Segnalazione: Smiley, un fenomeno da cinema e un libro per ragazzi
LA MIA VITA DA SMILEY
DIARIO DI UN EROE…ALLE MEDIE
Anne Kalicky
illustrato da Tim Jones per Smileyworld
Il fenomeno è tale da avere ispirato
un film di animazione in uscita il 28 settembre nelle sale italiane
Un giorno, ne sono certo, le mie memorie saranno ritrovate nella cassaforte di una navetta spaziale abbandonata e io entrerò nella storia con la S maiuscola dunque è arrivato il momento di lanciarmi!
La mia vita da Smiley, edito da Mondadori Electa, è lo spassoso diario di Max, un ragazzino di 11 anni che arriva alle medie. Le sue avventure sono tratte dalla quotidianità di un undicenne, in cui qualsiasi giovane lettore potrà riconoscersi: vicende scolastiche, timori e conflitti legati alla nuova scuola, scherzi e situazioni surreali, che coinvolgono i compagni, i professori e i genitori.
La vera originalità del racconto è che ad accompagnare il testo scritto ci sono gli Smiley, le faccine gialle nate nel lontano 1972 per mano del giornalista francese Franklin Loufrani che diede avvio a un fenomeno di incredibile successo internazionale. Da allora gli smiley sono entrati in maniera preponderante nella comunicazione visiva delle giovani generazioni, invadendo i cellulari e i social media. Il fenomeno è tale da avere ispirato addirittura un film di animazione in uscita a settembre nelle sale italiane.
Gli Smiley hanno modificato il sistema di esprimere i nostri stati d’animo nella vita quotidiana: gioia, allegria, rabbia, tristezza, stupore vengono comunicati in maniera semplice ed immediata con una faccina ora sorridente, ora arrabbiata, ora stupita.
Sfruttando proprio l’immediatezza dello Smiley, il protagonista riempie così le pagine del suo diario di faccine gialle, per esprimere con un simbolo visivo il sentimento predominante dei personaggi del racconto. La vita di Max è dunque una vita da Smiley. E chissà, qualcuno vedrà in Max non un ragazzino, ma proprio uno Smiley vero e proprio che scrive in prima persona …!
Smiley nasce il 1° gennaio 1972, quando Franklin Loufrani, il giornalista del quotidiano francese “France Soir”, lancia una campagna promozionale per la felicità, utilizzando il logo Smiley per mettere in risalto le buone notizie. Loufrani registra il marchio Smiley dando vita a una realtà commerciale di rilevanza internazionale. Nel 1997 suo figlio Nicolas Loufrani crea il primo Smiley digitale rivoluzionando la comunicazione e la tecnologia, e nel 2000 gli Smiley invadono i cellulari, diventando parte del nostro vissuto quotidiano. Oggi Smiley raggiunge i 4,5 milioni di fan sui social media, con miliardi di faccine inviate ogni giorno dai device elettronici, imponendosi come fenomeno globale senza precedenti.
-CuorediInchiostro
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