Recensione: A proposito di Grace di Anthony Doerr
David Winkler è un uomo tranquillo, un meteorologo innamorato dei paesaggi innevati della sua Alaska. A volte a David capita di avere delle visioni, nei suoi sogni vive gli eventi prima che accadano. È lì infatti che incontra, ancor prima che nella realtà, Sandy, la donna di cui si innamorerà. Quando in una premonizione vede la figlia Grace morirgli tra le braccia durante un'alluvione, David, sconvolto, non riesce a pensare ad altro che a scappare e allontanarsi dalla sua famiglia, dalla sua casa e cosi dal suo destino. Un lungo ed estenuante viaggio che termina ai Caraibi. Sfinito e solo, David non sa cosa ne sia stato di Grace, né se sua moglie lo perdonerà mai. Sarà l'incontro con una bambina, figiia della coppia che lo ospita, a spingerlo di nuovo a vivere e a mettersi alla ricerca delle persone che ha abbandonato.
La prima parte di questo romanzo è davvero bella. Mi è
piaciuta l’idea di base, sostanzialmente, che vede il protagonista riuscire a
vedere fatti, che davvero accadranno, nei suoi sogni.
In questa maniera facciamo la conoscenza di quello che sarà
il suo grande amore e successivamente della figlia, Grace. Il problema si pone
quando Winkler sogna la morta di quest’ultima.
A questo punto comincia la
seconda parte del libro, un mattone di descrizioni, dove ogni minimo elemento
dello scenario viene riportato e nel mentre la trama si fa sempre più pesante.
Aspettiamo in eterno il ricongiungersi dei due personaggi
principali, mentre ci imbarchiamo nella lettura imprevista di fatti
scientifici. Più di un personaggio ha una qualche ossessione verso tale aspetto
e il primo è proprio Winkler, ossessionato dai fiocchi di neve.
Se non fosse
per la quantità di dettagli scientifici, a cui ero davvero impreparata, sarei
forse riuscita ad apprezzare più facilmente questo libro. Invece il mio
pensiero era più finalizzato al racconto, così da non esser riuscita a trovare
altrettanto piacevoli le parti maggiormente tecniche.
Questo non mette in
dubbio che il libro sia proprio di uno stile di scrittura al quale non mi
approccio tutti i giorni, ma c'era davvero bisogno di scrivere così tanto sui fiocchi di neve?
Una volta essermi messa al passo con lo stile di narrazione,
riuscendo ad apprezzarlo un poco di più, è arrivato il finale… disastroso. L’ho
trovato un po’ banale, tanto che si può ipotizzarlo ben prima di leggerlo.
Quel che invece a mio avviso si perde, dalla traduzione
inglese a quella italiana, è il titolo. Con “A proposito di Grace” lo si relega
solo ad un aspetto che il racconto vuole comunicarci, ovvero il ritrovare la
figlia. Nel titolo originale, invece, “About Grace” vi è un riferimento più
complesso alla storia, la ricerca della grazia nella vita di tutti i giorni. Uno stato necessario per raggiungere il primo significato.
Lost Inside My Universe
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