Recensione L'Isola del Tesoro - Robert L. Stevenson

TRAMA:

James "Jim" Hawkins è un ragazzo la cui vita pare già destinata a dover rimanere stabile a dirigere la locanda di famiglia, l'Ammiraglio Benbow. Quando a soggiornare nella locanda appare un misterioso individuo di cui nessuno sembra sapere il nome e che predilige la solitudine, tranne dopo aver bevuto qualche bicchierino di rum di troppo, Jim immagina che le cose non saranno più esattamente come prima; difatti nell'arco di pochi giorni cambia tutto radicalmente, amicizie ed affetti vengono quasi del tutto dimenticati, in favore di una nuova strepitosa avventura.



***

Album in Riproduzione: Marco Masini - Spostato di un Secondo [2017]

Per quanto possa sembrare strano, io non avevo mai letto "L'Isola del Tesoro" sebbene me l'abbiano descritto come un classico. Nuovamente la mia infanzia a base di Alice nel Paese delle Meraviglie e Dante Alighieri (sì, ho avuto dei genitori strani) mi fa sembrare assurda. Ad ogni modo, ho iniziato il libro per penultimo sebbene mi sia arrivato assieme a molti altri tra quelli che ho recensito nelle scorse settimane, proprio perché essendo un classico volevo tenermelo fino alla fine. Appena iniziato, un po' di cose direi che sono state quasi scontate. Non voglio scendere in dettagli, perché anche se in molti dovrebbero averlo letto, evito in ogni caso gli spoiler. Fatto sta che nelle prime cinquanta pagine, una gran parte delle cose sono assolutamente ovvie; essendo però un libro per bambini, non ho nulla da obiettare, dal momento che anche io se l'avessi letto a sei anni e non a ventuno probabilmente non avrei notato certe cose e sarei rimasta più sorpresa. Tutto sommato però, l'intero libro è estremamente scorrevole e nonostante molti termini siano nautici e/o tecnici, la lettura risulta sempre e comunque comprensibilissima. Merito sicuramente anche delle voci narranti che in questo libro sono due: Jim Hawkins il protagonista e il dottor Livesey, sebbene quella prevalente sia quella di Jim Hawkins. Ciò che onestamente mi è piaciuto tantissimo, è che le parti superflue sono state tagliate via abilmente, lasciando lo spazio alle cose rilevanti (lo sbarco sull'isola, le prime avvisaglie dei pirati...) e non ci sono punti morti in cui non si sa esattamente bene dove si stia andando a parare, ma solamente punti estremamente importanti e da tenere a mente per il futuro del protagonista. Insomma, potrei dire altre mille cose su questo libro, ma mi limito ad una recensione breve e concisa poiché dopotutto, se fosse stato una completa ciofeca dubito che sarebbe diventato un classico della letteratura per ragazzi.

~Newt


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