TRAMA
La
guerra è terminata, la Russia è lontana, e loro tre sono in
America, insieme. Eppure i ricordi sono più vicini di quanto possa
sembrare. Sono nelle cicatrici di Alexander, nelle incomprensioni,
nelle difficoltà di vivere, per la prima volta, la quotidianità.
Tatiana e Alexander a volte si capiscono troppo, e ritrovano nel
guardarsi, i fantasmi della guerra, a volte invece non si capiscono
affatto. Un viaggio nei giorni della vita di un amore duro,
difficile, bello, profondo, imperfetto, pieno di cicatrici e lacrime.
E poi, Anthony decide di partire per il Vietnam e le sue tracce si
perderanno. Riuscirà la guerra a riparare le cicatrici di un amore
che era nato in lei? Riusciranno a ritrovarlo? Riusciranno a vincere
ancora insieme?
LA
MIA OPINIONE
Cominciando questo libro l’ho trovato leggermente inferiore
agli altri due, ma andando avanti di poche pagine ho completamente
cambiato opinione. Per la prima volta difatti, ho visto Tatiana e
Alexander, o meglio il loro amore, diventare vittima della
quotidianità, della difficoltà di viversi, di capirsi. Vittima
delle difficoltà che si hanno nel far convivere due anime. Un libro
che toglie il respiro, un amore che si stampa nel cuore, tanto che i
ricordi dei personaggi della storia sembrano essere anche i nostri. E
a distanza di tempo, si crea una sorta di strana familiarità con la
Russia, Lazarevo, il Kama, tanto che nella memoria letteraria che si
crea leggendo un libro essi sembrano luoghi già vissuti.
-Iris-
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