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Recensione "Inside Out"

Meet the little voices
inside your head

Inside Out è il nuovo film (definito già capolavoro) firmato Disney Pixar. Fresco fresco di produzione (è uscito nelle sale americane lo scorso giugno, dopo essere stato presentato, a maggio, al Festival di Cannes), invaderà le sale italiane esattamente a partire da oggi.
Dal 2 ottobre dello scorso anno siamo stati inevitabilmente bombardati dai diversi, adorabili, trailer che sono stati via via rilasciati dalla produzione. In caso, però, si sia rimasti stranamente immuni a questo contagio multimediale, lascio qui di seguito un utile riassunto della trama. No, tranquilli, eviterò gli spoiler!

Riley è una normale bambina di undici anni, e come qualsiasi altra persona nel suo mondo, la sua vita è segnata e dettata da cinque emozioni principali: Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura. Queste hanno il compito di accompagnare Railey per tutta la sua esistenza, guidando le sue azioni , e reazioni, nella vita di tutti i giorni, costruendo i suoi ricordi, formando, passo dopo passo, il suo Io. Poiché, nel caso della protagonista, è sempre stata Gioia ad avere il comando, la bambina ha sempre avuto una vita felice nella sua casa in Minesota, circondata dagli amici e dall'amore dei genitori. Tutto, però, cambia all'improvviso quando la famiglia, a causa del lavoro del padre, si trasferisce a San Francisco. Riley si ritrova, così, sola, in una casa ed in una città che non conosce, lontana dagli amici, dallo sport del cuore, da suoi sogni... 
La situazione si complica ulteriormente quando, a causa di un incidente, Gioia e Tristezza vengono espulse dal centro di comando, nella vastità della mente umana. Con loro, inoltre. vengono persi anche i ricordi base di Riley, su cui è basata la sua personalità. Riusciranno Rabbia, Disgusto e Paura ad avere, per la prima volta, il controllo della vita della bambina? Riuscirà Riley ad ambientarsi nella sua nuova vita? E dove porterà il viaggio che Gioia e Tristezza si trovano, loro malgrado, a intraprendere?

La prima nota che mi sento di fare su questo film riguarda sicuramente il titolo. Inside Out è un nome stilisticamente e "significativamente" perfetto, grazie al gioco di parole che la lingua inglese permette. Per qualche miracolo, che non importa capire, ma per cui vale comunque la pena di ringraziare la propria buona stella, nella versione italiana si è deciso di lasciare il titolo originale. Davvero, grazie a chiunque abbia fatto questa scelta (non scorderò facilmente "Ribelle", per il quale lasciarono, almeno, il contentino del sottotitolo).
Il secondo commento riguarda, ovviamente, la trama. Sarà che ho seguito l'uscita di tutti i trailer, che mi avevano profondamente intrigato. Sarà che avevo accolto con grande approvazione la notizia che i produttori di questo film sarebbero stati gli stessi di Up, Monster & Co. e Alla ricerca di Nemo. Fatto sta che ammetto di aver aspettato con impazienza l'uscita di questo film, contando quasi i giorni, aspettandomi un capolavoro che mi avrebbe "gasata" per mesi. Mi vedevo già in sala, accoccolata sulle comode poltrone del cinema, ad emozionarmi come neanche tutti i bambini presenti alla proiezione avrebbero potuto fare. Invece, be', le mie aspettative sono state leggermente deluse. Con questo non voglio dire che Inside Out sia un brutto film, anzi; solo, forse, mi ero fidata un po' troppo dei trailer, aspettandomi qualcosa di eccessivo. Invece, verso metà film, ho quasi provato noia. Perciò sì, il film mi è piaciuto, ma a fine pellicola purtroppo tutta quella eccitazione, che mi ero grandemente aspettata, non c'era. Probabilmente riguardandolo, sapendo già a cosa si va incontro, il mio giudizio potrebbe farsi più positivo; ma per ora resta l'amarezza di una leggera delusione, nel fondo dell'emozione per l'aver visto un bel film.

Sicuramente, però, non posso lamentarmi della grafica, o di come si è scelto di rappresentare la mente e l'emotività umana. Si cela una grande cura dietro al lavoro che è stato svolto per renderle e mostrarle al meglio, e di certo se ne vedono i risultati. Una nota positiva va anche ai personaggi, umani ed Emozioni, che vengono ben caratterizzati. Le Emozioni in particolare risultano sempre e costantemente coerenti con ciò che rappresentano. Ammetto che, per quanto ho intimamente detestato Gioia, la rappresentazione e gli sviluppi di Rabbia, Paura, Disgusto e Tristezza sono riusciti ad entusiasmarmi non poco. 
Poco, purtroppo, posso dire dei doppiatori, avendo visto la versione inglese. Di certo le voci degli attori scelti per la versione originale sono azzeccatissime. Lascio a voi il commento per quanto riguarda l'audio italiano. Ho, inoltre, trovato molto belle le musiche. 
Al film, nel complesso, assegno quattro specchi; perché anche se mi aspettavo e si preannunciava come qualcosa di molto più grandioso, resta comunque una pellicola buona e ben fatta.
Un ultimo consiglio è sicuramente quello di restare a guardare i titoli di coda. Come la Disney e la Pixar sono soliti fare, infatti, anche questi risultano alquanto piacevoli.
Buona visione!



Commenti

  1. Scrivo da una che non ha ancora potuto vedere il film...ma è stato tanto deludente perché il trailer aveva fatto percepire un'altra trama del film (nel senso che non è apparsa una grande coerenza tra trailer e film) oppure perché le tue aspettative erano altre e quindi di conseguenza non le hai trovate realizzate nella pellicola?! :3

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  2. No, il trailer, a mio avviso, era fatto decisamente bene...il che ha fatto lievitare le mie aspettative ad un livello (evidentemente) fin troppo alto. Ci tengo a ri-sottolineare che il lavoro che è stato fatto dai produttori a livello di rappresentazione (non solo la grafica, ma anche scegliere ed immaginare come rappresentare la mente umana) è stato davvero enorme, e lo si percepisce nel vedere la pellicola. E forse è stato questo il problema: un'eccessiva "concentrazione" sulla mente umana. Il viaggio di Gioia e Tristezza, per intenderci (che poi è il punto del film dove si "analizza" la psiche) è stato a mio avviso troppo tirato, proprio perché doveva essere tutto ben analizzato e rappresentato. E sebbene, appunto, si apprezza il lavoro che vi è stato fatto, finisice poi per stancare un po'.
    Un'altra cosa che non ho inserito nella recensione per evitare di fare spoiler (perciò attenta se devi ancora guardare il film), ma che mi ha molto deluso, è la spiegazione del perché anche Tristezza, come emozione, è importante. Una spiegazione banale, banalissima. E questo mi ha deluso più di tutto. Era una bellissima occasione per presentare una riflessione seria, profonda, che avrebbe sicuramente donato qualcosa a tutto il pubblico presente in sala, grandi e piccini. E invece si è scaduti nella banalità, nel semplicismo. E questo, purtroppo, non riesco proprio a farmelo andare giù.
    Per il resto, ripeto, Inside Out resta un buon film che consiglio di andare a vedere, se non altro per cultura generale. Ma non riesco proprio a promuoverlo con il massimo dei voti (;

    - moony

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  3. Grazie mille per essere stata tanto esaustiva :3 comunque presto spero di vederlo così potrò commentarvi di nuovo la recensione xD

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  4. Figurati (: Sono contenta di essere stata abbastanza esaustiva x) Per qualsiasi altra info, chiedi pure (;
    E corri a vedere il film, che non vediamo l'ora di sapere il tuo parere (;

    - moony

    RispondiElimina
  5. Figurati (: Sono contenta di essere stata abbastanza esaustiva x) Per qualsiasi altra info, chiedi pure (;
    E corri a vedere il film, che non vediamo l'ora di sapere il tuo parere (;

    - moony

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