Mentre morivo - William Faulkner



Mentre morivo - W. Faulkner



Mentre morivo è un romanzo di William Faulkner del 1929. La storia è semplice se osservata nel primario livello delle cose che accadono. Una famiglia di contadini poverissimi, deve sepellire Addie, la madre, a Jefferson il suo luogo di nascita per suo volere.
La storia diventa però complessa se si guarda oltre gli eventi, nel simbolismo dei quali si nascondono significati molto più ampi.
Il libro è strutturato attraverso un susseguirsi di voci polifoniche, i capitoli sono titolati unicamente attraverso il nome di chi parla. Una serie di punti di vista portati avanti con lo stile del flusso di coscienza. È questo credo che rende difficile lo stile, il susseguirsi di pensieri, che spesso richiedono del tempo per essere comprese.
Oltre questo è un libro che va letto e ragionato per la vastità dei messaggi che vi si racchiudono: la morte, la miseria che spetta all’uomo, l’egoismo, la predestinazione.
Il tutto orchestrato all'interno di un ordine maggiore in cui il viaggio è un percorso attraverso il peccato e la purificazione.
L’inondazione è il diluvio universale che porta ad attraversare il fiume, esperienza catastrofica equiparabile ad una discesa agli inferi. In questo punto del libro si esplicitano i maggiori segreti peccaminosi dei protagonisti. E infine il rogo, che viene ad essere il fuoco depuratore, da quel momento il poi le cose cominceranno a sistemarsi, ma non senza un pegno da pagare. E così Darl verrà allontanato, perché artefice del fuoco, come un capro espiatorio.
Quando ho cominciato questo libro ho avuto molta difficoltà, non riuscivo a seguire il filo degli eventi, e mi restava ostica la struttura della frase. Poi invece, sono entrata nella dinamica del libro, che racchiude a mio parere anche toni altamente poetici, in particolare mi sono piaciute le pagine dal punto di vista di Addie, attraverso cui Faulkner esprime la teoria pessimistica del linguaggio, secondo cui non c’è bisogno di nominarle le cose, per sapere cosa siano.

Un giorno stavo parlando con Cora. Si mise a pregare per me perché credeva che fossi cieca al peccato, e voleva che anch'io m'inginocchiassi a pregare, perché la gente per cui il peccato è solo una questione di parole per loro anche la salvezza non è altro che parole








-Iris-

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