In piedi, Signori, davanti ad una Donna (William Shakespeare)
Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l'ignoranza in cui l'avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le ali che le avete tagliato,
per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.
E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che vi guarda l'anima,
perché Lei la sa vedere,
perché Lei sa farla cantare.
In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano,
ogni volta che vi asciuga le lacrime come foste i suoi figli,
e quando vi aspetta, anche se Lei vorrebbe correre.
In piedi, sempre in piedi, miei Signori,
quando entra nella stanza e suona l'amore
e quando vi nasconde il dolore e la solitudine
e il bisogno terribile di essere amata.
Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla
quando Lei crolla sotto il peso del mondo
Non ha bisogno della vostra compassione.
Ha bisogno che voi vi sediate in terra vicino a Lei
e che aspettiate che il cuore calmi il battito, che la paura scompaia,
che tutto il mondo riprenda a girare tranquillo.
E sarà sempre Lei ad alzarsi per prima
e a darvi la mano per tirarvi su
in modo da avvicinarvi al cielo,
in quel cielo alto dove la sua anima vive
e da dove,
Signori,
non la strapperete mai.
-CuorediInchiostro
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l'ignoranza in cui l'avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le ali che le avete tagliato,
per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.
E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che vi guarda l'anima,
perché Lei la sa vedere,
perché Lei sa farla cantare.
In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano,
ogni volta che vi asciuga le lacrime come foste i suoi figli,
e quando vi aspetta, anche se Lei vorrebbe correre.
In piedi, sempre in piedi, miei Signori,
quando entra nella stanza e suona l'amore
e quando vi nasconde il dolore e la solitudine
e il bisogno terribile di essere amata.
Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla
quando Lei crolla sotto il peso del mondo
Non ha bisogno della vostra compassione.
Ha bisogno che voi vi sediate in terra vicino a Lei
e che aspettiate che il cuore calmi il battito, che la paura scompaia,
che tutto il mondo riprenda a girare tranquillo.
E sarà sempre Lei ad alzarsi per prima
e a darvi la mano per tirarvi su
in modo da avvicinarvi al cielo,
in quel cielo alto dove la sua anima vive
e da dove,
Signori,
non la strapperete mai.
-CuorediInchiostro
Non l'ha scritta w.shakespeare.
RispondiEliminaChi è, dunque, l'autore?
EliminaChiunque sua non è degno di legare neanche un laccio delle scarpe a Shakespeare.Fa veramente incazzare cge su attribuisca uns roba così s Shakespeare
EliminaNon è una scusa per insultarla...poi anche se non fosse di Shakespeare è comunque significativa
EliminaInfatti..poi non sai nemmeno scrivere..
EliminaIl vero autore è un altro William: Jean Bertozzo, anch'egli drammaturgo ed attore, in parallelo con l'attività di prof. Universitario a Verona. Purtroppo è defunto, a soli 63 anni, nell'aprile di quest'anno (2024)!
EliminaLe frasi in questione sono tratte dal suo dramma «Chisciotte», (a sua volta tratto/ispirato dall'opera di Cervantes, che amava molto).
Ma, com'è giusto dire, "va bene lo stesso!"
https://www.tropismi.it/2018/12/02/false-poesie-per-celebri-autori/
RispondiElimina...il testo appartiene ad uno spettacolo teatrale, il Chisciotte (tratto dall’opera di Cervantes) di William Jean Bertozzo.
RispondiEliminaÈ veramente bellissima..
RispondiEliminaPerò che sia di Shakespeare non credo... comunque è meravigliosamente bella