Passa ai contenuti principali

Heroides- Ovidio- Enone e Paride

Mi sono imbattuta nella figura del poeta latino Ovidio attraverso gli studi scolastici, ed avendomi subito affascinato ho deciso di approfondirlo.
Oggi pertanto recensirò un brano delle Heroides, il libro contenente delle lettere, immaginate ovviamente da Ovidio, che le eroine della mitologia greca e non solo scrivono ai loro amanti.
Quella sulla quale mi voglio soffermare oggi è la storia di Enone e Paride.
Siamo abituati a conoscere Paride come colui che innamoratosi follemente della bella Elena di Sparta fece scaturire la lunga guerra tra greci e troiani.
Questa storia ci proietta ancora prima nel tempo, all’infanzia di Paride, quando esposto sul monte Ida per via dei cattivi presagi avuti attraverso un sogno della madre Ecuba, è cresciuto come un pastore.
È in questo tempo vissuto tra pascoli e campi di grano, un tempo quasi idillico potremmo definirlo, che nasce il tenero amore tra Enone, una ninfa, e Paride.
Nella lettera riportata nelle Heroides si immagina il momento in cui Enone vede arrivare da Sparta la nave di Paride, che conduce al suo cospetto Elena. Nella lettera si ribadisce il motivo dell’infedeltà di Elena, che compare in una veste purpurea, quasi a ribadire il contrasto fra le due. Enone e paride si erano innamorati quando lui era nulla più che un pastore. mi è piaciuto questo passaggio della lettera in cui Enone scrive a Paride di non fidarsi di un amore frivolo, figlio di un tradimento che non potrebbe portare nulla di buono. E così appare il contrasto tra un amore primordiale, puro, disinteressato, che non promette nulla più che l'amore stesso. E un amore che invece già sul nascere è fonte di dolore, figlio di un tradimento, un amore che promette ricchezze e prestigio, in cui ciò che trionfa non è il sentimento ma la veste esteriore, la bellezza di una donna. ma la bellezza, si sa, da sola non può bastare a salvare un cuore. E così, in punto di morte, quando Paride viene ferito da una freccia di Filottete, l'unica che potrebbe salvarlo è proprio Enone, dotata da Apollo di arti guaritrici. Trovo interessante anche questo fatto. Come sappiamo i miti si donano a molteplici interpretazioni e insegnamenti, e io voglio dare la mia.
Mi piace leggere nel finale di questa storia l’amore di Elena come un amore distruttivo e superficiale, che non riesce a sollevare l’animo dell’amante, che non riesce ad adempire ai compiti che spettano ad un amore sincero e profondo.
Infatti quando una freccia trafigge il petto di Paride appunto, è Enone che si cercherà, Enone che aveva promesso di esserci sempre, di salvarlo in qualunque occasione, sempre e comunque.
Eppure l’amore gioca brutti scherzi e la dolce ninfa, vittima dell’ira e della gelosia si rifiuta in un primo momento di aiutare Paride, e poi, pentitasi, corre per raggiungerlo.
Ma era tardi.
Paride giaceva ormai privo di vita, e Enone, vittima di sé stessa, del fato, delle dee, delle lacrime, non riesce a far altro se non uccidersi ella stessa. Lì. Con una spada. Sul corpo dell’amato.
-Iris-

Commenti

Post popolari in questo blog

In piedi, Signori, davanti ad una Donna (William Shakespeare)

Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato,  per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi, Signori, davanti ad una Donna. E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che vi guarda l'anima, perché Lei la sa vedere, perché Lei sa farla cantare. In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano, ogni volta che vi asciuga le lacrime come foste i suoi figli, e quando vi aspetta, anche se Lei vorrebbe correre. In piedi, sempre in piedi, miei Signori, quando entra nella stanza e suona l'amore e quando vi nasconde il dolore e la solitudine e il bisogno terribile di essere amata. Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla quando Lei crolla sotto il peso del mondo Non ha bisogno della vost...

Recensione "dramosa": Moon Lovers - Scarlet Heart Ryeo

Buongiorno Specchietti. Oggi vi parlo di uno di quei K-drama che dovere assolutamente vedere. Si tratta di Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo , basato sul romanzo cinese Bubujingxi di Tong Hua e che vede come interpreti la mia amatissima Lee Jie-Un, conosciuta anche come IU, e Lee Joon-Gi che, ve lo dico, è entrato di diritto tra i miei oppa del cuore. Trama: Triste e amareggiata dopo aver scoperto che il fidanzato la tradisce con una sua amica, durante un'eclissi di sole Go Ha-jin annega in un laghetto dopo aver salvato un bambino che vi era caduto dentro, e si ritrova nell'anno 941, durante il regno di Taejo, fondatore della dinastia Goryeo . Ha-jin si risveglia nel corpo di Hae Soo, cugina della moglie del principe Wang Wook, ottavo figlio del sovrano, e, resasi conto di non aver modo di tornare al suo tempo, decide di continuare a vivere a Goryeo. La ragazza viene aiutata ad adattarsi alla nuova realtà da Wang Wook, del quale si innamora, facendo anche la conoscenza degli altr...

Prendi il mio cuore e portalo lontano- Saffo

Siamo quasi arrivati al 14 febbraio: San Valentino. ho pensato che sarebbe stato bello regalare a questa giornata una poesia dalle dolci note della poetessa greca Saffo. versi delicati e lievi che invitano ad estraniarsi da tutto e celebrare l'amore attraverso un distacco, un'altra realtà, un invito ad essere portati via dalla persona che amiamo, S affo descrive nel dettaglio la fenomenologia amorosa, la voce che manca, l'agitazione del cuore nel petto, l'energia dell'amore esplodere sotto la pelle. il tutto ci regala una serie di versi che con dolcezza e naturalezza riescono a farci percepire le dinamiche di un cuore innamorato. Prendi il mio cuore e portalo lontano,  dove nessuno ci conosce,   dove il tempo non esiste,   dove possiamo incontrarci,   senza età e ricordi, senza passato.   Con una luce che nasce all'orizzonte   e un domani sereno e silenzioso.   Prendi il mio sguardo e portalo lontano, ...