Recensione -Un Cliente Innocente

Quando il corpo di un predicatore, abituale frequentatore di uno strip club, viene rinvenuto nella stanza di un motel del Tennessee, a essere accusata del brutale omicidio è l'affascinante quanto misteriosa cameriera Angel Christian. Il proprietario del club, intenzionato a scagionare la sua dipendente, decide di assumere per la difesa Joe Dillard, avvocato un tempo cinico e disincantato ora non più così disposto ad accettare il compromesso fra il lato più brutale della professione e la propria coscienza. Dillard è sul punto di mollare, ma uno come lui non può resistere al richiamo di un caso così scottante, che coinvolge ambienti tradizionalmente ermetici e schivi, e che rischia di segnare il destino di persone innocenti. In fondo il lavoro è l'unica scappatoia da un'esistenza al limite della sopportazione, con una sorella tossicodipendente da poco uscita di prigione e una madre gravemente malata. Joe sa che solo ricacciando i propri tormenti dentro di sè potrà contribuire a dissotterrare una verità che è molto più scomoda di quanto immaginasse.


Avvocati, detenuti, indagatori. Verità, bugie, inganni. Persone buone e persone cattive. Resta solo da sapere chi è chi... Un omicidio efferato che mette a dura prova il nostro Joe Dillard, deciso ormai a lasciare il suo lavoro di avvocato difensore. Ma la profumata cifra dell’ingaggio lo fa desistere e si ritrova in un labirinto di accuse improvvisate e pene di morte che cadono dal cielo. Dopo aver trovato il corpo accoltellato e mutilato di un reverendo, John Paul Tester, non si può fare a meno di chiederci chi sia il brutale assassino capace di un atto così atroce. Ma la verità che si cela dietro questa macabra scena è un’altra, nessuno se la aspetterebbe mai... sopratutto dato il fatto che la vittima è un Reverendo. Si tratta veramente di un atto così sporco? Dillard deve fare tutto il possibile per scagionare la sua cliente, Angel Christian, accusata su due piedi dall’agente Landers. Una cameriera di uno strip club il quale desiderio era solo quello di lavorare e portarsi a casa la sua paga. Si ritrova catapultata in un mondo che non le appartiene proprio, ma sarà davvero innocente? Solo l’intuito e la bravura del suo avvocato ci daranno le giuste risposte. Una moltitudine di domande, alle quali si può rispondere solamente leggendo il libro. Una dura e cruda realtà che fa da sfondo a questa storia intrigante ci illumina sul putridume che riempie i tribunali e le anime di chi li popola. Poliziotti, avvocati e perfino i giudici stessi che pur di ottenere voti alle
elezioni imminenti o semplicemente vincere un caso, preferiscono mentire e lasciare a piede libero assassini e criminali. La giustizia e la verità non sembrano importare più a nessuno, tranne che al nostro Joey, incastrato anche in problemi familiari con la sorella che entra ed esce di prigione per droga; il fratello della vittima, Junior Tester, che tenta di farlo fuori perché deve difendere colei che sembra essere la colpevole. Insomma, non proprio una situazione semplice. Non mi dilungo oltre e spero che le mie parole abbiano infondato in voi una briciola di curiosità, Fanucci Editore non sbaglia mai un colpo cari lettori! Quattro specchi e mezzo.
-wonderful fragment°

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