Nonostante - Linda Lercari
In questa domenica di
fine settembre ho l’onore di recensire un bellissimo libro, o meglio, una
bellissima silloge di poesie.
Nonostante.
Leggere questa silloge è
stato come immergersi nell’acqua del mare, ma non facendo un tuffo, entrandovi
piano piano, per restarne poi completamente avvolti. A poco a poco, ad ogni
poesia, sono stata sempre più avvolta dallo sguardo dell’autrice che si insinua
fra i dettagli di questo mondo.
Uno sguardo disincantato,
che non ha barriere, e si posa su tutto, da un giardino in estate alla
tappezzeria di un locale, scovando i più minuti dettagli, le più grandi verità.
Mi è piaciuto molto il
modo di abbinare alcune immagini, e di studiare ogni parola, ogni virgola. Nulla
è lasciato al caso. Ed è proprio così che è la poesia, una
risorsa piena di significati. Ad ogni rilettura se ne scovano degli altri.
Anche la struttura della
Silloge non è casuale, è mi è piaciuto molto il fatto di collocare alla fine la
poesia che dà il titolo al tutto: Nonostante.
È in questo ultimo pezzo che si racchiude il significato di tutta l’opera.
“Popolo
di mattoni
ciechi
dell’arte
alle
piccole cose,
al
bello inaspettato.
Stringo
i versi
fra
dita sognanti
e
vado avanti.
A
testa alta ferendo
di
penna e spada.
Scrivendo.
Nonostante
loro,
nonostante
tutto.”
Ho
riportato questi versi finali perché a mio parere è qui che si esprime l’essenza
ultima di tutta l’opera. Continuare a vivere nell'arte, a comporre versi fra
dita sognanti, in un popolo duro, di mattoni, vuoti e ciechi. Ma continuare a
farlo per sé stessi, a discapito di chi non comprende, di chi critica. Nonostante
loro. Nonostante tutto. Adoro l’incisività di questi due versi.
Bene,
ed ora invece vediamo un po’ più da vicino alcune perle di quest’opera, non
potendo analizzarle tutte parlerò di alcuni pezzi, e alcune frasi che mi hanno
colpita di più.
Questo
vale la mia vita? Un piccante seme
un
sasso trasparente e una stoffa luccicante?
Ho
trovato questi versi particolarmente incisivi e illuminanti sul significato
della poesia Il prezzo della seta.
Qui Lnda descrive con brevi accenni la vita dei mercanti, costretti a
sacrificare gli affetti per una stoffa luccicante
e a lasciare la povera moglie ricca d’agi
e povera di affetti. Ma per cosa? Solo per questo? E’ solo la ricchezza a
spingerli? A suo modo Linda risponde con la strofa finale citando la famiglia
Polo, nei versi siam la famiglia Polo e
mai ci fermeremo leggo una spinta maggiore, una passione, qualcosa che va
oltre Il prezzo della seta.
La
poesia La tappezzeria del locale direi che mi ha sorpresa, è come se mi fossi
trovata là, negli occhi dell’autrice. Descrivendo la bicromia di una
decorazione nera a fiori rossi. Inizialmente ci si ferma al fascino, ed è del
tutto affascinante visto che siamo in un ristorante, ma poi qualcosa cambia, lo
stomaco langue e i fiori si trasformano
in un’ipnotica danza gotica. È come
se si staccassero dalla tappezzeria e finissero dentro di noi, fino a
trasformarsi in qualcosa di affascinante e malefico, una tentazione che ci
rende Empi.
Nella poesia Dopo i trenta
ho apprezzato la sapiente sinestesia che associa le borse all'identità.
“Borse d’identità
documenti esibiti”
Qui Linda si concentra
sulla volontà di sfuggire al tempo, a quelle campanelle che suonano l’età giovane. E allora ci si nasconde
dietro ad un rossetto che moda impone al
tono, e dietro ad altro che nasconde la verità di noi stessi, che però
immancabilmente non può fare a meno di venir fuori nella strofa finale, in
quegli occhiali, crudeli testimoni degli
anni vissuti.
Ed ecco che sono arrivata
al mio pezzo preferito, forse un po’ perché amante della storia, e forse un po’
perché amante dell’incanto che si trascinano dietro gli amori tragici: La
sirenetta.
Parto con il dire che mi
è piaciuta molto la scelta delle parole, così leggere e sognanti, così come le
immagini scelte, che nelle quattro strofe di un sonetto ci rendono l’intera
storia.
Mi è piaciuta molto la
tragicità della strofa finale
Verso la spiaggia, del
sale il sapore,
Sirene dal fato
abbandonate:
divento schiuma, si ferma
il cuore.
È come se questa poesia
esemplasse, nella storia della Sirenetta, il coraggio di chi per un ideale, un
sogno, un amore, lascia tutto e tutti, anche gli affetti più grandi,
consapevole del rischio di potersi ritrovare completamente solo, svuotato e
perso.
Per quanto riguarda lo
stile mi sono già espressa sull’uso e la scelta delle parole ma vorrei
aggiungere qualcosina.
Nella poesia Nessun paese delle meraviglie mi è
piaciuto molto il gioco delle rime tra la parola finale di un verso e l’inizio
del verso successivo, e nella poesia Giardino
in estate ho trovato molto bella la prima strofa dedicata ad una lumaca e il suo guscio dall’aurea sezione,
e in generale le parole usate per descrivere la natura, quel sussurro di vento sulla pelle d’estate
che mi sembra quasi di sentirmelo addosso, come quella carezza d’acqua sulle crepe del sale.
Bene non voglio rivelare
di più, spero di aver dato un’idea generale del libro, e spero anche di avervi
invogliato abbastanza a leggerlo. Sono consapevole che la poesia è un genere
che viene letto poco, ma credo che leggere poesie faccia bene alla mente e all'anima.
Leggerle e rileggerle. La poesia è sempre nuova, ed è sempre sorprendete quanti
significati possa rivelarci una semplice parola, una semplice virgola, un
semplice spazio bianco.
-Iris-
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