Recensione: Ruin Me - Ogni volta che mi spezzi il cuore di Danielle Pearl
Il primo amore non si scorda mai. Eppure, la bellissima Carleigh Stanger combatte da tempo con se stessa per dimenticare i meravigliosi ricordi vissuti con Tucker Green, il suo ex fidanzato. Lui la detesta, e non vuole più saperne di lei dopo quello che è successo tra loro. Ma ora che il liceo è finito e una nuova vita al college sta per cominciare, Carl è sicura di potersi finalmente lasciare tutto alle spalle. Una volta al campus, però, le cose non vanno come si è immaginata e una sera, durante una festa, Carl si ritrova per caso faccia a faccia con Tucker. I ricordi riaffiorano potenti, e l’attrazione che ancora li lega li travolge più forte che mai. Tucker sa di avere davanti una manipolatrice, ma non riesce a controllare il suo desiderio. È così che il passato torna a perseguitare entrambi, costringendoli a prendere una decisione molto difficile, e a fare cose che non avrebbero mai voluto. Tra passioni esasperate e segreti inconfessabili, Carl e Tuck cercano di mettere un freno alla loro storia. Ma è davvero quello che vogliono?
Danielle Pearl dipinge un quadro, immortalando una delle più
famose realtà americane.
copertina originale |
Il campus universitario, con le sue tradizionali feste, è lo
sfondo delle vicende in cui ritroviamo Carleigh e Tucker.
Ora, per quanto entrambi vogliano voltare pagina, a causa
dei loro trascorsi, sanno perfettamente che non sarà semplice, in quanto hanno
scelto la stessa scuola. Quello che andrà a sconvolgerli è che si ritroveranno
a dover seguire un corso assieme e come se non potesse andar peggio, a far
parte dello stesso gruppo, al fine di sviluppare il progetto richiesto, per
l'esame.
Agli occhi di Tucker, Carl è una ragazza forte, determinata
e bellissima, che ancora porta nel cuore, per quanto non riesca ad ammetterlo a
se stesso. Il nostro protagonista maschile è convinto, infatti, che la sua ex
sia una bugiarda, manipolatrice di prima categoria, ed è tenendo conto di
questa sua visione che andiamo a conoscere Carl.
Lei che da subito tanto sicura di sé non pare, ma che anzi
si ritrova ad esser sconvolta da pensieri in pieno conflitto tra loro, ogni
volta che posa gli occhi su Tuck - o sui suoi bicipiti. È indubbio, che dalle
sue conversazioni, trasparisce una certa bravura nel riuscire a rivelare
sempre quanto lei ritenga adeguato riferire, senza risultare criptica e
fornendo attraverso i suoi pensieri l'intera versione al lettore, mantenendo un
sorriso falso o di circostanza, all'occasione.
Quindi sì, Carl può ingannare il prossimo se non la si
conosce e Tuck non vuole finire di nuovo vittima delle sue parole, o del suo
fascino.
Abbiamo così una prima parte del libro, che avevo purtroppo
previsto, un'endovena di miele e lacrime, dovuta alla loro divisione e i sentimenti che ancora li legano inevitabilmente.
Secondo volume autoconclusivo |
Lo stile di narrazione è fresco e consegue, pennellata dopo
pennellata, lo svilupparsi della storia, equilibrando con maestria il mondo
interiore dei personaggi, a punti di vista alternati, con gli avvenimenti che
lasciano prender forma alla storia, trainando inesorabilmente con sé il lettore
– sottoscritta inclusa.
Mi sono ritrovata, allora, ad indagare sulle dinamiche che avevano
portato alla rottura, tra Tuck e Carl, curiosa di sapere perché due persone che
ancora si amavano, si costringessero a opporre indifferenza nei confronti del
prossimo, continuando solo che a ferirsi. Soprattutto considerando che non
sempre riuscivano a tenere a freno la loro attrazione fisica, e fortunatamente
mai rimpiangendo cosa scaturisse da questa.
Quello che scopriremo aver diviso la coppia non ricade in
realtà su nessuno dei due personaggi, per intero. L’elemento scatenante è,
infatti, da ricercare nelle loro famiglie di cui andremmo, capitolo dopo
capitolo, a scorgere per intero un' immagine alquanto distorta, rispetto all'idilliaca facciata che presentano.
Tra background, presente, passato, feste, ospedali, vi sono
svolte dietro ogni angolo, quindi non etichettate da subito questo romanzo come
un semplice libro romantico. In particolar modo l’ultimo arco narrativo, pieno
di azione mi ha colta del tutto impreparata. Lo stesso riguarda per una
delle tematiche maggiormente trattate, lo stupro.
primo volume della serie Something More |
Consideriamo che seppur abbiano finito il liceo, hanno ancora diciottanni, i protagonisti.
Anche se sono maggiorenni, entrano con facilità estrema in contatto con l’alcool
e alle feste, precedentemente citate, pare quasi una realtà quotidiana far ubriacare o correggere la
bevanda di una bella ragazza con qualche pasticca. Scherzarci sopra, o farvi
battute, è solo che il passo successivo, che sembra rendere ancora più lecito,
alle orecchie di chi ascolta, provarci.
Non so quanto di realmente vero vi sia, o meglio se davvero
venga in tal modo intesa la violenza sulle donne, a quell’età, in un campus, ma
offre uno scenario che andrebbe completamente rivisto, assieme alla mentalità
che va a costituirlo.
Le guerre oggi non si disputano più per mezzo di sassi e pietre. La conoscenza non è più di proprietà esclusiva della Chiesa o di uomini al potere.
Un evento che accade in un luogo non è più vincolato ad esso, ma il suo messaggio viaggia e contagia.
Perché esiste ancora quindi una simile violenza, così arcaica, discussa, seppur non abbastanza, e sottovalutata?
Le guerre oggi non si disputano più per mezzo di sassi e pietre. La conoscenza non è più di proprietà esclusiva della Chiesa o di uomini al potere.
Un evento che accade in un luogo non è più vincolato ad esso, ma il suo messaggio viaggia e contagia.
Perché esiste ancora quindi una simile violenza, così arcaica, discussa, seppur non abbastanza, e sottovalutata?
Su questo verterà il progetto di Carleigh e Tucker. L'autrice pare, inoltre, molto legata a tale argomento, in quanto più e più volte si presenterà nelle trame della storia, lasciandoci intendere che anche a Rory sia stata, forse, vittima di una simile violenza.
Su quest'ultimo punto avrei voluto che maggiormente venisse approfondita la storia di Cap e
Rory, i migliori amici dei nostri due beniamini, in quanto in più momenti appare
chiaro che i due abbiano dovuto superare diversi ostacoli. Ed è così che ho
scoperto Normal e Okay la serie principale di Something More, non ancora edita
in Italia, che vede Ruin Me come un suo spin off autoconclusivo, assieme al capitolo successivo
In Pieces – tutti titoli molto allegri, lo so – di cui sono già stati acquistati
i diritti e che non vedo l’ora di leggere.
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