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Recensione Nessuno si salva da solo.

Trama:
Gaetano e Delia. Due anime che hanno voluto gettarsi l’una sull'altra per provare a salvarsi.
Ma ce l’hanno fatta sol per un po’. Quell'amore all'inizio così forte, così diverso, così unico, comincia a incrinarsi.
Sarà colpa del tempo che passa? Dell’amore? Dei figli? Sarà che si cambia, e non ci si riconosce più?
Una sera poi ci si incontra per una cena in un bar, e attraverso un fluire di rabbia, pensieri, ricordi, e quello che rimane dell’amore, si scorrono tutte le pagine del libro.
Riusciranno Gaetano e Delia a capire che in fondo Nessuno si salva da solo?




La mia opinione:
Ho letto questo libro perché amo il modo di scrivere della Mazzantini. Il titolo suonava in modo poetico, così ho deciso di leggerlo.
La storia non mi ha colpita particolarmente, ma nonostante ciò sono riuscita ad affezionarmi a tutti i personaggi, anche quelli minori, descritti da pochi  e decisivi dettagli che però permettono di averne un immagine precisa .
Come sempre nei libri della Mazzantini, ho apprezzato il linguaggio. L’abilità di rendere un romanzo coinvolgente e scorrevole pur se la storia risulta piuttosto statica.
Un linguaggio che è poetico, delicato, ma nel contempo anche tremendamente realistico, crudo, duro, triste.
Le parole scorrono assieme alla sensazione della rassegnazione per una storia ormai bruciata, e la nostalgia per i ricordi di tutto ciò che la loro storia era stata, tutto l’amore costruito e poi sgretolatosi come un castello di sabbia.
Infine mi voglio soffermare nuovamente sul linguaggio. Ciò che apprezzo dell’autrice è la novità delle parole, mai scontate, sempre nuove, e sempre così profondamente adatte. Metafore e similitudini sorprendenti e con la grande abilità di rendere viva, palpabile quasi, la situazione che descrivono.
Mi ha lasciata un po’ incerta il finale. Veloce, repentino e pieno di significati che vengono solo lasciati intendere.

Una speranza che rimane

- Iris-






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