Recensione: Capriole sotto il temporale
Trama
Wilhelmina ha una vita libera e felice in Zimbabwe. Con il suo cavallo Shumba e il migliore amico Simon percorre spesso l’immensa distesa del bush. Non va a scuola, mangia con le mani e in tasca ha sempre una fionda. La sua vita cambia all’improvviso quando è costretta a trasferirsi nella fredda Inghilterra: un mondo ostile, dove Will è soltanto una selvaggia da addomesticare. Ma è possibile cambiare se questo significa tradire sé stessi e le proprie radici? Una protagonista forte e fuori dagli schemi per il primo romanzo di Katherine Rundell.
Recensione
Non so cosa mi aspettassi quando ho aperto questo romanzo, posso dirvi però che sono rimasta sorpresa. Ero stata catturata dalla copertina così semplice e buffa e da questo titolo enigmatico e poetico e tra le pagine ho ritrovato tutto ciò in cui la copertina mi aveva fatto sperare: coraggio e speranza. Possiamo definire "Capriole sotto il temporale" un romanzo di formazione alla pari con "La piccola principessa", "Anna dai capelli rossi" e "Piccole donne" perché ha dentro le sue pagine gli stessi insegnamenti sulla crescita e sulla vita che aiutano i più piccoli ad affacciarsi al mondo e vederlo con un occhio diverso.
I personaggi sono tanti, ma non tutti sono stati ampiamente trattati. Alcuni sono dolci come la crema di nocciole e altri così cattivi da sembrare sale su una ferita aperta.
Tra tutti spicca Will, la nostra protagonista, su cui è incentrato tutto. Lei è coraggiosa, divertente, matura, testarda e un altro mucchio di aggettivi con cui si può descrivere una bambina di appena otto anni che da sola riesce a scavare nel mondo e nei cuori.
Abbiamo poi suo padre, che è buono e lavoratore e anche silenzioso e affabile.
Il Capitano con i suoi baffoni e le tute sempre sporche.
Simon con i suoi modi Africani e la voglia di vivere.
L'odiosa Cynthia e i suoi modi falsi.
Daniel che in un attimo di coraggio ribalta la sua monotonia.
Questo romanzo insomma è il ritratto di due società diverse che si mescolano e separano in continuazione.
Alla fine l'autrice lascia gli occhi lucidi e la speranza che le avventure di Will non siano finite. Non mi resta altro che dare un voto al romanzo.
Un 4,25 per un libro divertente, riflessivo e semplice come un temporale estivo.
-CuorediInchiostro
Wilhelmina ha una vita libera e felice in Zimbabwe. Con il suo cavallo Shumba e il migliore amico Simon percorre spesso l’immensa distesa del bush. Non va a scuola, mangia con le mani e in tasca ha sempre una fionda. La sua vita cambia all’improvviso quando è costretta a trasferirsi nella fredda Inghilterra: un mondo ostile, dove Will è soltanto una selvaggia da addomesticare. Ma è possibile cambiare se questo significa tradire sé stessi e le proprie radici? Una protagonista forte e fuori dagli schemi per il primo romanzo di Katherine Rundell.
Recensione
"Le lettere pensò Will erano come i libri: parlavano soprattutto d'amore."
Non so cosa mi aspettassi quando ho aperto questo romanzo, posso dirvi però che sono rimasta sorpresa. Ero stata catturata dalla copertina così semplice e buffa e da questo titolo enigmatico e poetico e tra le pagine ho ritrovato tutto ciò in cui la copertina mi aveva fatto sperare: coraggio e speranza. Possiamo definire "Capriole sotto il temporale" un romanzo di formazione alla pari con "La piccola principessa", "Anna dai capelli rossi" e "Piccole donne" perché ha dentro le sue pagine gli stessi insegnamenti sulla crescita e sulla vita che aiutano i più piccoli ad affacciarsi al mondo e vederlo con un occhio diverso.
"La vita non è tutta manghi e crostate di latte, Will."La narrazione risulta quasi spaccata in due e rappresenta la crescita della protagonista e di chi le ruota intorno perchè Will riesce a coinvolgere e stravolgere ogni atomo che la circonda; il tutto si volge in due luoghi: Zimbabwe e Londra ed entrambe le città sono meravigliosamente descritte. Se lo Zimbabwe è l'oro, Londra è grigia. Se lo Zimbabwe è dolce, Londra è "maledizione". Contrapposizioni e contrasti che rappresentano mondi così lontani tra loro.
I personaggi sono tanti, ma non tutti sono stati ampiamente trattati. Alcuni sono dolci come la crema di nocciole e altri così cattivi da sembrare sale su una ferita aperta.
Tra tutti spicca Will, la nostra protagonista, su cui è incentrato tutto. Lei è coraggiosa, divertente, matura, testarda e un altro mucchio di aggettivi con cui si può descrivere una bambina di appena otto anni che da sola riesce a scavare nel mondo e nei cuori.
Abbiamo poi suo padre, che è buono e lavoratore e anche silenzioso e affabile.
Il Capitano con i suoi baffoni e le tute sempre sporche.
Simon con i suoi modi Africani e la voglia di vivere.
L'odiosa Cynthia e i suoi modi falsi.
Daniel che in un attimo di coraggio ribalta la sua monotonia.
Questo romanzo insomma è il ritratto di due società diverse che si mescolano e separano in continuazione.
Alla fine l'autrice lascia gli occhi lucidi e la speranza che le avventure di Will non siano finite. Non mi resta altro che dare un voto al romanzo.
Un 4,25 per un libro divertente, riflessivo e semplice come un temporale estivo.
-CuorediInchiostro
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