Il bibliofilo - Fernando Pessoa
Le
ambizioni!...Come mi piacerebbe essere
un povero
bibliofilo incantato
sopra l’eterno
in folio dispiegato
e senz’altro
nella coscienza di vivere.
La primavera
potrebbe fiorire
e io sempre
sul libro ripiegato
sorriderei
ad un arcaico passato
di una
sconosciuta donzella medievale.
Alla vita
non aggiungerei né toglierei
niente,
nessun gesto mio darebbe un gesto
in più al
suo Amore profondo.
E io
leggerei, la fronte contro la luce accesa,
senza volerne
saper della bellezza,
e senza
esser stato niente per il mondo.
Ó ambições!... Como eu quisera ser
Um pobre bibliófilo parado
Sobre o eterno fólio desdobrado
E sem mais na consciência de viver.
Podia a primavera enverdecer
E eu sempre sobre o livro recurvado
Sorriria a um arcaico pecado
A uma medieval moça e qualquer.
A vida não perdia nem ganhava
Nada por mim, nenhum gesto meu dava
Um gesto mais ao seu profundo
E eu lia, a testa contra a luz acesa.
Sem nada querer ser como a beleza
E sem nada ter sido como o mundo
Buona domenica specchietti! Oggi ritorno con la poesia della
domenica! Per addolcire un po’ l’animo e cullare un po’ il pensiero, che ne ha
sempre bisogno. E questa la dedico a noi, a noi lettori infaticabili e a questo
blog.
Una delle mie poesie preferite di Pessoa, dedicata alla
passione per i libri. Comincia con un’esclamazione: Le ambizioni! Un’esclamazione
di lamento, come a dire, perché esiste l’ambizione? A che serve? E il resto
della poesia è un desiderio, che comincia con Come vorrei. L’idea di essere un
bibliofilo che ha la capacità di lasciarsi incantare, trasportare dalle pagine
dei libri, preoccuparsi delle preoccupazioni di altri e di altri tempi. Nel finale
arriva la carica di questa poesia, quelle parole che rivestono di bellezza
tutto il resto, in cui è racchiuso il senso ultimo della vita. Non è importante
la bellezza, che va sempre tanto di moda, o il successo, sempre così ambito,
tutto è evanescente e breve quanto la donzella medievale di qualche riga sopra.
Tutto è evanescente come la vita. E non ci resta che leggere, e seguire ciò che
ci piace senza la preoccupazione di dover essere per forza qualcuno.
E allora… io
leggerei, la fronte contro la luce accesa,
senza volerne saper della bellezza,
e senza esser stato niente per il mondo.
-Iris-
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