Recensione Talon di Julie Kagawa

Edizione italiana
Ci fu un tempo in cui i draghi furono cacciati fino quasi all'estinzione dai cavalieri dell'Ordine di San Giorgio. Da allora, nascosti sotto sembianze umane, i draghi di Talon sopravvissuti al massacro si sono moltiplicati e hanno acquisito maggiore forza e astuzia nel corso dei secoli: non manca molto a quando saranno pronti a diventare i padroni del mondo, senza che gli esseri umani nemmeno se lo immaginino. Ember e Dante Hill sono gli unici esemplari di draghi fratello e sorella, addestrati per infiltrarsi nella società degli uomini. Ember non vede l'ora di vivere come una teenager qualunque e godersi quell'unica estate di libertà che le sarà concessa, prima di ricoprire il ruolo a lei destinato dentro il regno di Talon. Ma l'Ordine è sulle loro tracce per terminare quanto non era stato fatto nel passato: annientarli tutti. Il cacciatore di draghi Garret Xavier Sebastian, però, non può uccidere, a meno che non sia sicuro di aver trovato la propria preda. E niente è certo quando si tratta di Ember Hill.



Il meteo della settimana di LIMU prevede cieli estivi, soleggiati e solcati da draghi.

Ember è una ragazza che ha sempre sperimentato, sulla propria pelle, regole e ordini, ma che adesso ha l'opportunità, per tre mesi, di passare un'estate come una qualsiasi adolescente, assieme a Dante.
Entrambi i fratelli sono bellissimi, carismatici, forti e intraprendenti. 
I Draghi, infatti, ci vengono presentati come i predatori per eccellenza; J.Kagawa si rifà alla formula già utilizzata dalla Meyer in Twilight, che prevede, per chi si trova all'apice della scala sociale, determinate caratteristiche - le sopra elencate. In definitiva, nessun umano può resistere ai fratelli Hill o qualsiasi abitante di Talon.
La loro missione, che prevede l'ambientarsi e il relazionarsi con la nostra specie, subisce, però, un drastico cambiamento, probabilmente a causa di un traditore.
Il mondo di Talon non è idilliaco, anche qui, abbiamo membri di tale società, che inizialmente senza logici motivi, si ribellano a questa.
Cobalt / Riley è uno di questi, che a quanto pare, casualmente, si ritrova a frequentare le stesse spiagge di Amber.
Se Amber si trova ancora in una "fase di transito", in quanto è ancora sottoposta ad allenamenti e non conosce il ruolo che andrà ad assumere nella società (è Talon a scegliere per lei), Cobalt, avendo qualche anno più di lei, è già a conoscenza di tali risposte e di molte altre...
La relazione che va a crearsi tra questi due personaggi, mostra, inizialmente, tutti i dubbi che Amber sa, ma non vuole ammettere di avere, verso Talon, in quanto unica realtà che conosce; Cobalt appare per tanto, come un drago colmo di rancore e risentimento, che vuole iniziare un' ingenua ragazza, verso un cammino oscuro.
Non dimentichiamoci che le regole dei predatori valgono anche per Cobalt, quindi,anche lui, è decisamente affascinante...
E ora starete pensando, ma la trama parla di un certo Garret, noi vogliamo sapere di lui, questo ragazzo da dove spunta?

Ovviamente abbiamo anche Garret, il soldato perfetto, una delle migliori armi di San Giorgio, che guarda caso, per via di una soffiata fatta all'esercito, si ritrova ad indagare sulle nostre famose spiagge californiane.
Garret ne sa quanto Amber di "normalità".
Entrambi hanno vissuto con disciplina, mettendo a tacere qualsiasi desiderio avessero e cercando di sopprimere, seppure in modo diverso, la voglia di poter realmente conoscere il mondo, e di conseguenza assaporare la libertà.
L'amore tra due persone, che non dovrebbero amarsi, è un classico.

"E se non è lei il nostro bersaglio?"
"Basta. La lasciamo perdere e passiamo oltre. Qual è il problema?"
Non avevo voluto rispondere subito, per non dirgli che l'idea mi terrorizzava come neanche un drago di dodici  tonnellate inferocito sarebbe riuscito a fare. Non ero mai stato a un appuntamento; non sapevo che cosa servisse.
Ma soprattutto, non sapevo se sarei stato in grado di controllarmi con lei nei paraggi. Le sensazioni che scatenava dentro di me - il calore, il desiderio, l'urgenza di toccarla - erano del tutto nuove. Non avevo mai provato niente del genere prima.

La relazione che vanno a instaurare, basata da entrambi le parti su bugie, non può che non portare a sofferenza. Nel frattempo Garret ha il tempo di capire meglio se stesso e le attività, che più sono consone alla sua età ( che certamente non prevedono campi da guerra reali, al massimo virtuali) e lo stesso vale per Amber, che ha modo di staccarsi (non sempre in modo volente) dal fratello, e di capire come contare su se stessa e su prossimo.

Avvistate nuvole a formazione triangolare. 

Esatto, anche qui, abbiamo un triangolo d'amore fatto e finito.
Ember sceglierà un umano (non uno qualsiasi, tra l'altro, ma il suo arci nemico) o uno della sua stessa specie ( non uno qualsiasi neppure in questo caso, dato che si tratta di un traditore)?

Sospirai. Riley, Dante, Garret. Tre ragazzi impossibili che, per motivi diversi, mi stavano rendendo la vita difficile. Dante perchè a volte era uno uno stupido paranoico. Che prima diceva che potevo fidarmi di lui e poi acconsentiva a qualunque cosa dicesse Talon. Che era uno studente modello, che non violava le regole e si aspettava che io facessi altrettanto. 
Riley, un drago traditore, che mi incoraggiava a fare l'esatto contrario. Che infrangeva le leggi di Talon e mi tentava con i segreti che conosceva e con la libertà che rappresentava. Che attirava il drago dentro di me e che era impossibile da ignorare.
E Garret, Un umano. Non c'era bisogno di aggiungere altro.

Un altro punto somigliante alla Meyer lo troviamo nell'essenza di Ember.
Il lato umano di Ember pare innamorato di Garret e non di Riley.
Il lato "draghesco" (Firebrand) della protagonista, invece, di Cobalt.
Cobalt/Riley e Firebrand/ Ember paiono avere non due personalità, ma come due essenze distinte, che non possono vivere l'una senza l'altra, all'interno di loro stessi.
Non ricorda un pò The Host?
Il "gene drago" da questo punto di vista, può anche apparire, come una sorta di mutazione, l'ultimo stadio che l'umanità può raggiungere, se non fosse che questo esiste da moltissimi secoli.
secondo volume - inedito in Italia
Il finale è stata la parte più deludente del libro. Quando ho preso in mano il romanzo, sapevo già che vi sarebbe stato un seguito (vi basti guardare la segnalazione per l'evento, con le prime 30 pagine dell'opera, QUI), ma la scrittrice si diverte a fare "avanti e indietro" sulle decisioni dei protagonisti, negli ultimi 5 capitoli, che risultano così, infine, scontati.
Perchè in se il finale è bello, seppure mi abbia ricordato Insurgent, per certi versi, è carico di premesse per il secondo volume ( dovrebbero essere 5 in totale), ma per arrivarci i "meccanismi" non sono affatto originali, ma anzi banali.
La cosa che maggiormente mi ha colpito, è come la Kagawa riesca ad esprimere le opinioni di ogni personaggio, abbiano questi un pov a loro dedicato o meno.
Il suo stile poi è fluente e la storia, senza considerare i capitoli precedenti alla fine, risulta per certi versi innovativa e ricca di sorprese. é comunque impossibile, arrivati alla fine, non voler sapere che cosa accada ad Ember, Cobalt e Garret.
Il mio giudizio è senza dubbio positivo e consiglio, a tutti gli amanti del fantasy, questo racconto.
Vi ricordo che l'autrice il 24 ottobre sarà a Milano, per incontrare i fan, per maggiori info, all'evento, recatevi QUI




Lost Inside My Universe


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