Intervista a Carol Christo


Lo scorso martedì, durante la Bologna Book Fair, ho avuto la possibilità di intervistare Carol Christo, la giovane autrice del romanzo L'Ultimo Maestro Pokémon (di cui qui trovate la recensione). 
Ecco quello che ci siamo dette:

Da ex-fan accanita devo proprio chiederlo: perché hai deciso di scrivere proprio dei Pokémon? Perché credi che i Pokémon siano entrati a far parte della cultura di tanti Paesi diversi in tutto il mondo?
Wow, I started to get really into the cartoon when I was about nine and it was huge: like everyone I loved it and I had toys and I had a megazine about everything that happened about Pokémon; and when I played something it was about Pokémon, the videgame as well. So I always liked it and when I first heard bout Nintendo and they make a Pokémon game, I was "Wow, that's gonna be something, because it's huge and people always loved it and that's nothing new, actualy new, about Pokémon, so that's something". It was right whene Minecraft books were selling crazy, and the kids aroud my age when I loved Pokémon were so into Minecraft, so I just thought "Wow, that could be a nice adventure if I get like normal kids to do something about Pokémon" and I was just thinking about it like "Okey, that would be something, what can i actually do about it?". And then the app came out. When I first playing the game I was like "Wow, they're just mixing the real world with Pokémon? That's a book there, that's definitely a book". So I just sit down and wrote it.

Be', sono diventata una vera fan del cartone animato quando avevo circa nove anni ed è stato un fenomeno: come tutti, li amavo, avevo i giocattoli e una rivista su tutto quello che riguardava i Pokémon; e a qualunque cosa giocassi, aveva comunque a che fare con i Pokémon, anche i videogame. Perciò li amo da sempre e quando ho sentito che la Nintendo avrebbe realizzato Pokémon Go, ho pensato "Wow, non passerà di certo inosservato, perché è una cosa grossa e tantissime persone amano i Pokémon da sempre ed è da tanto che non viene fatto niente di veramente nuovo sui Pokémon". Era il momento in cui i libri si Minecraft venivano raggiungevano vendite altissime, e i bambini dell'età in cui io mi sono innamorata dei Pokémon andavano pazzi per Minecraft; perciò ho pensato "Wow, potrebbe essere una bella avventura se dei normali bambini avessero a che fare con i Pokémon". E ci stavo solo pensando, mi dicevo "Okey, è un'idea, ma cosa posso farci in pratica?". E poi uscì la app. Quando ci ho giocato per la prima volta, ho pensato "Wow, hanno mescolato il mondo reale con i Pokémon? Questa è l'idea giusta per un libro". Perciò mi sono seduta e l'ho scritto.


Hai la possibilità di vivere il mondo editoriale sia come impiegata in casa editrice sia come autrice. Pensi che queste due esperienze siano parti diverse di uno stesso mondo, o in qualche modo si intrecciano tra loro?
If you really thing about it they end up really mixing. I enter in the publishing business about five years ago and writing has came out in college and I was always into books and I had a blog to write about books when I was a teenager. I started in a publisher working with children's books and I loved it, it's the best part of the work I made. I love working with the middle grade authors and editing text. I started writing... I think it was 2013, and I wrote a short story for a collection of short stories, and I started to research and going to the fair, talking to authors and editors... I really got into the children's books, and after lots of time working on it, you can see what works and what doesn't, what the children really like to read, and that's help me a lot when I'm writing. I started doing ghost writing project as well and that just came really helpful.

Se ci pensi, scopri che in realtà le due esperienze sono davvero molto connesse. Sono entrata nel mondo editoriale circa cinque anni fa e ho iniziato a scrivere al college, e ho avuto un blog in cui scrivevo di libri quando ero un'adolescente. Sono entrata in casa editrice lavorando sui libri per bambini e davvero lo adoro, è la parte migliore del mio lavoro. Amo lavorare con gli autori e fare l'editing. Ho iniziato veramente a scrivere... credo fosse il 2013, e ho scritto un racconto per una raccolta, e poi ho iniziato a fare ricerche, ad andare alle fiere, a parlare con gli autori e gli editor... Sono entrata davvero nel mondo dei libri per bambini, e dopo molto tempo che ci lavori, diventa facile capire cosa funziona e cosa no, cosa davvero piace leggere ai bambini; e questo mi aiuta tantissimo quando scrivo. Ho iniziato a lavorare a un progetto come ghost writer e anche questo si è dimostrato di grande aiuto.


Quello dei Pokémon è un fenomeno che ha segnato e continua a segnare l'infanzia e l'adolescenza di persone di tutto il mondo. Credi che oggi sia ancora importante parlare di confini, o che la globalizzazione ci renda tutti un po' più vicini, connessi e uniti?
Well, I don't think about borders at all. I mean, there are children everywere and they're the same. if you thing about it, I don't see any barriers between books here or in Brazil or in the United States. United States has books everywhere, it dosen't matter where it is, it's all a big country and it dosen't matter, they love it. I think it's like this everywere, it just happens more in the United States because the industrie is so huge and it has such power all over. So I don't see it: I think children will love a book if it's good, no matter where it come from.

Be' io non credo nei confini. Voglio dire: i bambini sono ovunque nel mondo e sono uguali. Non vedo barriere tra i libri italiani, o in Brasile, o negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti hanno libri ovunque, non importa dove, è tutto un unico grande paese, e non importa, semplicemente li amano. Penso che è così un po' ovunque, solo succede di più negli Stati Uniti perché l'industria è veramente grande e ha tantissimo potere. Perciò non vedo confini: penso che i bambini amano un libro se è fatto bene, non importa da dove viene.


Credi sia importante parlare con i bambini  e che valga la pena di cercare un punto di contatto?  Cosa , secondo te, sarebbe importante che ci dicessimo a vicenda?
I thing that's the most important thing in the world. Yuo have to talk to children and you have to make them listen; and I just wish the parents were be so... I would say protective because chlidren are a lot smarter than we think they are. They can handle all kind of subjects if you find the right way to talk to them. I think we have to do it, it's an obligation to do it. And we have to..just don't think about children like..don't think they are least than they are because they are not.

Credo che questa sia la cosa più importante al mondo. Dobbiamo parlare ai bambini e dobbiamo trovare il modo di farli ascoltare; e spero che i loro genitori siano... direi protettivi, perché i bambini sono molto più intelligenti di quanto crediamo. Sono capaci di gestire qualsiasi argomento se troviamo il modo giusto di comunicare con loro. E credo che dobbiamo farlo, che sia un obbligo. E dobbiamo... non dobbiamo pensare ai bambini come... non dobbiamo pensare che valgano meno di quanto in realtà sono, perché non è così.


Credi che la tua cultura abbia influenzato la tua scrittura, il tuo romanzo, il tuo modo di essere?
I think it always does, but I don't actually have a way to see what's really different from me in writing and any other author. I just.. when I wrote Pokémon I was thinking in an international way so I didn't make it like the story is setted in a city in Brazil, I though about a city that could be everywhere in the world. And the children actually can be any from anywhere. Maybe my challenge was to think about character that were different from each other and actualy to think about the girl to not be the scared one or the one that just follow the other ones. She's actually delight. That was very important to me, to make her kind of girl power deliver, even if she's not the protagonist.

Credo che succeda sempre, ma non vedo esattamente cosa sia differente tra me e gli altri autori. Quando ho scritto dei Pokémon stavo pensando in modo internazionale, perciò non ho ambientato la storia in una città del Brasile: ho pensato a una città che potrebbe essere ovunque nel mondo. E i bambini potrebbero essere chiunque e di qualunque parte del mondo. Forse quello su cui mi sono concentrata è stato pensare a personaggi che fossero diversi l'uno dall'altro e scrivere di una bambina che non fosse la fifona del gruppo o quella che segue solo gli altri. Lei è una tosta. Questo è stato molto importante per me: renderla una dimostrazione del potere femminile, anche se non è la protagonista.


Parliamo di una questione complicata: sei una giovane donna che grazie ai libri sta realizzando i propri sogni, e con il tuo romanzo hai la possibilità di parlare a persone di diversi Paesi. Cosa ti senti di dire a tutte le bambine e le ragazzine che si affacciano a un mondo ancora molto sessista? Credi sia importante parlarne fin dall'infanzia?
It has to happen where they are children. Pokémon was my first sold out book and it was an open door to me, so I have two books come out this year later on and they're both very strong, and one has a girl as protagonist and the other one has a boy protagonist, but the  boy has this female partner who's very strong. And the book whose protagonist is a girl..- she's very strong. I try to make famale caracter this way if I can to. When we think especially about midle grade section most books are about boys protagonists, boy who conquest a girl in an adventure. And we really have to change this. When you think about young adults there are a lot more strong female caracters: we have  Katniss Everdeen, Hermione Granger and so on; so that's something because that's the youngest audience so they have to grow up reading about strong female characters. We spend so much time waiting for that so we have to have more. Girls reader should have this prospective, they should have someone to look to in books. I used to that whene I was a kid and I don't have any. I was looking for it and I couldnt find it so I hope they could do it now.

Deve essere fatto quando sono ancora piccole. Questo è stato il mio primo libro così venduto ed è stato come una porta aperta per me. Ho due libri in uscita quest'anno ed entrambi ne parlano. Uno ha come protagonista una ragazza e l'altro ha un protagonista maschile, ma il ragazzo ha accanto una partner femminile che è davvero molto forte. E il libro in cui la protagonista è una ragazza... lei è morto forte. Cerco di rendere in questo modo i miei personaggi femminili, se posso. Se pensiamo ai libri per bambini, molti sono su personaggi maschili che conquistano la ragazza nel corso di un'avventura, e dobbiamo davvero cambiare tutto questo. Negli young adult abbiamo molte più protagoniste femminili dal carattere forte: ci sono Katniss Everdeen, Hermione Granger e molte altre; e questo è qualcosa perché si rivolgono al pubblico più giovane e loro hanno bisogno di crescere leggendo di personaggi femminili tosti. Abbiamo passato così tanto tempo aspettandoli che ora dobbiamo averne di più. Le ragazze che leggono dovrebbero avere questa prospettiva, dovrebbero avere qualcuno a cui guardare e ispirarsi nei libri. Io lo facevo, quando ero piccola, e non ne avevo. Cercavo questi personaggi e non riuscivo a trovarli, perciò spero che loro possano farlo ora.


Una delle caratteristiche che più ho apprezzato del tuo romanzo, oltre alla grande accuratezza e attenzione, è come riesci a insegnare nozioni ed esperienze diverse raccontando storie così lontane dalla nostra quotidianità. Credi che un libro, anche se di fantasia, possa diventare un vero e proprio maestro di vita? E credi che sia questo il modo giusto di rivolgersi ai bambini e ai ragazzi: insegnando parlando di qualcosa che loro amano?
I hope I can find a fun way to do it, I don't want the book t be teachy, like a science teacher write for them to learn. When I was a child I loved science and I didn't see it in books, we have to learn it in the old-fashin way. So  when I was writing I said "That would be a nice opportunity for a science teacher to say "Look at this concept, it's so easy" and to teach them just how it happens". I actually had my fiancee helping me with the concept beacause I wasn't really shure about how to do it. But he's like crazy about science stuff and he was reading the book when I was writing and he said "Here you use this concept and it could be so much fun if they can get away from this situation using science" and it was great so I wrote it. When I talked to some teachers in Brazil they said they use this book as an opportunity to teach. And all the science teachers says "Let's do something about this" and I think it could be great doing this together.

Spero davvero di trovare un modo per riuscirci. Non volevo che il libro fosse un modo per fare la maestrina, come se un insegnante di scienze l'avesse scritto per insegnare ai bambini. Da piccola amavo la scienza e non la trovavo nei libri, abbiamo dovuto impararla nella vecchia maniera. Perciò quando stavo scrivendo ho pensato che sarebbe stata una bella opportunità per un insegnante dire agli alunni "Guarda, questo concetto è così facile" e insegnare ai bambini come funziona. Il mio fidanzato mi ha aiutato con i vari concetti, perché non ero molto sicura su come farlo. Ma lui va matto per la scienza e ha letto il libro mentre lo stavo scrivendo, e suggeriva cose come "Qui puoi usare quel concetto, sarebbe divertente se i personaggi uscissero da questa situazione usando la scienza" ed erano belle idee, perciò l'ho scritto. Quando ho parlato con alcune insegnanti in Brasile mi hanno detto che hanno usato il libro come un'opportunità per insegnare. E molti professori di scienze hanno detto "Facciamo qualcosa al riguardo"e credo sia fantastico fare tutto questo insieme,


Nel tuo libro il compito di salvare il mondo viene affidato a tre giovanissimi ragazzini, ma non sempre nel mondo reale viene loro accordata questa stessa fiducia. Credi che i ragazzi e i bambini di oggi vengano ancora molto sottovalutati perché creduti ancora troppo piccoli per poter capire e affrontare le "cose da grandi"?
I think children have to think about adult problem, adult issues; but they don't need to experience it. They have to be aware of it and we have to talk about it to them, but we have to make a way for them to understand it without feeling scared about the future or growing up. We have to make them powerful, but also understanding those situations. So don't be scared to talk to them about anything but just make it propierly to them to understand.

Credo che i bambini debbano pensare ai problemi e alle questioni degli adulti, ma non hanno bisogno di sperimentarli. Devono esserne consapevoli e noi dobbiamo parlargliene; ma dobbiamo trovare un modo per far loro capire senza far loro provare paura per il futuro o per la crescita. Dobbiamo renderli forti, ma anche capaci di capire queste situazioni. Perciò non dobbiamo avere paura di parlare con loro di niente, ma dobbiamo trovare il modo giusto per farli capire.


Il mega selfie di fine intervista :D
Infine parliamo un po' del tuo Paese: il Brasile, un Paese che a noi Italiani sembra tanto lontano e poco conosciuto. Cosa del Brasile credi sia importante portare al mondo? Quali credi siano le sue ricchezze?
Brazil is a very big country so if you go to the south it's completely different from the north: it sees like you are in different countries but you're in one. What I think Brazil has, that I really admire, it's that people like you no matter Like if you go anywhere, if you go to any other countries as a Brazilian you're able to admire it and to make friends of there. That's something that people like of it. I have been in lots of countries... Italy is actualy near to Brazil for that beacuse Italians are always happy and talkative. People use to go to the streets and talk each others. That's something I found it's very similar. When I go to other countries I love this kind of warm that Brazilians have.

Il Brasile è davvero un grandissimo Paese, perciò il sud è completamente diverso dal nord, sembra quasi siano due Paesi diversi, ma è sempre lo stesso. Quello che penso che il Brasile abbia, che ammiro davvero, è che le persone ti apprezzano, non importa chi sei. Se vai in un qualsiasi altro Paese e sei brasiliano, sei capace di ammirare ogni cosa e farti amici del posto. È una cosa che apprezzo tantissimo. Sono stata in tantissimi Paesi.... L'Italia è molto vicina al Brasile in questo, perché gli Italiani sono sempre allegri e aperti. Le persone escono per le strade e parlano tra loro. È una cosa che trovo molto simile. Quando vado in altri Paesi, adoro questo tipo di calore che hanno i Brasiliani.


Hai vissuto in diversi Paesi, ti va di parlarcene?
I graduated highschool in the United States, and I lived in Mexico where I studied Spanish. I stayed for few months in Paris, and than I stayed in Florence here for a few months in thrse different years (2014, 2015, 2016), and now I'm here for two months, I'll leave in May.

Mi sono diplomata negli Stati Uniti e ho vissuto in Messico dove ho studiato lo Spagnolo. Sono stata alcuni mesi a Parigi, e poi sono stata a Firenze per dei mesi in tre anni diversi (2014, 2015,2016), e ora starò qui per due mesi, ripartirò a maggio.


Pensi che viaggiare sia importante al giorno d'oggi?
I think is the most important thing. If you have children and you're able to take them everywhere, take them, because it's how they see how the world works, and they meet people who's different from them. And they'll be able to have empathy for everyone, because they know that people, it dosen't seem like a far away thing. They talk to them and see how they are.
I thing that if each person has a best friend from a different country in the world, there will never be any war. Beacuse if you get to know someone who's different from you, there's no possible way you hurt them.

Credo sia la cosa più importante di tutte. Se si hanno dei bambini e la possibilità di portarli ovunque, allora portiamoceli, perché è così che i bambini vedono com'è il mondo e possono conoscere persone diverse da loro. E così saranno capaci di provare empatia per tutti gli altri, perché conoscono quelle persone, non sembreranno loro delle cose lontane. Ci parlano e vedono come sono.
Credo che se ognuno avesse un migliore amico proveniente da un altro paese del mondo, non ci sarebbe più alcuna guerra. Perché se sei capace di conoscere qualcuno di diverso da te, non c'è alcuna possibilità che vorrai ferirlo.


In conclusione, ringrazio ancora una volta la Mondadori Electa per avermi dato questa bellissima possibilità, e la fantastica Carol Christo per l'enorme disponibilità.
Alla prossima!



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