Recensione: Capriole sotto il temporale

Trama
Wilhelmina ha una vita libera e felice in Zimbabwe. Con il suo cavallo Shumba e il migliore amico Simon percorre spesso l’immensa distesa del bush. Non va a scuola, mangia con le mani e in tasca ha sempre una fionda. La sua vita cambia all’improvviso quando è costretta a trasferirsi nella fredda Inghilterra: un mondo ostile, dove Will è soltanto una selvaggia da addomesticare. Ma è possibile cambiare se questo significa tradire sé stessi e le proprie radici? Una protagonista forte e fuori dagli schemi per il primo romanzo di Katherine Rundell.
Recensione


"Le lettere pensò Will erano come i libri: parlavano soprattutto d'amore."


 Non so cosa mi aspettassi quando ho aperto questo romanzo, posso dirvi però che sono rimasta sorpresa. Ero stata catturata dalla copertina così semplice e buffa e da questo titolo enigmatico e poetico e tra le pagine ho ritrovato tutto ciò in cui la copertina mi aveva fatto sperare: coraggio e speranza. Possiamo definire "Capriole sotto il temporale" un romanzo di formazione alla pari con "La piccola principessa", "Anna dai capelli rossi" e "Piccole donne" perché ha dentro le sue pagine gli stessi insegnamenti sulla crescita e sulla vita che aiutano i più piccoli ad affacciarsi al mondo e vederlo con un occhio diverso. 

"La vita non è tutta manghi e crostate di latte, Will."
La narrazione risulta quasi  spaccata in due e rappresenta la crescita della protagonista e di chi le ruota intorno perchè Will riesce a coinvolgere e stravolgere ogni atomo che la circonda; il tutto si volge in due luoghi: Zimbabwe e Londra ed entrambe le città sono meravigliosamente descritte. Se lo Zimbabwe è l'oro, Londra è grigia. Se lo Zimbabwe è dolce, Londra è "maledizione". Contrapposizioni e contrasti che rappresentano mondi così lontani tra loro. 

I personaggi sono tanti, ma non tutti sono stati ampiamente trattati. Alcuni sono dolci come la crema di nocciole e altri così cattivi da sembrare sale su una ferita aperta. 
Tra tutti spicca Will, la nostra protagonista, su cui è incentrato tutto. Lei è coraggiosa, divertente, matura, testarda e un altro mucchio di aggettivi con cui si può descrivere una bambina di appena otto anni che da sola riesce a scavare nel mondo e nei cuori. 
Abbiamo poi suo padre, che è buono e lavoratore e anche silenzioso e affabile. 
Il Capitano con i suoi baffoni e le tute sempre sporche. 
Simon con i suoi modi Africani e la voglia di vivere. 
L'odiosa Cynthia e i suoi modi falsi. 
Daniel che in un attimo di coraggio ribalta la sua monotonia. 

Questo romanzo insomma è il ritratto di due società diverse che si mescolano e separano in continuazione. 

Alla fine l'autrice lascia gli occhi lucidi e la speranza che le avventure di Will non siano finite. Non mi resta altro che dare un voto al romanzo. 



Un 4,25 per un libro divertente, riflessivo e semplice come un temporale estivo. 

-CuorediInchiostro


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