Recensione "Solo per sempre tua" by Louise O'Neill
Ognuna di voi ha un proprio ruolo da svolgere.
Ricordate, potete anche essere progettate alla perfezione,
ma c'è sempre un margine di miglioramento.
In un futuro non poi così lontano, il genere femminile si è completamente estinto a causa della supremazia di quello maschile. Le donne (eva) ora vengono progettate in laboratorio secondo gli standard maschili, nascono in provetta e crescono per mettere al mondo unicamente figli maschi, soddisfare i desideri sessuali dei loro uomini-padroni, diventare cavie di laboratorio o educare altre bambine e ragazze a essere sempre impeccabili, sottomesse, frivole, bellissime e perfette.
Come ogni altra eva prima di lei, anche freida ha passato quasi tutta la sua vita nella Scuola. Ora ha sedici anni e con le sorelle, nate tutte dalla stessa nidiata, sta frequentando l'ultimo anno. Quello decisivo. Quello della Cerimonia. Perché le eva non sono in grado di decidere chi essere e chi diventare, e perciò sono gli uomini, gli Eredi, a scegliere per loro. A votarle in base all'aspetto, a stilare una classifica che diventa l'unica ragione di vita delle eva. A decidere chi diventerà una compagna, chi una concubina, chi una casta. E chi andrà Sottoterra per non tornare mai più.
Solo per sempre tua è un romanzo distopico, un libro che fa male. Fa male perché tutti siamo o siamo stati freida. Fa male perché non è solo la narrazione in prima persona a farci immedesimare e a imprimerci a fuoco la storia sulla pelle. Fa male perché fa venire voglia di piangere e urlare per la rabbia e l'impotenza, ma non lo fai perché sai che è inutile. Fa male per il pessimismo che ne permea ogni parola fino alla fine, e perché descrive un mondo così simile al nostro. Ma forse noi abbiamo ancora una speranza?
Solo per sempre tua è una storia di amore e odio. Di un piccolo, flebile amore (l'unico quasi possibile) che tenta di germogliare nell'oscurità, ma che viene schiacciato dall'odio. Dall'odio che permea la società. Dall'odio degli uomini verso le donne, abbassate a puro oggetto per la soddisfazione personale. Non più persone, non più neanche degne di portare una lettera maiuscola nel proprio nome. Non più meritevoli di essere, se non sottomesse.
È una storia di odio delle donne verso le altre donne, una continua guerra tutte contro tutte, perché essere migliori delle altre è l'unico obiettivo loro concesso.
È anche una storia di odio verso se stessi, perché se anche si è progettati alla perfezione c'è sempre un impossibile margine di miglioramento. Una perfezione ancora più perfetta che è impossibile da raggiungere, ma che non ci rende mai abbastanza.
Solo per sempre tua è una denuncia alle pressioni sociali sbagliate, a degli ideali sbagliati di una società sbagliata che porta le donne all'autodistruzione, al vomito forzato, all'anoressia, al rifiuto e all'odio per se stesse, all'assunzione forzata di farmaci, al consumarsi e gettarsi via per seguire dei modelli impossibili. Una società che porta all'abbassamento, all'umiliazione, a diventare dei veri e propri giocattoli per il divertimento altrui. Un mondo che incita al bullismo, all'emarginazione per chi non è abbastanza perfetto. Una società che si accetta e a cui si sottostà perché si crede normale e nessuno pensa più che la vita possa essere diversa, migliore, di questa.
La penna di Louise O'Neill è perfetta per questo libro. Spietata, crudele, feroce. Realista. Costruisce alla perfezione l'ambientazione, immergendo il lettore in un mondo che lui stesso trova repellente, da cui tenta di fuggire con le unghie e con i denti. Presentando una carrellata di personaggi diversi che si possono odiare o amare, ma che si finisce comunque, inesorabilmente, per comprendere e capire.
Le ultime delle 365 pagine di Solo per sempre tua sono il colpo finale, l'ultimo pugno nello stomaco di un libro che investe in pieno come un treno in corsa. Un libro che fa male, ma di cui abbiamo bisogno. Un romanzo che ci ricorda che non è colpa nostra se non siamo perfette, che non è colpa nostra se siamo denigrati. E forse non è neanche una colpa.
Solo per sempre tua ci mette a nudo, ci spoglia e mette in mostra le nostre debolezze, ed è proprio lì che indirizza i suoi colpi infallibili e micidiali. Ma sono ferite che non ci indeboliscono, anche se lasciano i segni. Perché Sono per sempre tua ci dona il coraggio, la forza e la consapevolezza necessarie per lottare. Perché per noi c'è ancora speranza. Perché questa è una lotta che non siamo disposte a perdere. Per nessun motivo al mondo. E non ci fermeremo.
Buona lettura!
Libri di questo genere mi ripugnano e mi affascinano allo stesso tempo. Non ne avevo proprio sentire parlare, quindi grazie della tua precisa recensione:)
RispondiEliminaGrazie a te per il commento (:
EliminaGià, hanno proprio la capacità di ferirti e intrigarti al tempo stesso, ma è anche questo che li rende opere d'arte... Come resistere? (;
- moony