine totali.

Natasha è convinta che la sua vita sia praticamente perfetta: ha una casa da sogno, suo marito Nick è ricco e premuroso, ed entrambi amano alla follia la loro bambina, Emily. C'è solo un elemento che stride in questo quadretto armonioso: Jen, la ex moglie di Nick.
Jen è invadente e non sembra essersi affatto rassegnata all'essere stata lasciata. Nick con lei è sempre accomodante e Natasha finisce per lasciar perdere ogni volta. Si fida di suo marito e dei suoi sentimenti. Fino al giorno in cui Nick ed Emily spariscono all'improvviso senza lasciare traccia. Anche le loro cose non ci sono più.
Perché Nick avrebbe dovuto fare una cosa del genere? Le ore passano e l'angoscia attanaglia Natasha che, pur di ritrovare la sua bambina, si decide a chiedere aiuto all'ultima persona al mondo da cui vorrebbe un favore: Jen. Nonostante l'abbia sempre considerata invadente e si trovi a disagio a parlare con lei, la disperazione le suggerisce che forse la ex moglie di Nick potrebbe essere l'unica a sapere qualcosa che potrebbe aiutarla. Ma Natasha può davvero fidarsi di lei?

La ex moglie è un altro dei titoli Newton che mi hanno intrigato sin da quando ci sono stati presentati dalle parole delle editor italiane che se ne sono occupate. L'ho aspettato per un po' e sono contenta di dire che ne è più che valsa la pena. Ma andiamo con ordine.

Come accennavo all'inizio, La ex moglie è un thriller psicologico, e mai appartenenza a un genere letterario fu più azzeccata. A raccontare la storia sono i suoi personaggi principali (non dico quali per non rovinare i colpi di scena), che si alternano narrando in prima persona; e l'intera trama gioca costantemente tra passato e presente. Così, grazie anche a uno stile che cattura e incuriosisce fin da subito, la suspance si mantiene costante. Che cos'è successo? il lettore non smette di chiedersi, voltando una pagina dopo l'altra nel tentativo di risolvere il mistero.
Questo per quanto riguarda l'aspetto thriller del romanzo.

A far spiccare il libro è soprattutto il sottogenere psicologico. La ex moglie racconta di bugiardi e manipolatori, amanti capaci delle violenze peggiori; e poiché le uniche fonti del lettore sono proprio le loro parole, non restare invischiati in questa continua distorsione della realtà è a dir poco impossibile. Chi è sincero? Chi sta mentendo? Chi sono i buoni e chi i cattivi? Di chi ci si può fidare? sono domande a cui i personaggi stessi non sanno dare risposta. E questo gioco pericoloso ha un fascino irresistibile.

Credo che a questo punto la scrittura della Ryder si commenti da sé. Con uno stile fluido e coinvolgente, l'autrice struttura alla perfezione una spirale (costruita con numerose ricerche precedenti) in cui il lettore non può che precipitare. La sua abilità è davvero notevole, oltre che estremamente piacevole.

La ex moglie è un thriller ben strutturato e realizzato ancora meglio, che intriga da morire e soddisfa ogni aspettativa. Le sue più di trecento pagine volano in un baleno sotto gli occhi del lettore, che diventa verace. Non è solo un libro piacevole e soddisfacente, ma anche interessante nel mostrare certe dinamiche psicologiche e manipolative. Davvero vi stupite se ora ve lo raccomando?
Buona lettura!





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