Recensione: Storie della buonanotte per bambine ribelli

Recensione
Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi. C’era una volta una bambina che amava le macchine e amava volare; c’era una volta una bambina che scoprì la metamorfosi delle farfalle... Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kalo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e illustrate da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo. 100 esempi di forza e coraggio al femminile, per tutte le donne, grandi e piccole, che puntano sempre in alto. 100 donne straordinarie che hanno cambiato il mondo, 100 favole per sognare in grande!



Recensione

C’era una volta una bambina di nome Little Fox. A lei non piaceva la scuola. Non le dispiaceva apprendere, ma non poteva fare a meno di notare un dettaglio assai preoccupante: l’assenza di donne nelle varie discipline umanistiche. Non erano mai esistite scrittrici, regine indipendenti o scienziate? Possibile che il mondo come lo conosceva fosse il risultato del lavoro di soli uomini? 
Per la bambina non c’era vergogna nel provare ammirazione per persone appartenenti al genere maschile, però era certa che qualcuno stesse tentando di cancellare parte della
storia. E questa violenza –perché di questo stiamo parlando- partiva proprio dalla scuola, che non si sforzava di uscire dagli schemi. L’omertà era tra le cose più odiate dalla ragazzina. 
Crescendo, Little Fox ebbe conferma dei propri timori. 
«Leggere è l’unica arma con cui posso difendere la mia mente», si disse.
Fu così che impugnò un libro dopo l’altro e combatté contro un terribile mostro: l’ignoranza. Grazie alla lettura, Little Fox ebbe modo di conoscere le grandi donne del passato e finalmente trovò i tasselli mancanti del puzzle che la sua mente stava man mano assemblando. 
Quella bambina ero io.
La mia storia ha un lieto fine: sono diventata una donna pensante che comprende quanto valore possa avere un’opinione espressa bene. Certo, avessi avuto “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, scritto da Elena Favilli e Francesca Cavallo, forse il mio cammino sarebbe stato meno tormentato!
Ebbene sì, ho comprato questa raccolta e l’ho letta in meno di quattro giorni. Per realizzarla, Favilli e Cavallo cercarono dei finanziamenti tramite il crowfunding. Il risultato fu incredibile: vennero donati più di un milione di dollari e ciò ha reso “Storie della buonanotte per bambine ribelli” il libro inedito più finanziato nella storia del crowfunding. Se lo sarà meritato? Scopriamolo insieme. 
Il primo impatto con l’opera è in parte positivo e in parte negativo. La grafica è accattivante e attira l’attenzione, ma non posso ignorare quello che è sicuramente il problema più evidente: il titolo. Analizziamolo. 
“Storie della buonanotte per bambine ribelli”. 
Perché, care Favilli e Cavallo, il vostro lavoro è indirizzato solo alle bambine? Un bambino non potrebbe prendere a modello le donne forti di cui avete scritto? Non è un dettaglio trascurabile, si tratta di una vera e propria incoerenza perché con i vostri testi state sostenendo una determinata posizione –quella femminista, per intenderci- che, perdonatemi, non è rispettata dal titolo. Per lo stesso motivo, vorrei chiarire il significato della parola “ribelli”. In che senso “ribelli”? Chi rientra in questa fortunata categoria e chi in quella delle “remissive”? Non so, a me è sembrata una distinzione tra “intelligenti” e “ochette”. Etichette che alle bambine arrivano eccome, seppur involontariamente.  Ammetto che le intenzioni, comunque, erano buone. 
Superato il criptico messaggio delle autrici e ignorando l’ennesimo “ribelli” all’interno della dedica –che ho trovato deliziosa-, ho iniziato a leggere le storie che hanno voluto raccontare. Da Ada Lovelace a Zaha Hadid, il messaggio di speranza per un mondo migliore appare chiaro ed efficace. Ho adorato ogni storia, disegno e citazione. Non tutti i nomi presenti sono scontati: alcune di queste figure non le conoscevo ed è stato bello imparare qualcosa di nuovo.  Lo stile è fluido, le parole utilizzate sono elementari e ogni racconto lascia il segno. Spesso mi sono anche commossa.  
Alla fine, il risultato appare più che soddisfacente. 
Soldi ben spesi –i loro e i miei-. 
Vi consiglio di comprare “Storie della buonanotte per bambine ribelli” il più presto possibile perché è già uscito il secondo volume!
Io non vedo l’ora di leggere altre storie… e voi?

-LittleFox (Che poi si presenterà) 




Commenti

  1. Ottima osservazione su chi sono le ribelli. Il libro mi ispira molto!

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    1. Ti ringrazio, se lo leggi fammi sapere cosa ne pensi. A presto, - LittleFox

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