Recensione: Le Siamesi di Alessandro Berselli

Trama
Un incontro casuale, un sabato sera che diventa una sfida contro la morte. Non è la prima volta che Ludovica, troppo ricca, troppo annoiata, baratta la sua vita con il pericolo e rimanda al mittente, Dio o chi per lui, la sua giovinezza, chiedendo in cambio rischio, adrenalina, competizione. Il baratro di Ludovica è la discesa in un vuoto esistenziale che rivela l'incapacità di trovare punti di riferimento e ragioni di sopravvivenza. Lucido diario di un fine settimana di follia dove nulla è quello che sembra, "Le siamesi" è un noir tagliente nel quale il lettore è costretto a cambiare continuamente prospettiva, una riflessione senza moralismi sul male di vivere e uno spaccato dello spleen contemporaneo, con una voce narrante che rifiuta il giudizio e si limita a fotografare, in una prosa spettrale, l'assenza di motivazioni che può muovere l'agire umano.
Recensione
Di solito non leggo il genere prettamente Noir. Se avesi visto questo libro in giro probabilmente non l'avrei comprato... Però un po' per caso, un po' per scelta, questo romanzo è giunto a me.
La copertina mi raccontava un'altra storia, diversa da quella che mi aspettavo, ma questo libro mi ha piacevolmente sorpresa.
Non conoscevo la penna di Alessandro Berselli e mi scuso per questo. Ottimo autore, ottimo stile e storia fantastica.
Ho iniziato a leggerlo non appena è arrivato e l'ho finito in pochissimo tempo.
Il titolo, tutt'altro che scontato, si riferisce non a due sorelle ma a due amiche che il destino ha deciso di dividere e poi riunire.
La cura dei dettagli, delle ambientazioni e dei personaggi fanno scorrere le parole curate in maniera quasi ossessiva dall'autore che è diventato uno dei miei preferiti.
Spero di aver presto il piacere di leggere altro di questo autore.
Voto:
-CuorediInchiostro

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