Dark Zone- Intervista: Giacomo Ferraiuolo
Sinossi
NON DEVI DORMIRE
Quante forme ha la paura?
In questa raccolta ce ne sono otto.
La perversione e l’ossessione sono lo sfondo di queste storie macchiate di nero. Protagonisti e lettori si troveranno a percorrere un viaggio nei lati oscuri dell’animo umano, provando a far luce sull’ IO nascosto che tutti veliamo. Pagine marcate dall’inesorabile sopraggiungere del male accompagnano la lettura fino a comprendere che l’essere umano non è nient’altro che un semplice ‘involucro malato’.
Passioni violente e ossessioni morbose risiedono in questa raccolta la cui unica regola per il lettore è: Non Devi Dormire.
NORA
"Una pazza", "Una tipa strana" "Si è meritata tutto!" Parole che echeggiano in un tranquillo quartiere di periferia.
Una donna portata via dall'ambulanza: vittima o carnefice?
Un omicidio.
Un'estate afosa e un segreto oscuro che striscia insieme alle ombre che la notte scendono ad avvolgere tutto...compresi gli abitanti del luogo. Ombre che sussurrano... ombre che ti spiano.
Vita, morte, realtà e follia...
Siete pronti ad ascoltare la storia di Nora?
Lasciamo la parola all’autore:
Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?
Ciao ragazzi e grazie per quest'opportunità! Beh, per staccare un paio d’ore dalla realtà ed entrare in un mondo fatto di paure e ossessioni. Provando a far luce su questi lati oscuri che albergano dentro di noi.
Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?
Ultimamente il genere horror credo che almeno in Italia sia entrato in un circolo vizioso, ci vengono proposti horror che non sono nient’altro che storie fantasy con un tocco di paranormale. Questioni di mercato? Possibile, ma ricordo quando ero bambino leggevo capolavori dell’horror che ormai in Italia non vengono più presi in considerazione. Non credo di portare nulla di innovativo, ma sto facendo un lavoro su di me, allentando i freni che mi sono autoimposto e lasciando scorrere la mia immaginazione e “perfidia” ahaha!
Che cosa ti ha spinto a scrivere?
Ho sempre amato scrivere, ho sempre sentito il bisogno di lasciar viaggiare la mia mente e ascoltare le storie che mi venivano raccontate dalla miriade di personaggi che ci vivono dentro. Per anni ho tenuto per me questa passione, forse anche perché mi sono accerchiato di persone che tentavano di far morire i miei sogni. Nel 2014 ho avuto un crollo e mi sono ‘curato’ scrivendo, aprendo letteralmente il cassetto dei manoscritti, li ho spolverati e davanti una tazza di caffè fumante ho preso la decisione di ‘scrivere sul serio’.
Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?
Per ‘Non Devi Dormire’ le diverse storie sono nate da alcune fobie che ho… sì, scrivo horror ma sono un pauroso! In ‘Un Regalo Speciale’ ho toccato l’argomento dell’amore malato e ossessivo, amore che ho anche vissuto in prima persona. Trovo sia terrorizzante il condividere la nostra vita con una persona che pur di averci sarebbe capace di ucciderci. In ‘Corpi’ ho toccato l’argomento della diversità, un ragazzo deriso da tutti, con problemi psicologici anche derivati dalla sua insicurezza verso la vita. Un ragazzo che spera in un futuro migliore, in una pace che vede ancora molto lontana. Chi non è mai stato deriso e fatto sentire diverso? In ‘In Castigo’, si parla del rifiuto e dell’abbandono, la paura di vedere i propri figli crescere ed essere abbandonati da loro. Parlo della paura della morte, dell’uomo nero (che non è nient’altro che la nostra parte oscura), l’ossessione verso il sesso e così via. Nel romanzo breve che pubblicherò presto (Nora è il titolo) invece ho voluto ambientare l’accaduto in un quartiere di periferia. Ho portato avanti due linee narrative, in una la protagonista e le sue ragioni, nell’altra il chiacchierio e l’invidia (anche la cattiveria) di chi le abita intorno. Ho voluto far capire al lettore che spesso ‘il pazzo del paese’ ha un problema che lo affligge, ma è molto più comodo additarlo e deriderlo, piuttosto che andare in fondo e scoprire cosa lo turba.
Chi di noi non ha mai deriso una persona ‘strana’? oppure, chi di noi nel quartiere dove abita non ha un inquilino definito ‘pazzo’? ok, fate attenzione che forse nascondono un segreto intriso di sangue XD ahahah
Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?
Scrivo quando mi sento esplodere dentro. Di solito scelgo un posto e quello sarà sempre il mio “posto di scrittura” finché non ne trovo un altro. ‘Non devi dormire’ l’ho scritto in cucina, ‘Nora’ in sala da pranzo…il prossimo in bagno ahahaha! Provo a scrivere in maniera organizzata, ma essendo un casinaro di natura faccio sempre disordine…passo a capitoli avanti e lascio indietro cose importanti che poi andrò a scrivere alla fine…o scrivo la fine se mi sento ispirato saltando decine di capitoli (tanto poi la cambierò) ahahah! Non ho regole, e scusate, lavorando nel commercio e stando sempre sotto regole, lasciatemi un po’ di libertà! Una sola cosa: quando inizio una storia, devo portarla a termine!
Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?
I social network, Facebook in primis, poi Twitter e IG. Almeno per ora sono stati gli unici canali che ho testato. È un po’ che non faccio promozione, ma vedo che le vendite continuano, quindi credo che ci sia un passa parola, e che questo sia la cosa fondamentale per un libro, che la gente ne parli.
(perché la scelta del self publishing?) se lo sei
Sono un ibrido, in quanto ho firmato con la Dark Zone. Ma ‘Nora’, il nuovo romanzetto breve uscirà in self. Self per avere piena libertà di controllo dell’opera, ma non nego che una CE alle spalle possa dare una marcia in più all’autore. Giustamente è sempre l’autore che deve mettersi in prima linea a proporre il SUO lavoro, e non la CE. Io vedo la Dark Zone, con la quale debutterò in Autunno, come una mamma che mi guiderà e mi darà la marcia che mi è mancata come Self.
Progetti per il futuro?
Sì, ‘Nora’ quest’estate, appena scendono le temperature mi piazzo davanti al pc e faccio gli ultimi ritocchi. (Sto grondando mentre rispondo a queste domande.) e successivamente il mio primo romanzo, in stand-by per via del caldo afoso XD
Tre persone da ringraziare
Mia mamma…ahahah….scherzo! Francesca per il contratto della Dark, e TUTTI coloro che mi hanno sostenuto (in particolare gli altri autori della Dark) e TUTTI coloro che hanno deciso di leggere ‘Non Devi Dormire’ e magari anche ‘Nora’ ;)
NON DEVI DORMIRE
Quante forme ha la paura?
In questa raccolta ce ne sono otto.
La perversione e l’ossessione sono lo sfondo di queste storie macchiate di nero. Protagonisti e lettori si troveranno a percorrere un viaggio nei lati oscuri dell’animo umano, provando a far luce sull’ IO nascosto che tutti veliamo. Pagine marcate dall’inesorabile sopraggiungere del male accompagnano la lettura fino a comprendere che l’essere umano non è nient’altro che un semplice ‘involucro malato’.
Passioni violente e ossessioni morbose risiedono in questa raccolta la cui unica regola per il lettore è: Non Devi Dormire.
NORA
"Una pazza", "Una tipa strana" "Si è meritata tutto!" Parole che echeggiano in un tranquillo quartiere di periferia.
Una donna portata via dall'ambulanza: vittima o carnefice?
Un omicidio.
Un'estate afosa e un segreto oscuro che striscia insieme alle ombre che la notte scendono ad avvolgere tutto...compresi gli abitanti del luogo. Ombre che sussurrano... ombre che ti spiano.
Vita, morte, realtà e follia...
Siete pronti ad ascoltare la storia di Nora?
Lasciamo la parola all’autore:
Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?
Ciao ragazzi e grazie per quest'opportunità! Beh, per staccare un paio d’ore dalla realtà ed entrare in un mondo fatto di paure e ossessioni. Provando a far luce su questi lati oscuri che albergano dentro di noi.
Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?
Ultimamente il genere horror credo che almeno in Italia sia entrato in un circolo vizioso, ci vengono proposti horror che non sono nient’altro che storie fantasy con un tocco di paranormale. Questioni di mercato? Possibile, ma ricordo quando ero bambino leggevo capolavori dell’horror che ormai in Italia non vengono più presi in considerazione. Non credo di portare nulla di innovativo, ma sto facendo un lavoro su di me, allentando i freni che mi sono autoimposto e lasciando scorrere la mia immaginazione e “perfidia” ahaha!
Che cosa ti ha spinto a scrivere?
Ho sempre amato scrivere, ho sempre sentito il bisogno di lasciar viaggiare la mia mente e ascoltare le storie che mi venivano raccontate dalla miriade di personaggi che ci vivono dentro. Per anni ho tenuto per me questa passione, forse anche perché mi sono accerchiato di persone che tentavano di far morire i miei sogni. Nel 2014 ho avuto un crollo e mi sono ‘curato’ scrivendo, aprendo letteralmente il cassetto dei manoscritti, li ho spolverati e davanti una tazza di caffè fumante ho preso la decisione di ‘scrivere sul serio’.
Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?
Per ‘Non Devi Dormire’ le diverse storie sono nate da alcune fobie che ho… sì, scrivo horror ma sono un pauroso! In ‘Un Regalo Speciale’ ho toccato l’argomento dell’amore malato e ossessivo, amore che ho anche vissuto in prima persona. Trovo sia terrorizzante il condividere la nostra vita con una persona che pur di averci sarebbe capace di ucciderci. In ‘Corpi’ ho toccato l’argomento della diversità, un ragazzo deriso da tutti, con problemi psicologici anche derivati dalla sua insicurezza verso la vita. Un ragazzo che spera in un futuro migliore, in una pace che vede ancora molto lontana. Chi non è mai stato deriso e fatto sentire diverso? In ‘In Castigo’, si parla del rifiuto e dell’abbandono, la paura di vedere i propri figli crescere ed essere abbandonati da loro. Parlo della paura della morte, dell’uomo nero (che non è nient’altro che la nostra parte oscura), l’ossessione verso il sesso e così via. Nel romanzo breve che pubblicherò presto (Nora è il titolo) invece ho voluto ambientare l’accaduto in un quartiere di periferia. Ho portato avanti due linee narrative, in una la protagonista e le sue ragioni, nell’altra il chiacchierio e l’invidia (anche la cattiveria) di chi le abita intorno. Ho voluto far capire al lettore che spesso ‘il pazzo del paese’ ha un problema che lo affligge, ma è molto più comodo additarlo e deriderlo, piuttosto che andare in fondo e scoprire cosa lo turba.
Chi di noi non ha mai deriso una persona ‘strana’? oppure, chi di noi nel quartiere dove abita non ha un inquilino definito ‘pazzo’? ok, fate attenzione che forse nascondono un segreto intriso di sangue XD ahahah
Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?
Scrivo quando mi sento esplodere dentro. Di solito scelgo un posto e quello sarà sempre il mio “posto di scrittura” finché non ne trovo un altro. ‘Non devi dormire’ l’ho scritto in cucina, ‘Nora’ in sala da pranzo…il prossimo in bagno ahahaha! Provo a scrivere in maniera organizzata, ma essendo un casinaro di natura faccio sempre disordine…passo a capitoli avanti e lascio indietro cose importanti che poi andrò a scrivere alla fine…o scrivo la fine se mi sento ispirato saltando decine di capitoli (tanto poi la cambierò) ahahah! Non ho regole, e scusate, lavorando nel commercio e stando sempre sotto regole, lasciatemi un po’ di libertà! Una sola cosa: quando inizio una storia, devo portarla a termine!
Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?
I social network, Facebook in primis, poi Twitter e IG. Almeno per ora sono stati gli unici canali che ho testato. È un po’ che non faccio promozione, ma vedo che le vendite continuano, quindi credo che ci sia un passa parola, e che questo sia la cosa fondamentale per un libro, che la gente ne parli.
(perché la scelta del self publishing?) se lo sei
Sono un ibrido, in quanto ho firmato con la Dark Zone. Ma ‘Nora’, il nuovo romanzetto breve uscirà in self. Self per avere piena libertà di controllo dell’opera, ma non nego che una CE alle spalle possa dare una marcia in più all’autore. Giustamente è sempre l’autore che deve mettersi in prima linea a proporre il SUO lavoro, e non la CE. Io vedo la Dark Zone, con la quale debutterò in Autunno, come una mamma che mi guiderà e mi darà la marcia che mi è mancata come Self.
Progetti per il futuro?
Sì, ‘Nora’ quest’estate, appena scendono le temperature mi piazzo davanti al pc e faccio gli ultimi ritocchi. (Sto grondando mentre rispondo a queste domande.) e successivamente il mio primo romanzo, in stand-by per via del caldo afoso XD
Tre persone da ringraziare
Mia mamma…ahahah….scherzo! Francesca per il contratto della Dark, e TUTTI coloro che mi hanno sostenuto (in particolare gli altri autori della Dark) e TUTTI coloro che hanno deciso di leggere ‘Non Devi Dormire’ e magari anche ‘Nora’ ;)
- CuorediInchiostro
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