Recensione: Alexa & Katie -Recensione prima stagione
Trama
Alexa e Katie sono amiche da molto tempo e, dopo una lunga e sospirata attesa, frequenteranno il liceo insieme. L’inizio della scuola è imminente e con il loro gruppo non parlano d’altro: come si vestiranno il primo giorno? In quali club si iscriveranno? Dove si siederanno a mensa?
Fin qui vi verrà da pensare che si tratti della solita sit-com per ragazzi, ma c’è un dettaglio che la contraddistingue dalle altre: Alexa ha il cancro. Lo sanno solo la sua famiglia e quella di Katie perché vuole vivere con la stessa spensieratezza di prima, fronteggiando la sua acerrima nemica Gwenny e divertendosi senza che nessuno le chieda se è stanca o se ha la febbre.
Riusciranno Alexa e Katie a nascondere la verità?
Alexa e Katie sono amiche da molto tempo e, dopo una lunga e sospirata attesa, frequenteranno il liceo insieme. L’inizio della scuola è imminente e con il loro gruppo non parlano d’altro: come si vestiranno il primo giorno? In quali club si iscriveranno? Dove si siederanno a mensa?
Fin qui vi verrà da pensare che si tratti della solita sit-com per ragazzi, ma c’è un dettaglio che la contraddistingue dalle altre: Alexa ha il cancro. Lo sanno solo la sua famiglia e quella di Katie perché vuole vivere con la stessa spensieratezza di prima, fronteggiando la sua acerrima nemica Gwenny e divertendosi senza che nessuno le chieda se è stanca o se ha la febbre.
Riusciranno Alexa e Katie a nascondere la verità?
Recensione
La serie attirò la mia attenzione poco prima del suo debutto su Netflix. Guardai il trailer e mi convinsi che sì, dovevo guardarla pur essendo decisamente fuori target. Non perché le battute fossero argute o esilaranti, ma per semplice curiosità: come avrebbero affrontato un tema così delicato?
Vi racconto subito cosa non sarà presente nella serie:
1) “Alexa, hai il cancro.”
Speravo partissero da questo punto, ma non l’hanno fatto. Forse hanno sottovalutato i giovani spettatori –di certo non impressionabili dato che, ultimamente, sono inondati di prodotti che portano alla feticizzazione delle malattie-, forse hanno preferito non mostrare il lato più drammatico del tumore, forse hanno deciso di seguire le regole delle sit-com tradizionali e di non osare. Qualsiasi sia la motivazione, è stata una scelta perdente perché una scena del genere avrebbe dato quel qualcosa in più sia alla storia di Alexa e di Katie. Sarebbe stato davvero toccante scoprire i pensieri delle due in quell’esatto momento, drammatico per entrambi i punti di vista.
Ho il cancro.
La mia migliore amica ha il cancro.
Avrebbero potuto scrivere anche due episodi a riguardo. Magari lo faranno, un giorno.
La serie inizia nel giorno in cui Alexa finisce la chemioterapia. Sulla questione non ci vengono date informazioni –da quanto tempo è sottoposta alla cura?, quanti cicli di chemioterapia ha sopportato?, dovrà seguire altre terapie o è tutto così easy and fast?-, né viene accennato il dolore fisico che ne consegue. Non una parola, davvero. Pure Alexa non mostra alcun segno di sofferenza.
“Soprattutto nei momenti più bui si deve ridere e scherzare.”
Senz’altro!
Io ho molti problemi di salute, per i quali ho passato anche un periodo in ospedale, e capisco quanto possa essere utile una risata; però, se dobbiamo essere obiettivi, l’aspetto di Alexa non è credibile. Dovrebbe apparire così: ----->
Questo lato del cancro, invece, viene del tutto censurato. Troppo scomodo, forse, per l’autrice?
3) Le conseguenze a lungo termine della chemioterapia.
Su questo punto non mi soffermo, anche perché non c’è molto da dire. Del resto viene solo fatto intuire che si tratta di leucemia, quindi aspettarsi alcuni approfondimenti è davvero da illusi.
L’aspetto negativo della serie, perciò, è che parla della malattia solo girandoci intorno. È più un pretesto che un tema.
Adesso voglio spezzare una lancia a favore della serie.
Alexa & Katie ha anche dei pregi. Ad esempio, in alcune scene Alexa dichiara di sentirsi stanca e ammette di avere dei limiti. È una cosa forse all’esterno banale, ma vedendola sul piccolo schermo ha avuto un certo impatto su di me. Gli effetti della cura e le problematiche del cancro sono trattati nella serie –superficialmente, ma almeno ci hanno provato-. Viene spiegato ai giovani spettatori che perfino una febbre può causare il rientro in ospedale. Sorridere sì, ma stando ben attenti a ricordarci che siamo mortali e che i nostri corpi hanno dei limiti. E poi, francamente, quando mostrano la caduta dei capelli nel primo episodio mi si è spezzato il cuore. Non perché sia una scena drammatica ai livelli di 50/50, intendiamoci. Mi ha commossa il dramma di un’adolescente che perde qualcosa di importante, qualcosa che fa parte della sua identità e della sua –sana- vanità.
Quindi è un buon prodotto per ragazzi?
Sì, lo è. Scontato da morire, però bisogna ricordarsi che il target non richiede chissà quale trama elaborata alla Inception. Nessun ragazzino lo guarderebbe, altrimenti.
Se avete voglia di qualcosa di leggero, Alexa & Katie è adatto anche a voi adulti. Io attendo con cautela i nuovi sviluppi della seconda stagione.
-LittleFox
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