Borderlife di Dorit Rabinyan
Buongiorno,
oggi vi voglio parlare di un romanzo che mi è entrato nel cuore e nell'anima; ossia Borderlife di Dorit Rabinyan.
Partiamo dalla trama. I protagonisti sono Liat ed Hilmi, neanche trentenni, si conoscono (quasi) per caso a New York. Lei è una brillante studentessa di lingue, lui un talentuoso pittore, che si mantiene con lezioni private di lingua araba. Tra i due nasce subito un rapporto fortissimo, che li travolge, li lega e sconvolge le reciproche vite. Sembra l'inizio di una storia d'amore stupenda...ma... Liat è israeliana, Hilmi palestinese. Nonostante ciò, i due ragazzi continuano la loro storia, anche se sanno che non potrà mai durare al di fuori dell'America. Un rapporto difficile, che a volte sfocia in litigi a causa dei diversi modi di pensare e della cultura differente. Un amore quasi segreto, visto che i famigliari di Liat non ne sono a conoscenza, mentre quelli di Hilmi sembrano, ma solo in apparenza, accettare questa relazione.
Cosa ne sarà di loro? Continuerà il loro rapporto anche dopo la partenza di Liat?
Perché ho amato tanto questo romanzo? Perché mi è "entrato dentro". Succede anche a voi? Ci sono dei libri che ci scivolano addosso come acqua, dei libri che non hanno nulla da raccontarci, dei libri che non ci appassionano. E poi ci sono romanzi come questo, che ti prendono a tal punto che, una volta terminato, ti senti svuotato, ti mancano i personaggi perché ormai erano diventati come tuoi amici, ti manca l'atmosfera della storia e ti senti un po' triste.
Ho avuto la fortuna e il privilegio di "conoscere" l'autrice ad un evento del Festivaletteratura di Mantova, durante il quale, ovviamente, ha parlato del romanzo in questione e di come sia nato. Sono rimasta colpita quando ha affermato che è basato su una storia vera, su un periodo della sua vita personale. Questa cosa mi ha destabilizzata, soprattutto visto il finale (che non vi racconterò); allo stesso tempo però mi ha fatto capire che donna coraggiosa sia perché ha voluto raccontare una storia tanto intima quanto "scottante" (la lettura del romanzo è proibita in Israele).
Comunque oltre alla storia d'amore tra Liat ed Hilmi c'è di più. C'è la storia di due popoli e di un unico paese, violenze, paura, politica... tutto ciò che quotidianamente devono vivere queste persone.
Ed è per questo che vi consiglio la lettura di questo romanzo; non solo per la bellissima storia, ma anche per aprire gli occhi, per guardare al di là del nostro piccolo orticello nel quale viviamo.
A presto! :)
Paciuflosa
oggi vi voglio parlare di un romanzo che mi è entrato nel cuore e nell'anima; ossia Borderlife di Dorit Rabinyan.
Partiamo dalla trama. I protagonisti sono Liat ed Hilmi, neanche trentenni, si conoscono (quasi) per caso a New York. Lei è una brillante studentessa di lingue, lui un talentuoso pittore, che si mantiene con lezioni private di lingua araba. Tra i due nasce subito un rapporto fortissimo, che li travolge, li lega e sconvolge le reciproche vite. Sembra l'inizio di una storia d'amore stupenda...ma... Liat è israeliana, Hilmi palestinese. Nonostante ciò, i due ragazzi continuano la loro storia, anche se sanno che non potrà mai durare al di fuori dell'America. Un rapporto difficile, che a volte sfocia in litigi a causa dei diversi modi di pensare e della cultura differente. Un amore quasi segreto, visto che i famigliari di Liat non ne sono a conoscenza, mentre quelli di Hilmi sembrano, ma solo in apparenza, accettare questa relazione.
Cosa ne sarà di loro? Continuerà il loro rapporto anche dopo la partenza di Liat?
Perché ho amato tanto questo romanzo? Perché mi è "entrato dentro". Succede anche a voi? Ci sono dei libri che ci scivolano addosso come acqua, dei libri che non hanno nulla da raccontarci, dei libri che non ci appassionano. E poi ci sono romanzi come questo, che ti prendono a tal punto che, una volta terminato, ti senti svuotato, ti mancano i personaggi perché ormai erano diventati come tuoi amici, ti manca l'atmosfera della storia e ti senti un po' triste.
Ho avuto la fortuna e il privilegio di "conoscere" l'autrice ad un evento del Festivaletteratura di Mantova, durante il quale, ovviamente, ha parlato del romanzo in questione e di come sia nato. Sono rimasta colpita quando ha affermato che è basato su una storia vera, su un periodo della sua vita personale. Questa cosa mi ha destabilizzata, soprattutto visto il finale (che non vi racconterò); allo stesso tempo però mi ha fatto capire che donna coraggiosa sia perché ha voluto raccontare una storia tanto intima quanto "scottante" (la lettura del romanzo è proibita in Israele).
Comunque oltre alla storia d'amore tra Liat ed Hilmi c'è di più. C'è la storia di due popoli e di un unico paese, violenze, paura, politica... tutto ciò che quotidianamente devono vivere queste persone.
Ed è per questo che vi consiglio la lettura di questo romanzo; non solo per la bellissima storia, ma anche per aprire gli occhi, per guardare al di là del nostro piccolo orticello nel quale viviamo.
A presto! :)
Paciuflosa
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