Recensione: Dreamology di Lucy Keating
Per quanto Alice può riuscire a ricordare, Max è sempre stato parte integrante dei suoi sogni. Insieme hanno girato il mondo, vissuto esperienze straordinarie e si sono innamorati alla follia. Max è il ragazzo perfetto… Peccato che non sia reale. Perché Max non esiste. O almeno, così ha sempre pensato Alice. Fin quando entra nella sua nuova classe, il primo giorno di scuola, e… non riesce a credere ai suoi occhi: il suo Max è lì, davanti a lei, in carne e ossa. Ben presto però dovrà fare i conti col fatto che il Max reale è molto diverso dal Max dei sogni. Il Max reale è testardo e problematico, ha una vita complicata e intensa, di cui Alice non fa parte, nonché una ragazza, Celeste. Anche il loro incontro e il loro rapporto non sono così perfetti come lei aveva sperato. Quando si è vissuto un amore da sogno, ci si potrà mai accontentare della realtà?
Alice ama Max, come ama i suoi sogni.
La nostra protagonista ha sempre amato un persona che non ha mai visto e questo l'ha fermata dall'approcciarsi maggiormente alla vita di tutti i giorni.
Non si può dire che non sia una ragazza originale, dal passato burrascoso, ma con una svolta dietro l'angolo. Alice si sta per trasferire ed è in questa nuova città che incontrerà Max, ma sarà il suo Max? Ve lo dice già la trama, in fin dei conti, Max è andato avanti, quindi la vera domanda è: riuscirà ad Alice a creare una qualche relazione con Max, nella vita reale?
"I sogni sono tutto ciò che abbiamo?
[...] Abbiamo ben più di questo. Abbiamo gli amici e le persone care e la vita reale."
Max ama Celeste, ma ama anche i suoi sogni tanto quanto la realtà.
Anche lui come Alice, non ha piacevoli ricordi del proprio passato, non fino a Celeste, la ragazza che lo ha aiutato a ricostruire relazioni e amicizie, ma la tradisce. La tradisce ogni notte con Alice e quando la vede entrare, in carne ed ossa in classe, è il panico.
Ovvio che non rimpianga di stare con un'altra ragazza, ha sempre creduto Alice un'amica immaginaria, la ragazza dei suoi sogni,e per questo neppure sa come comportarsi con lei.
Non è come quando dorme, che si trovano a visitare luoghi esotici o a scoprire strani animali, non può scappare con lei, nella realtà, dalla normalità di tutti i giorni.
Eppure inizia ad accadere. I sogni diventano quasi deliri, trapassando la soglia dell'onirico e scontrandosi con fatti che diamo per scontati. Gli alberi, ad esempio, si tingono di cangianti sfumature di viola e non è neanche insolito vedere un cane guidare una moto.
Avrei voluto maggiormente vedere sviluppato proprio questo punto. Ci sarebbero stati ampi margini di miglioramento sul racconto, che invece segue un'andatura scontata e prevedibile.
“ «Ho letto alcune cose a questo proposito», continua Max. «Si è constatato che le cinque principali caratteristiche dell’attività onirica possono essere tutte attribuite anche alla malattia mentale. La prima, forti emozioni. La seconda e la terza, pensiero e organizzazione del pensiero illogici. La quarta, accettare che ciò che si vede, per quanto bizzarro possa essere, è vero. E la quinta, naturalmente, la difficoltà a ricordare l’esperienza vissuta. Tutte queste cose vengono sperimentate anche da pazienti affetti da delirio, demenza e psicosi. L'unica ragione per la quale non accettiamo l’ipotesi di essere pazzi è che in quel momento siamo addormentati e niente di quello che accade nelle nostre menti è un atto di volontà».”
Un personaggio che da subito ho adorato è Oliver, che farà una spietata corte ad Alice, ma per lei ovviamente esiste solo Max, Max e ancora Max. Lo so che lo conosce da sempre, che l'ha sempre sognato, ma avrei voluto che lui avesse una qualche chance...
Alla fine è un libro divertente, che offre diversi spunti originali, ma i legami che andranno ad instaurarsi si capiscono ed immaginano sin da subito.
Lost Inside My Universe
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