Recensione "The Dark Hunt - Il Tempio degli Abissi" by Julia Sienna
Il Tempio degli Abissi è il terzo e ultimo volume della saga fantasy The Dark Hunt. I primi due romanzi della trilogia sono I Predatori Oscuri e Cacciatori di Ombre.
La storia riprende esattamente da dove ci eravamo interrotti. Le Terre degli Uomini sono ormai in mano al Male e, ora, l'occhio di Draug è rivolto al Mondo Magico. Aurian e Morandum non hanno mai tremato come in questi giorni bui, dove la minaccia di una guerra civile si fa sempre più concreta, forte del ritorno di Urgor e i suoi Rinnegati.
Chi è il Principe delle Tenebre che gli incubi di On continuano a nominare? Un segreto che solo pochi conoscono, capace di svelare le vere regole della Caccia e le radici oscure da cui trae nutrimento.
La fine di ogni cosa è vicina, l'ora della battaglia è arrivata, ma non sarà la lotta che il Portatore si immaginava ad attenderlo. Nulla è come sembra, nulla è più certo.
Le porte degli Abissi sono aperte e aspettano di accogliere il loro nuovo Signore.
Sono mille (e forse anche di più) le cose che voglio scrivere in questa recensione. Proverò a farle stare tutte in poco spazio, ma perdonatemi se invece, ahimè, fallirò nell'intento. Voglio essere chiara fin dall'inizio: in questo post non parlerò del singolo libro, ma di un percorso. Perché Il Tempio degli Abissi non è solo un romanzo, ma la fine di un percorso durato anni e lungo ben 1932 pagine. Un'impresa impressionante. Un cammino che abbiamo fatto tutti insieme: noi lettori, i tantissimi personaggi e, per prima, l'autrice.
Fin dall'inizio (ricordiamoci che I Predatori Oscuri è il suo libro d'esordio) Julia Sienna si è dimostrata una scrittrice magari non ancora perfetta e con qualche spigolo da limare, ma sicuramente piena di potenzialità, capace e degna di puntare in alto e assolutamente promettente. L'ho sempre detto, e non me ne sono mai pentita, che la giovane autrice è una di quelle (non troppo numerose) penne su cui avrei scommesso volentieri e di cui avrei seguito con piacere e interesse i futuri sviluppi. Non sono stata delusa.
Come e con i suoi personaggi e la sua storia, Julia Sienna è cresciuta in modo visibile e costante senza mai adagiarsi sugli allori, anzi, sforzandosi di migliorare e crescere sempre più. Adoro come nelle sue pagine sia possibile seguire e percepire la sua crescita un passo alla volta; ed è stata una bellissima e inaspettata scoperta vedere come abbia pian piano limato quelle imperfezioni che avevo segnalato nelle recensioni precedenti.
Ma c'è un altro fattore evidente: Julia Sienna è una di quegli autori che mettono (un po' di) sé in quello che scrivono. E così nel leggerne le storie è possibile ricostruire la sua libreria del cuore. Come in ogni romanzo che compone The Dark Hunt, anche in questo la scrittrice riprende i libri che ha amato e vissuto, e ne ripropone passaggi ed elementi combinandoli con la propria fantasia per creare un mondo e una narrazione nuovi.
Come già specificato, Il Tempio degli Abissi è l'ultimo volume di una trilogia, la fine di una saga, e come tale ha un compito fondamentale: non solo portare qualcosa di nuovo e crescere rispetto ai titoli precedenti (compito di cui ho già ampiamente parlato), ma anche tirare le fila e dare una degna conclusione. E Julia Sienna riesce a stupire anche in questo, dimostrandosi più che capace di riannodare in un intreccio finale tutti i miliardi (e non sto esagerando, sono davvero tantissimi) di fili che costituiscono le innumerevoli sottotrame e gli altrettanti infiniti personaggi della saga. È sorprendente (in positivo, ovvio!) l'abilità dell'autrice nel riuscire a padroneggiare una quantità assurda di attori e vicende, dando a ognuno il proprio posto, peso e spazio, e mantenendo intatta la coerenza interna. Vengono i brividi solo a pensarci. E altrettanto incredibile è il fatto che sia riuscita a scrivere ben 1932 buone pagine, un'impresa eroica e assolutamente non da tutti.
Se dovessi segnalare delle pecche nel romanzo, dovrei citare i (non troppi ma comunque fastidiosi) refusi che compaiono ogni tanto nel testo e che purtroppo sono stati lasciati da chi di dovere. E se proprio devo essere puntigliosa, allora ammetto di aver trovato un po' troppo frettoloso il finale.
Ma Il Tempio degli Abissi resta non solo una bella lettura, anche la degna conclusione di The Dark Hunt, saga che consiglio sempre volentieri agli amanti del genere.
E poiché ormai è diventata tradizione, non posso non dedicare le ultime righe di questa recensione all'autrice (anche se sì, lo so, l'ho già osannata a dovere). Per quella che spero non sia l'ultima volta, ci tengo a dire quanto apprezzi, stimi e faccio il tifo per questa scrittrice, che sono sicura ha ancora una lunga strada davanti a sé, e che riuscirà a stupirci in modi che ancora non immaginiamo. Coraggio, Julia, continua a crescere così! Di certo, io non vedo l'ora di scoprire quali altre sorprese usciranno dalla sua penna.
Buona lettura!
La storia riprende esattamente da dove ci eravamo interrotti. Le Terre degli Uomini sono ormai in mano al Male e, ora, l'occhio di Draug è rivolto al Mondo Magico. Aurian e Morandum non hanno mai tremato come in questi giorni bui, dove la minaccia di una guerra civile si fa sempre più concreta, forte del ritorno di Urgor e i suoi Rinnegati.
Chi è il Principe delle Tenebre che gli incubi di On continuano a nominare? Un segreto che solo pochi conoscono, capace di svelare le vere regole della Caccia e le radici oscure da cui trae nutrimento.
La fine di ogni cosa è vicina, l'ora della battaglia è arrivata, ma non sarà la lotta che il Portatore si immaginava ad attenderlo. Nulla è come sembra, nulla è più certo.
Le porte degli Abissi sono aperte e aspettano di accogliere il loro nuovo Signore.
Sono mille (e forse anche di più) le cose che voglio scrivere in questa recensione. Proverò a farle stare tutte in poco spazio, ma perdonatemi se invece, ahimè, fallirò nell'intento. Voglio essere chiara fin dall'inizio: in questo post non parlerò del singolo libro, ma di un percorso. Perché Il Tempio degli Abissi non è solo un romanzo, ma la fine di un percorso durato anni e lungo ben 1932 pagine. Un'impresa impressionante. Un cammino che abbiamo fatto tutti insieme: noi lettori, i tantissimi personaggi e, per prima, l'autrice.
Come e con i suoi personaggi e la sua storia, Julia Sienna è cresciuta in modo visibile e costante senza mai adagiarsi sugli allori, anzi, sforzandosi di migliorare e crescere sempre più. Adoro come nelle sue pagine sia possibile seguire e percepire la sua crescita un passo alla volta; ed è stata una bellissima e inaspettata scoperta vedere come abbia pian piano limato quelle imperfezioni che avevo segnalato nelle recensioni precedenti.
Ma c'è un altro fattore evidente: Julia Sienna è una di quegli autori che mettono (un po' di) sé in quello che scrivono. E così nel leggerne le storie è possibile ricostruire la sua libreria del cuore. Come in ogni romanzo che compone The Dark Hunt, anche in questo la scrittrice riprende i libri che ha amato e vissuto, e ne ripropone passaggi ed elementi combinandoli con la propria fantasia per creare un mondo e una narrazione nuovi.
Come già specificato, Il Tempio degli Abissi è l'ultimo volume di una trilogia, la fine di una saga, e come tale ha un compito fondamentale: non solo portare qualcosa di nuovo e crescere rispetto ai titoli precedenti (compito di cui ho già ampiamente parlato), ma anche tirare le fila e dare una degna conclusione. E Julia Sienna riesce a stupire anche in questo, dimostrandosi più che capace di riannodare in un intreccio finale tutti i miliardi (e non sto esagerando, sono davvero tantissimi) di fili che costituiscono le innumerevoli sottotrame e gli altrettanti infiniti personaggi della saga. È sorprendente (in positivo, ovvio!) l'abilità dell'autrice nel riuscire a padroneggiare una quantità assurda di attori e vicende, dando a ognuno il proprio posto, peso e spazio, e mantenendo intatta la coerenza interna. Vengono i brividi solo a pensarci. E altrettanto incredibile è il fatto che sia riuscita a scrivere ben 1932 buone pagine, un'impresa eroica e assolutamente non da tutti.
Se dovessi segnalare delle pecche nel romanzo, dovrei citare i (non troppi ma comunque fastidiosi) refusi che compaiono ogni tanto nel testo e che purtroppo sono stati lasciati da chi di dovere. E se proprio devo essere puntigliosa, allora ammetto di aver trovato un po' troppo frettoloso il finale.
Ma Il Tempio degli Abissi resta non solo una bella lettura, anche la degna conclusione di The Dark Hunt, saga che consiglio sempre volentieri agli amanti del genere.
E poiché ormai è diventata tradizione, non posso non dedicare le ultime righe di questa recensione all'autrice (anche se sì, lo so, l'ho già osannata a dovere). Per quella che spero non sia l'ultima volta, ci tengo a dire quanto apprezzi, stimi e faccio il tifo per questa scrittrice, che sono sicura ha ancora una lunga strada davanti a sé, e che riuscirà a stupirci in modi che ancora non immaginiamo. Coraggio, Julia, continua a crescere così! Di certo, io non vedo l'ora di scoprire quali altre sorprese usciranno dalla sua penna.
Buona lettura!
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