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Recensione: Phobia di Ludovica Cicala

Dopo il primo stupenderrimo volume (QUI) arriva, con un notevole ritardo, la recensione del secondo!
La guerra è cominciata. A dichiararla, con un video-comunicato online divenuto subito virale, sono stati gli EVO, la nuova razza di giovani bellissimi e dotati di poteri speciali, che da anni vengono rinchiusi nelle Krankenhaus non appena si manifesta la loro vera natura.
In concomitanza con il proclama, devastanti attentati terroristici cominciano a colpire le capitali d’Europa, compiuti da tre misteriosi e micidiali EVO. Nessuno sa chi siano e, mentre la situazione internazionale precipita, nel campo degli EVO ribelli che vivono in clandestinità si acuiscono divisioni che minacciano di distruggerli. Melissa è dilaniata: credeva di aver raggiunto finalmente un rifugio, dopo la fuga dalla Krankenhaus di Londra, ma era solo la calma prima della tempesta. Michael, il fratello appena ritrovato, la tiene a distanza. Byron, il ragazzo di cui è innamorata, è insidiato dalla bellissima e caustica Mega. E il dottor Dhrumgo, che già una volta è quasi riuscito a ucciderla, le dà ancora la caccia.
Il nuovo romanzo di Ludovica Cicala riporta in scena i personaggi del suo folgorante esordio, Insomnia, in un’avventura ancora più ricca di fascino e terrore, tradimento, gelosia, riscossa. I protagonisti, eroi difettosi e indomiti, mettono in gioco la loro vita in un crescendo che li porterà vicinissimi ai limiti della loro mente, della tensione che sono in grado di sopportare, della passione che sono in grado di sprigionare. Quella che devono affrontare è una sfida contro forze soverchianti, portata avanti in nome della salvezza di un mondo che li perseguita, ma soprattutto di un diritto a cui non intendono rinunciare: quello di essere se stessi.
I secondi volumi non partono mai in vantaggio sui primi, soprattutto se quest'ultimi vi hanno fatto venire la pelle d'oca. "Phobia" si presenta già più sottile del suo predecessore, duecento pagine in meno non sono poche, ma meglio un buon minestrone di uno allungato giusto? Premettendo che io odio il minestrone, in qualsiasi sua forma... fatto sta che in questo libro pecchiamo un poco di equilibrio. 
Viene in primis a mancare la forma narrativa che tanto avevo adorato in Insomnia, lineare e pulita, la storia era raccontata da un punto di vista, qualche volta vi erano intermezzi di mezza pagina, un capitolo al massimo da parte di Byron, ma nulla di più. In questo volume invece si trovano sin troppi pov; l'azione si sposta e di conseguenza senza i punti di vista dei "cattivi" il lettore non capirebbe appieno le vicende. Fosse solo questo, non ci sarebbero problemi, ma anche Melissa, seppure venga spiegata eccellentemente la sua situazione e il suo stato emotivo, per quasi duecento pagine non fa che essere insicura riguardo Byron (e giustamente) e Micheal (l'ho aspettato per un volume intero e per cosa? Una manciata di conversazioni che si contano sulle punte delle dita. Da prendere a schiaffi.). 
Per quanto sia descritta un sacco d'azione questa in realtà è "indiretta", ci vorranno diversi - molti, moltissimi - capitoli prima che Melissa finalmente si decida di dar sfoggio ai propri poteri. Quindi sì, sotto certi aspetti torniamo indietro. Non che alla fine di Insomnia la nostra protagonista avesse ben capito come controllare le sue capacità, ma in questo secondo volume mi aspettavo una maggior presa di coscienza e non un altro exploit. Sempre dal punto di vista della trama e dai suoi mille pov, abbiamo lo scioglimento della Gang del Bosco. 
Già, un colpo al cuore dato tutto quello che hanno passato assieme. Vorrei poter dire che si tratta di uno spoiler, ma non è così dato che il volume riprende esattamente da dove il primo era terminato e questa separazione si scopre due righe dopo la messa in onda del video, che proclamerà guerra.
Quindi tra amici perduti, attacchi terroristici, dottori malefici, protagoniste in crisi la trama procede, su alcuni fronti troppo velocemente però. Prendiamo Micheal, non vede sua sorella da una vita, non sa più nulla di lei, eppure non ci prova miminimamente a interessarsi a lei, della serie "Ehi Mel, sai io devo comandare tutta la baracca qui, cosa me ne importa di quello che ti è capitato a te. Infondo io sono scappato da una Krankenhaus e adesso devo pensare al bene degli altri e non a riallacciare i rapporti con la gemella che non ho fatto fuori." Verranno poi mostrati i suoi veri sentimenti e i motivi delle sue azioni, ma accidenti quanto avrei voluto la comparsa di Boo a scuoterlo un pò per bene e fargli capire quante ne ha passate Melissa nel mentre!
Boo/Maria mi è mancata un sacco. In questo secondo volume era come se Melissa non fosse più "completa", o semplicemente mancasse una parte di lei. Ho invece apprezzato Moth e l'importanza che questa acquisisce via via nel romanzo, mentre il suo carattere viene maggiormente delineato assieme a quello di Alana, Cedric ed Evan.
Chiudiamo con Byron, il mitico e sexy Byron che si preoccupa sempre e riesce a rassicurare con dolcezza disarmante. Sarà sempre presente tra le righe e diciamo, senza spoilerare troppo, che a metà romanzo finalmente la storia d'amore decollerà una volta per tutte.
Ci sarà un terzo romanzo? Ufficialmente non ho letto nulla, ma da come si conclude il secondo direi proprio che è inevitabile ;)
Lost Inside My Universe

Commenti

  1. Io ho appena finito di leggere phobia e si mi è piaciuto (letto in un giorno e mezzo) e sinceramente non ho capito molto l'epilogo 🤔 spero ci sia un terzo libro.

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    Risposte
    1. Lo spero tanto anch'io! Il secondo è una sorta di "pre -battaglia" dove alla fine vengono più che altro a modificarsi per un breve lasso di tempo i legami della gang del bosco, in vista di quella che sarà la vera e propria guerra, che come anticipa l'epilogo il nemico avrà a sua disposizione una potentissima arma, la Cura contro gli EVO. Virginia è salva, che poi sia come prima non ci è dato saperlo, ma magari saprà controllare meglio i suoi poteri adesso. :) Spero di averti aiutato a far chiarezza, a presto,
      Lost Inside My Universe

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