Recensione "Dream Hunters - Il veliero delle anime" by Miriam Benothman
Il veliero delle anime è il secondo romanzo della saga fantasy - romance Dream Hunters, firmata da Myriam Benothman. Qui trovate la recensione del primo volume: Il ponte illusorio. Non si sa ancora se Dream Hunters sarà una trilogia o una quadrilogia, ma quel che è (quasi) certo è che il terzo libro dovrebbe andare alle stampe prima della fine dell'anno.
La storia sembra riprendere esattamente da dove si era interrotta, anche se in realtà sono passati ben tre anni dal plot twist finale de Il ponte illusorio.
Sophie ha scoperto il suo potere e sconfitto la temibile Belisma. Tutto però ha un prezzo. Per riportare in vita il suo principe, Sophie perde il ruolo di custode e ogni legame con il mondo incantato è compromesso. E come se non bastasse, Alexander non ricorda nulla e la considera un'estranea. Sembra non esserci più posto per lei, ma il regno di Anwyn ha ancora bisogno della sua custode.
Una a una le principesse delle fiabe vengono colpite da un misterioso maleficio e le conseguenze investono anche il mondo reale. Una minaccia che porta con sé alcuni ricordi, mentre il passato inizia a riaffiorare. Tra conflitti, incantesimi e scelte sofferte, Sophie e Alexander si trovano ad affrontare l'origine stessa del male.
Dall'esatto momento in cui ho chiuso Il ponte illusorio, ho aspettato trepidante di stringere in mano questo volume per leggere come continuava la storia dopo il già citato colpo di scena. Ma Il veliero delle anime non è solo la trama che prosegue con nuovi risvolti: è anche un ritorno al libro che l'ha preceduto.
Fin dalle prime pagine si percepisce che si sta tornando nello stesso clima tipico della storia, che ha contraddistinto le avventure di Sophie fin dal loro inizio. Così come sono costanti gli aspetti che rendono propria la scrittura di Myriam Benothman: la caratterizzazione dei suoi personaggi, l'impronta fortemente Disneyana, la capacità di rendere vive le sue frasi una parola alla volta, che fa sì che il lettore riesca a immaginarsi perfettamente ciò che scorre sotto ai suoi occhi. Ma anche, naturalmente, la coppia principale, che rende Dream Hunters una delle poche storie in cui la mia OTP è incarnata dai protagonisti e non da figure secondarie. E come non citare la meravigliosa copertina?
Ma, come detto prima, Il veliero delle anime è anche il continuo della trama, un di più rispetto a ciò che è già stato detto. E così si apprezzano i lati nuovi del libro, come l'inversione di ruoli, l'immersione nel lato oscuro delle fiabe e, ovviamente, il fatto che i protagonisti siano cresciuti, diventando adulti e non più ragazzi. Nella recensione precedente sottolineavo che avrei preferito dei personaggi un po' più grandi, e perciò non ha potuto non farmi piacere veder realizzato questo mio desiderio.
Forse, però, avrei voluto ancora altri elementi di novità, e sinceramente ho trovato un po' fastidiosi i passaggi dalla terza alla prima persona e dal passato al presente. Ma ormai lo sappiamo che sono sempre molto esigente.
Nel complesso Il veliero delle anime è un secondo volume che svolge bene le sue funzioni: soddisfa le curiosità mosse dalla fine del primo romanzo, porta delle novità e una continuazione alla storia, e fa venire quel misto di desiderio/bisogno di leggere il prossimo libro. Ed è vero che non c'è mai limite alla perfezione, ma di certo Il veliero delle anime non delude i fan della saga.
Buona lettura!
La storia sembra riprendere esattamente da dove si era interrotta, anche se in realtà sono passati ben tre anni dal plot twist finale de Il ponte illusorio.
Sophie ha scoperto il suo potere e sconfitto la temibile Belisma. Tutto però ha un prezzo. Per riportare in vita il suo principe, Sophie perde il ruolo di custode e ogni legame con il mondo incantato è compromesso. E come se non bastasse, Alexander non ricorda nulla e la considera un'estranea. Sembra non esserci più posto per lei, ma il regno di Anwyn ha ancora bisogno della sua custode.
Una a una le principesse delle fiabe vengono colpite da un misterioso maleficio e le conseguenze investono anche il mondo reale. Una minaccia che porta con sé alcuni ricordi, mentre il passato inizia a riaffiorare. Tra conflitti, incantesimi e scelte sofferte, Sophie e Alexander si trovano ad affrontare l'origine stessa del male.
Dall'esatto momento in cui ho chiuso Il ponte illusorio, ho aspettato trepidante di stringere in mano questo volume per leggere come continuava la storia dopo il già citato colpo di scena. Ma Il veliero delle anime non è solo la trama che prosegue con nuovi risvolti: è anche un ritorno al libro che l'ha preceduto.
Fin dalle prime pagine si percepisce che si sta tornando nello stesso clima tipico della storia, che ha contraddistinto le avventure di Sophie fin dal loro inizio. Così come sono costanti gli aspetti che rendono propria la scrittura di Myriam Benothman: la caratterizzazione dei suoi personaggi, l'impronta fortemente Disneyana, la capacità di rendere vive le sue frasi una parola alla volta, che fa sì che il lettore riesca a immaginarsi perfettamente ciò che scorre sotto ai suoi occhi. Ma anche, naturalmente, la coppia principale, che rende Dream Hunters una delle poche storie in cui la mia OTP è incarnata dai protagonisti e non da figure secondarie. E come non citare la meravigliosa copertina?
Ma, come detto prima, Il veliero delle anime è anche il continuo della trama, un di più rispetto a ciò che è già stato detto. E così si apprezzano i lati nuovi del libro, come l'inversione di ruoli, l'immersione nel lato oscuro delle fiabe e, ovviamente, il fatto che i protagonisti siano cresciuti, diventando adulti e non più ragazzi. Nella recensione precedente sottolineavo che avrei preferito dei personaggi un po' più grandi, e perciò non ha potuto non farmi piacere veder realizzato questo mio desiderio.
Forse, però, avrei voluto ancora altri elementi di novità, e sinceramente ho trovato un po' fastidiosi i passaggi dalla terza alla prima persona e dal passato al presente. Ma ormai lo sappiamo che sono sempre molto esigente.
Nel complesso Il veliero delle anime è un secondo volume che svolge bene le sue funzioni: soddisfa le curiosità mosse dalla fine del primo romanzo, porta delle novità e una continuazione alla storia, e fa venire quel misto di desiderio/bisogno di leggere il prossimo libro. Ed è vero che non c'è mai limite alla perfezione, ma di certo Il veliero delle anime non delude i fan della saga.
Buona lettura!
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