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Recensione "The Dark Hunt - Cacciatori di Ombre" by Julia Sienna


Poco più di due mesi fa (come corre il tempo!) recensivo I Predatori Oscuri, primo volume della saga The Dark Hunt, edito dalla Gainsworth Publishing. Terminavo il mio articolo scrivendo che non vedevo l'ora di leggere il secondo romanzo della trilogia fantasy, per interesse per la storia e amore per il genere, certo, ma anche perché ero incuriosita dall'autrice e interessata a seguire la sua crescita ed evoluzione. In questo, giunta alla fine di Cacciatori di Ombre non sono affatto cambiata. E così eccomi qui, poco più di due mesi dopo, a recensire il fatidico secondo capitolo della storia.
La trama riprende esattamente dal punto in cui il primo libro si interrompe, mostrando i vecchi protagonisti e presentandoci nuovi personaggi. Una a una, le città dell'Uomo cadono sotto i colpi dell'esercito dei Kaad, e le terre dell'Ovest soccombono alla minaccia nemica. Draug non è mai stato potente come in queste ore buie, ma Oron Grimford, il leggendario Portatore, marcia con l'armata di Ghiler, affiancato dagli amici più cari, verso nord, preparandosi ad affrontare il Male. Il giovane però non è il solo a combattere questa guerra, e mentre le giornate di On si popolano di paure e rimorsi, Hellenhor, Eyn Morgath di Moran-dum, intraprende un pericoloso viaggio in compagnia del giovane Mezzosangue Keleb, suo allievo, dritto nelle viscere di un mondo che non viene disturbato da migliaia di anni: il Regno delle Ombre. Cosa si cela tra gli Inferi? Riusciranno lo stregone più potente delle Nuove Terre e il suo giovane allievo ad affrontare le Tenebre?
 Nonostante tra il primo e il secondo volume ho iniziato e terminato più di altri dieci libri, nel leggere Cacciatori di Ombre ho cercato di mantenere costante il confronto con il romanzo di cui questo è il sequel. Nella recensione precedente lamentavo il mancato sfruttamento degli elementi delle epoche precedenti (The Dark Hunt è ambientata in un futuro fantastico in cui la civiltà, dopo l'auto distruzione della razza umana, è tornata agli albori). Neanche nel seguito ne ho trovato un grande utilizzo, ma nelle più di seicento pagine che danno inizio alla trilogia, l'autrice ha posto bene le basi dell'ambientazione dei romanzi creando un clima equilibrato, così che degli elementi precedenti, in fondo, non se ne sente poi così tanto la necessità.
Altra lamentela riguardava l'originalità. Anche Cacciatori di Ombre si dimostra un bel tomo, con le sue cinquecentosettantasei pagine, e anche oggi è giusto sottolineare la creatività e gli sforzi dell'autrice. Ancora una volta, però, i richiami a scrittori precedenti (prima di tutti Tolkien) risaltano in alcuni punti palesi. È un peccato, perché stratagemmi del genere possono indisporre il lettore, e, ancora di più, perché Julia Sienna non avrebbe assolutamente bisogno di questi trucchetti e scorciatoie per scrivere un buon libro, come più volte ha dimostrato. Perciò coraggio, Julia (e spero nessuno si offenda se azzardo il tu), credi più in te stessa e prova a osare un po'.
Che l'autrice sia valida risulta in più punti, come nell'attenzione a caratterizzare ogni personaggio, dandogli mentalità, personalità e una storia proprie. O nelle descrizioni e ambientazioni. Bellissimo è, da questo punto di vista, il viaggio nel Regno delle Ombre. Certo, restano alcune sviste e imperfezioni nella penna della scrittrice, ma è evidente come si stia sforzando, impegnando e, passo dopo passo, migliorando sempre un po' di più. Perciò forza, cara Julia, tifiamo per te!
Per situazioni personali dell'autrice, il terzo e ultimo volume della saga, Il Tempio degli Abissi, non è ancora stato pubblicato, ma sia la scrittrice che la casa editrice sono fortemente intenzionate a renderlo disponibile il prima possibile. Non resta, perciò, che aspettare con fiducia il seguito, nella consapevolezza che Sienna riuscirà a migliorare ancora e a terminare al meglio questa lunga avventura, per poi regalarcene ancora di nuove e meravigliose.
Buona lettura!
- moony


Specchi

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