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Anteprima recensione: Mirror Mirror di Cara Delevigne e Rowan Coleman

Grazie alla fantastica iniziativa della DeA Planeta abbiamo ricevuto questo romanzo in anteprima. Dopo aver inviato una recensione e la Love letter diretta a Cara Delevingne, siamo state scelte assieme ad altri quattro fortunati per riceverlo in anteprima, ecco cosa ne pensiamo  ;)


Il primo, indimenticabile romanzo di Cara Delevingne
Niente è come sembra. La verità dello specchio è sempre capovolta


Red, Leo, Naomi e Rose. 16 anni, quattro ragazzi diversissimi accomunati dalla passione per la musica. E’ stata la musica a renderli inseparabili. Gli inseparabili quattro… fino al giorno in cui non sono diventati tre. Dopo che Naomi è sparita senza lasciare traccia, infatti, niente è stato più lo stesso: uno specchio si è rotto e un pezzo si è perso per sempre nelle vite di Red, Leo e Rose. Perché Naomi era la più solare di tutti, l’amica migliore del mondo. Ma in fondo al cuore nascondeva un segreto… Un segreto inconfessabile che nemmeno Red aveva fiutato e che nessuno avrebbe potuto immaginare. E mentre Rose si abbandona agli eccessi e Leo si chiude in se stesso, Red non accetta la scomparsa dell’amica: ha bisogno di sapere. Di capire cosa l’ha spinta ad allontanarsi da tutto e da tutti. Per fare questo, però, Red dovrà prima trovare la forza di guardarsi allo specchio, conoscersi e accettare che niente è ciò che sembra, e che la realtà può essere capovolta.



Specchio specchio delle mie brame,
quante identità ho in questo reame?
A volte un lettore si scorda che mentre legge non può vedere, ma solo immaginare. Si lascia condurre cieco, verso l'ignoto, da uno scrittore. E delle volte questo ci prende in giro.
È così che mi sono sentita leggendo Mirror Mirror un romanzo dove nessuna problematica adolescenziale manca all'appello, assieme a un roller coaster di emozioni.
Bellissimo e coinvolgente sino alla fine, ho fatto la conoscenza di quattro ragazzi di cui spero di leggere nuovamente.
Red, Leo, Rose e Naomi erano invincibili, o così credevano. Assieme non avevano paura di nulla e nessuno, si sentivano liberi.

“La band – Leo, Nai e Rose – mi ha salvato. Loro mi hanno visto non per come ero, ma per come potevo diventare. E quando loro hanno visto quella versione di me, l’ho vista anch’io”

Ma Naomi scompare e questo lo sappiamo sin da subito, quello che non sappiamo e cosa le sia successo.
Red sarà la nostra guida, voce narrante e unico pov, incaricato di mostrarci il suo mondo.
Faremo la conoscenza di Rose, forte e indifferente verso le opinioni altrui, ma che porta più di una ferita nel cuore. Di Leo, freddo e distaccato, ma solo all'apparenza, con quel sorriso raro che tanto ho adorato, quando compariva tra le righe.
Inizialmente ho pensato che loro sarebbero state comparse sullo sfondo, ma non potevo esser più in errore.
Quelli che facilmente potremmo etichettare come una "diva" e un "bullo", a un primo sguardo non lo sono affatto.
Nessuno qui è stereotipato o relegato a due aggettivi, persino Naomi di cui non faremo una diretta conoscenza ci pare di conoscerla da sempre.
E ovviamente Red. Lui ci guida tra quei colpi di scena che non ti aspetti, originali e credibili, che ci ricordano che in realtà noi non conosciamo nulla, in quanto lettori, se non il riflesso del mondo che lui percepisce.

“Io invece sono ancora nella fase sgraziata. Vivo nella fase sgraziata. Incarno la fase sgraziata. Se esistesse un emoji per le fasi sgraziate, avrebbe il mio aspetto. Ho quasi la certezza che sarò nella mia fase sgraziata anche quando avrò quarantacinque anni e starò per morire.”

Non ci sono solo i membri della band, da cui il libro prende il nome, ma anche altri personaggi. Come Ash, che potrei definire con una sola parola: mitica.
"Una wander woman goffa" che non guarda spia, non pensa decifra ed è pronta a tutto per scoprire cosa è accaduto a sua sorella, anche andare contro la
Legge.
Mi sono innamorata di questa ragazza così forte e debole allo stesso tempo, antitesi che caratterizzerà ogni personaggio.
Avrei voluto conoscere meglio, invece, Leckraj, che rimane ai margini del racconto.
Questo libro non si sofferma su un solo delicato aspetto della adolescenza, ne tocca tantissimi con un'eleganza e un che di imperturbabile in grado di lasciarci una sensazione di condivisione, di appartenenza, di "normalità" verso tutti gli sconvolgimenti che Red si trova a provare.

“normale” ha il significato che ognuno gli attribuisce.”

Il grande mistero, che pagina dopo pagina si fa strada in quella routine che fatica a riprendersi dopo esser sprofondata in un clima di surreale tristezza, sarà il vero elemento a rimettere in moto la vita di Red.
Gli indizi non mancano, vanno soltanto colti, ma i sospetti... di dieci personaggi che ci vengono presentati otto si eliminano, assieme a un nono a un terzo del libro, quindi è facile arrivare a una conclusione un po' prima di quanto facciano i personaggi. Pensandoci successivamente avrei davvero voluto sapere se i Mirror Mirror o meglio l'affiancare questi quattro disparati ragazzi, sia stato solo un caso o vi si nascondesse un piano più grande dietro...
Quello che più mi ha stupita, oltre al fantasmagorico colpo di scena di metà libro che ho trovato geniale e del tutto inaspettato, è stato che il caso di Naomi si stesse per ripetere. Di nuovo, a un passo da quanto accaduto, senza destare il minimo sospetto alcuno.
Ho adorato come la copertina sia stata trasformata in una sorta di indizio, molto simile a quello riportato nel libro, a cui a un primo sguardo non avevo fatto troppo caso, sentendomi così ancora più in sintonia con Red.

“E più mi accettavo per come ero internamente, più la mia identità si rifletteva fuori.”

Non ho mai incontrato un personaggio come lui, così ricco di emozioni tanto da associare ad ognuna di questa un'immagine o un ricordo, dimostrando una sensibilità disarmante.
È stato come ritrovarsi ad andare a braccetto con Jennifer Niven, per l'incredibile stile di scrittura e John Green per il racconto che porta con se.
Anche se quest'ultimo immagino non avrebbe mai scritto un simile finale, mi è parso di scorgere diversi spunti, che vanno ad elaborare una storia diversa dai soliti young adult dove non si insegue un agognato bacio o una storia d'amore. Anche in Mirror Mirror troviamo tutto questo, ma è vissuto come una necessaria "tappa" per crescere, per conoscere meglio se stessi e chi si vuole essere.


“Non puoi andare in giro sperando che nessuno si accorga di te, perché tanto continuerai lo stesso a scandalizzare tutti semplicemente essendo quella che sei.”

Lost Inside My Universe

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