Passa ai contenuti principali

Recensione - L'Assassinio di Socrate.

Grecia, V secolo a.C. Un oscuro oracolo predice l’assassinio di Socrate da parte di ‘un uomo dallo sguardo più chiaro’. Tra lo sconcerto dei suoi amici e seguaci, il filosofo sembra essere l’unico a non avere paura. In che modo questo terribile vaticinio si interseca con la condanna a morte da parte del suo stesso padre di un neonato spartano, un bambino dagli occhi quasi trasparenti? Mentre la guerra tra Atene e Sparta insanguina la Grecia, i destini di uomini politici, artisti e filosofi si intrecciano a quelli delle persone comuni: soldati che combattono fino allo stremo delle forze, madri che lottano per difendere i propri figli, giovani amanti disposti a tutto per difendere il loro amore…




Una strana storia.
Avete presente quando deve succedere qualcosa nella vostra vita che poi finisce in maniera completamente differente da quello che vi eravate immaginato?
Il libro non è ciò che sembra. Ma non deve obbligatoriamente essere un’accezione negativa. Una partenza apatica, che si è trasformata in un intreccio di intrighi e colpi di scena.
Con grande rigore storico, l’autore riesce a farci immergere nella Grecia antica. Se ne esplora l’aspetto civico-culturale e in contemporanea quello storico-politico. Sembra di partecipare alle Assemblee assieme a Perseo e Socrate, di toccare con mano l’epidemia che decima la popolazione ateniese e di combattere a fianco degli opliti le battaglie incessanti, rivivendo la guerra fra Atene e Sparta. Ed è qua che emerge la bravura, e la sapienza, di un Autore con la A maiuscola. Il suo intento è quello di rimembrare il grande personaggio che fu Socrate. Ci riesce benissimo, attraverso le pagine lo conosciamo sia come filosofo che come uomo, assistendo ai suoi dialoghi con i discepoli riportatici da Platone, rendendo onore alla sua vita così come alla sua morte che, pur se intrisa di fantasia, rispetta le verità storiche. Come sappiamo parte del celebre Oracolo di Delfi è storia, ma chi è “l’uomo dallo sguardo più chiaro”? La risposta vi lascerà a bocca aperta... Ci regala l’opportunità di vivere a fianco di personaggi indescrivibili. Di scoprire l’amore fra Cassandra e Perseo che vincerà sull’odio. Il disprezzo per la persona di Aristone accresce parola dopo parola, pagina dopo pagina. Un alternarsi di capitoli lunghi e capitoli brevi. I primi carichi di scene tediose di lotte e dialoghi in battaglia sull’andamento della guerra. I secondi che lasciano il lettore in apnea, bramoso di conoscere il susseguirsi degli eventi. In particolare le storie di Deianira e Cassandra. Una spartana e una Ateniese, le due “fazioni” si fanno la guerra e loro sono così simili: di buona famiglia, sottomesse da uomini meschini. Il caso vuole che si incontrino e che scoprano il legame che le lega (non posso aggiungere altro grr, #spoiler)... Si affrontano anche temi come la sottomissione della donna e la violenza domestica, che però a quei tempi non avevano lo stesso impatto sulla società come oggi giorno. Le parole ( e la “facilità”) con cui l’autore spagnolo descrive le brevi scene di Aristone che sottomette e violenta Deianira, o gli sguardi che Anito (il fratello dell’uomo a cui suo padre la promette in sposa: uomini vuoti e avidi di potere) lancia a Cassandra desiderandola pur non potendola avere, provocano brividi per tutto il corpo, descritte con una realtà raccapricciante. Insomma, una grande storia che appassiona e ti fa venir voglia di viverla. Leggi in silenzio le pagine, una dopo l’altra, ma dentro di te vorresti urlare ai personaggi di schivare un colpo o di rivelare verità che potrebbero cambiare la vita di altri. ( #SPOILER: esco dalla recensione e grido ai quattro venti quando avrei voluto che Callicrate figlio di Eusseno avesse rivelato la parentela di sangue con Perseo così che potessero vivere felici e contenti. ) Si è aggiudicato un punteggio di 3 specchi e mezzo, e un posto tutto suo nella mia libreria.

-wonderful fragment°

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

In piedi, Signori, davanti ad una Donna (William Shakespeare)

Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato,  per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi, Signori, davanti ad una Donna. E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che vi guarda l'anima, perché Lei la sa vedere, perché Lei sa farla cantare. In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano, ogni volta che vi asciuga le lacrime come foste i suoi figli, e quando vi aspetta, anche se Lei vorrebbe correre. In piedi, sempre in piedi, miei Signori, quando entra nella stanza e suona l'amore e quando vi nasconde il dolore e la solitudine e il bisogno terribile di essere amata. Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla quando Lei crolla sotto il peso del mondo Non ha bisogno della vost...

Recensione "dramosa": Moon Lovers - Scarlet Heart Ryeo

Buongiorno Specchietti. Oggi vi parlo di uno di quei K-drama che dovere assolutamente vedere. Si tratta di Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo , basato sul romanzo cinese Bubujingxi di Tong Hua e che vede come interpreti la mia amatissima Lee Jie-Un, conosciuta anche come IU, e Lee Joon-Gi che, ve lo dico, è entrato di diritto tra i miei oppa del cuore. Trama: Triste e amareggiata dopo aver scoperto che il fidanzato la tradisce con una sua amica, durante un'eclissi di sole Go Ha-jin annega in un laghetto dopo aver salvato un bambino che vi era caduto dentro, e si ritrova nell'anno 941, durante il regno di Taejo, fondatore della dinastia Goryeo . Ha-jin si risveglia nel corpo di Hae Soo, cugina della moglie del principe Wang Wook, ottavo figlio del sovrano, e, resasi conto di non aver modo di tornare al suo tempo, decide di continuare a vivere a Goryeo. La ragazza viene aiutata ad adattarsi alla nuova realtà da Wang Wook, del quale si innamora, facendo anche la conoscenza degli altr...

Prendi il mio cuore e portalo lontano- Saffo

Siamo quasi arrivati al 14 febbraio: San Valentino. ho pensato che sarebbe stato bello regalare a questa giornata una poesia dalle dolci note della poetessa greca Saffo. versi delicati e lievi che invitano ad estraniarsi da tutto e celebrare l'amore attraverso un distacco, un'altra realtà, un invito ad essere portati via dalla persona che amiamo, S affo descrive nel dettaglio la fenomenologia amorosa, la voce che manca, l'agitazione del cuore nel petto, l'energia dell'amore esplodere sotto la pelle. il tutto ci regala una serie di versi che con dolcezza e naturalezza riescono a farci percepire le dinamiche di un cuore innamorato. Prendi il mio cuore e portalo lontano,  dove nessuno ci conosce,   dove il tempo non esiste,   dove possiamo incontrarci,   senza età e ricordi, senza passato.   Con una luce che nasce all'orizzonte   e un domani sereno e silenzioso.   Prendi il mio sguardo e portalo lontano, ...