Recensione "Una lontana follia" by Kate Morton
Una lontana follia è uno dei bestseller internazionali dell'austrialiana Kate Morton (scrittrice che avevo già conosciuto e adorato quasi dieci anni fa con il bellissimo Il Giardino dei Segreti).
L'autrice si è a lungo dedicata al tema gotico sperimentato nel romanzo contemporaneo e non è indifferente al fascino delle storie di fantasmi e antichi castelli, della vita nella prima metà del Novecento e degli anni della Seconda Guerra Mondiale. In Una lontana follia ritroviamo tutto questo, nonché la caratteristica tipica della Morton di intrecciare le vite di donne appartenenti a epoche differenti.
Edie Burchill ha un'anima appassionata, una grande immaginazione e un bruciante amore per i libri. Forse è per questo che non è mai riuscita a capire sua madre Meredith, una donna fredda, riservata e silenziosa. Ma quando a casa Burchill arriva una lettera smarrita e consegnata con ben cinquant'anni di ritardo, un passato ormai quasi dimenticato torna a sconvolgere il presente delle due donne... e non solo. Tutte le strade portano a Milderhurst Castle, il setting del libro che ha segnato l'infanzia di Edie, dimora di campagna dove venne accolta Meredith, appena tredicenne, quando fu sfollata da Londra. Nel suo viaggio nel passato, Edie scoprirà che le antiche pietre del castello sussurrano numerosi oscuri segreti che bramano di essere ascoltati.
Ho scelto di leggere Una lontana follia perché ero curiosa di ri-immergermi nella scrittura di Kate Morton, perché volevo mettere alla prova su un secondo romanzo un'autrice che tanto mi aveva catturato e sorpreso. Mentirei se dicessi che non ne sono rimasta soddisfatta.
Ancora una volta Kate Morton si dimostra in grado di creare storie complesse, misteri che si srotolano un capitolo dopo l'altro grazie al perfetto intreccio dei vari avvenimenti, risposte esaustive e colpi di scena che tengono incollati alle pagine (e lasciano a bocca aperta) fino alla fine. Ma anche personaggi vivi e complessi e ambientazioni da sogno. Tutto questo mantenendo una narrazione coerente e un magnetismo costante. E come non citare l'abilità nel gestire le profonde sfumature gotiche, condendole con la giusta dose di dramma e follia?
Anche in Una lontana follia il clima è quello tipico della Morton, quello che fa impazzire e innamorare i suoi lettori. Eppure come avviene per tutti i suoi romanzi, Una lontana follia è un libro a sé, imprevedibile e unico nella sua storia, nelle strutture, negli svolgimenti e nelle componenti. Per questo è assolutamente adatto sia ai fan appassionati della scrittrice, sia a chi ancora non ha avuto il piacere di approcciare la sua penna.
Credo che una delle caratteristiche che più ho apprezzato di Una lontana follia (e che adoro della scrittura della Morton in generale) sia il suo essere così reale. Ognuna delle 563 pagine che compongono il romanzo prende letteralmente vita davanti al lettore e dire che ci si ritrova immersi nella storia sembra quasi riduttivo. Tutto ciò che esce dalla penna dell'autrice (trama, ambientazione, personaggi...) diventa così vivo che chi legge lo vive in prima persona.
Una lontana follia è un'opera che ha confermato il mio amore per la sua scrittrice, ma è anche un libro che ho adorato e si fa decisamente apprezzare anche solo di per se stesso. Una lettura assolutamente indimenticabile. E cosa posso aggiungere in più se non lo spassionato consiglio di procurarvene al più presto una copia?
Buona lettura!
L'autrice si è a lungo dedicata al tema gotico sperimentato nel romanzo contemporaneo e non è indifferente al fascino delle storie di fantasmi e antichi castelli, della vita nella prima metà del Novecento e degli anni della Seconda Guerra Mondiale. In Una lontana follia ritroviamo tutto questo, nonché la caratteristica tipica della Morton di intrecciare le vite di donne appartenenti a epoche differenti.
Edie Burchill ha un'anima appassionata, una grande immaginazione e un bruciante amore per i libri. Forse è per questo che non è mai riuscita a capire sua madre Meredith, una donna fredda, riservata e silenziosa. Ma quando a casa Burchill arriva una lettera smarrita e consegnata con ben cinquant'anni di ritardo, un passato ormai quasi dimenticato torna a sconvolgere il presente delle due donne... e non solo. Tutte le strade portano a Milderhurst Castle, il setting del libro che ha segnato l'infanzia di Edie, dimora di campagna dove venne accolta Meredith, appena tredicenne, quando fu sfollata da Londra. Nel suo viaggio nel passato, Edie scoprirà che le antiche pietre del castello sussurrano numerosi oscuri segreti che bramano di essere ascoltati.
Ho scelto di leggere Una lontana follia perché ero curiosa di ri-immergermi nella scrittura di Kate Morton, perché volevo mettere alla prova su un secondo romanzo un'autrice che tanto mi aveva catturato e sorpreso. Mentirei se dicessi che non ne sono rimasta soddisfatta.
Ancora una volta Kate Morton si dimostra in grado di creare storie complesse, misteri che si srotolano un capitolo dopo l'altro grazie al perfetto intreccio dei vari avvenimenti, risposte esaustive e colpi di scena che tengono incollati alle pagine (e lasciano a bocca aperta) fino alla fine. Ma anche personaggi vivi e complessi e ambientazioni da sogno. Tutto questo mantenendo una narrazione coerente e un magnetismo costante. E come non citare l'abilità nel gestire le profonde sfumature gotiche, condendole con la giusta dose di dramma e follia?
Anche in Una lontana follia il clima è quello tipico della Morton, quello che fa impazzire e innamorare i suoi lettori. Eppure come avviene per tutti i suoi romanzi, Una lontana follia è un libro a sé, imprevedibile e unico nella sua storia, nelle strutture, negli svolgimenti e nelle componenti. Per questo è assolutamente adatto sia ai fan appassionati della scrittrice, sia a chi ancora non ha avuto il piacere di approcciare la sua penna.
Credo che una delle caratteristiche che più ho apprezzato di Una lontana follia (e che adoro della scrittura della Morton in generale) sia il suo essere così reale. Ognuna delle 563 pagine che compongono il romanzo prende letteralmente vita davanti al lettore e dire che ci si ritrova immersi nella storia sembra quasi riduttivo. Tutto ciò che esce dalla penna dell'autrice (trama, ambientazione, personaggi...) diventa così vivo che chi legge lo vive in prima persona.
Una lontana follia è un'opera che ha confermato il mio amore per la sua scrittrice, ma è anche un libro che ho adorato e si fa decisamente apprezzare anche solo di per se stesso. Una lettura assolutamente indimenticabile. E cosa posso aggiungere in più se non lo spassionato consiglio di procurarvene al più presto una copia?
Buona lettura!
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