Recensione "The Kingdom" by Jess Rothenberg
Benvenuti nel Regno dove “per sempre felici e contenti” non è solo una promessa.
È una regola.
The Kingdom è un romanzo thriller sci-fi, con sfumature romance e young adult, edito dalla DeA Planeta. Conta un totale di 352 pagine ed è stato scritto dall'americana Jess Rothenberg, già conosciuta per il suo Storia catastrofica di te e di me.
Voli virtuali negli universi dei propri libri preferiti. Nuotate in compagnia delle sirene. Safari tra elefanti a strisce e purosangue dalle ali di farfalla. Questo e molto altro diventa possibile quando si varcano i cancelli del Regno, il parco a tema più straordinario di tutti i tempi. Ma l'attrazione principale sono loro: le Fantasiste, le sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori. Sempre bellissime, sempre sorridenti, sempre pronte a trasformare i sogni in realtà. E Ana è una di loro.
Ana ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni giorno è la sua felicità. Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco. Lui è il primo umano che non la tratta come una macchina, che non la vede come un mostro; il primo che le fa provare un'emozione non progettata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l'amore. E quando Owen sparisce nel nulla lasciandosi dietro il suo braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in un incubo.
Accusata di omicidio, Ana si ritrova a combattere per la sua stessa vita, e scopre che nello scintillante Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra...
The Kingdom mi ha attirato fin dalla prima volta che ne ho scorto la trama e visto la copertina in anteprima (poi cambiata dall'editore). Non a caso viene sempre paragonato a Westworld, The Handmaid's Tale (Il racconto dell'ancella) e, aggiungerei, Solo per sempre tua. No, non è solo una strategia di marketing: le anime di tutte e tre queste storie, rielaborate, formano il cuore del libro della Rothenberg. Ma The Kingdom ha anche molto altro che lo rende unico, originale e indimenticabile.
Partiamo dall'ambientazione: un luogo da sogno, il paradiso per gli amanti della fantasia. Il Regno è Disney World all'ennesima potenza, e anche di più (un Disney World con cavalli alati e con un dinosauro in carne e ossa). E la sua atmosfera si respira e prende vita fin dalle prime righe. Pagina dopo pagina, anche noi lettori camminiamo per l'immenso parco, dalle parti più meravigliose agli angoli oscuri. Perché anche un regno da favola può nascondere ratti e puzza di marcio; e l'autrice riesce a farci percepire tutto contemporaneamente: la meraviglia e una piccola, fastidiosa stonatura di sottofondo che diventa sempre più greve. È impossibile non farsi stregare dal Regno.
Altro punto di forza del libro sono i personaggi, e ne incontriamo davvero tanti. Mi piace che il lettore è sempre immerso nel punto di vista del parco e che, quindi, vede gli ospiti come esterni. Tra le Fantasiste e gli addetti del Regno, ogni attore ha il proprio spazio e una sua storia e caratterizzazione. Alcuni li vediamo agire e muoversi, altri li sentiamo solo parlare, ma sono tutti diversi e unici. Ho letto che molti non sono rimasti convinti dal personaggio di Owen, ma personalmente l'ho trovato ben equilibrato per il suo ruolo.
Protagonista indiscussa del palcoscenico, comunque, è Ana. Ogni altro attore in scena lascia il proprio segno, in positivo o in negativo, ma Ana non si può non amare; non si può non entrarci in sintonia, capire, indagare, scoprire un centimetro alla volta. È un'androide, eppure è così umana. È perfetta sotto ogni aspetto ingegneristico, ma così ingenua. Ha una forza sovra-umana, capacità inimmaginabili e una conoscenza sconfinata, ma è così fragile e coraggiosa. Ana è veramente una delle colonne portanti del romanzo; ed è proprio grazie a lei che The Kingdom riesce a spaziare in tante tematiche diverse.
L'amore, lo sfruttamento, la schiavitù, la prigionia, il libero arbitrio, chiedesi che cosa rende umani sono, ovviamente, i cardini morali del libro. Ma anche solo accennandoli o lasciandoli intendere, o scrivendoli in chiaro nero su bianco, Jess Rothenberg riesce a trattare con delicatezza argomenti attuali, temi complessi e spesso duri, risvolti che non ci si aspetterebbe di trovare nel Regno.
The Kingdom è scritto su due livelli. Ana, in prima persona, ci racconta tutta la storia saltando tra il passato e il presente; e nel mezzo, fra un capitolo e l'altro, troviamo gli interrogatori e gli atti del processo per omicidio. Per ora non ne ho parlato, ma la vena thriller e il senso di un mistero da svelare pervadono letteralmente ogni pagina, dalla prima all'ultima. È anche per questo che non riuscivo a chiudere il romanzo. Per questo e perché sono follemente innamorata della storia, dell'ambientazione e dei personaggi, quanto della scrittura dell'autrice.
Avevo già letto recensioni positive sullo stile di Jess Rothenberg e sono davvero contenta che The Kingodm le abbia confermate. La penna dell'autrice è delicata, molto poetica, sa planare con leggerezza; ma sa essere anche dura, incisiva, precisa, estremamente evocativa. Sa sempre cosa dire e cosa no, non mostrando mai troppo né troppo poco. Prima di Storia catastrofica di te e di me Jess Rothenberg era un'editor di libri per ragazzi, e la sua competenza in materia si vede e come. Non solo nello stile, ma nell'impostazione intera del romanzo; nonché nella gestione dei punti già indicati.
The Kingdom è un libro che ho amato moltissimo, e so che lo porterò dentro a lungo perché ha lasciato molto. Ho un unico rimpianto: non sono riuscita a trovare nessuna conferma ufficiale, ma sembra che The Kingdom sia uno stand alone. Il finale (bello e inaspettato) è adatto sia per un seguito sia per terminare la storia. È conclusivo, seppure resta un po' aperto. Però un seguito io lo voglio, e mi unisco volentieri alla schiera dei fan che lo chiedono a gran voce.
The Kingdom è un libro unico e bello, piacevole da leggere, terribile e meraviglioso. Capace di mettere in discussione i suoi lettori e se stesso. Un piccolo gioiellino da non perdere assolutamente. E voi riuscirete a resistere al Regno?
Buona lettura!
Indovinate qual è la mia copertina preferita (cambiata all'ultimo)? |
Ana ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni giorno è la sua felicità. Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco. Lui è il primo umano che non la tratta come una macchina, che non la vede come un mostro; il primo che le fa provare un'emozione non progettata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l'amore. E quando Owen sparisce nel nulla lasciandosi dietro il suo braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in un incubo.
Accusata di omicidio, Ana si ritrova a combattere per la sua stessa vita, e scopre che nello scintillante Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra...
The Kingdom mi ha attirato fin dalla prima volta che ne ho scorto la trama e visto la copertina in anteprima (poi cambiata dall'editore). Non a caso viene sempre paragonato a Westworld, The Handmaid's Tale (Il racconto dell'ancella) e, aggiungerei, Solo per sempre tua. No, non è solo una strategia di marketing: le anime di tutte e tre queste storie, rielaborate, formano il cuore del libro della Rothenberg. Ma The Kingdom ha anche molto altro che lo rende unico, originale e indimenticabile.
Partiamo dall'ambientazione: un luogo da sogno, il paradiso per gli amanti della fantasia. Il Regno è Disney World all'ennesima potenza, e anche di più (un Disney World con cavalli alati e con un dinosauro in carne e ossa). E la sua atmosfera si respira e prende vita fin dalle prime righe. Pagina dopo pagina, anche noi lettori camminiamo per l'immenso parco, dalle parti più meravigliose agli angoli oscuri. Perché anche un regno da favola può nascondere ratti e puzza di marcio; e l'autrice riesce a farci percepire tutto contemporaneamente: la meraviglia e una piccola, fastidiosa stonatura di sottofondo che diventa sempre più greve. È impossibile non farsi stregare dal Regno.
Altro punto di forza del libro sono i personaggi, e ne incontriamo davvero tanti. Mi piace che il lettore è sempre immerso nel punto di vista del parco e che, quindi, vede gli ospiti come esterni. Tra le Fantasiste e gli addetti del Regno, ogni attore ha il proprio spazio e una sua storia e caratterizzazione. Alcuni li vediamo agire e muoversi, altri li sentiamo solo parlare, ma sono tutti diversi e unici. Ho letto che molti non sono rimasti convinti dal personaggio di Owen, ma personalmente l'ho trovato ben equilibrato per il suo ruolo.
Protagonista indiscussa del palcoscenico, comunque, è Ana. Ogni altro attore in scena lascia il proprio segno, in positivo o in negativo, ma Ana non si può non amare; non si può non entrarci in sintonia, capire, indagare, scoprire un centimetro alla volta. È un'androide, eppure è così umana. È perfetta sotto ogni aspetto ingegneristico, ma così ingenua. Ha una forza sovra-umana, capacità inimmaginabili e una conoscenza sconfinata, ma è così fragile e coraggiosa. Ana è veramente una delle colonne portanti del romanzo; ed è proprio grazie a lei che The Kingdom riesce a spaziare in tante tematiche diverse.
L'amore, lo sfruttamento, la schiavitù, la prigionia, il libero arbitrio, chiedesi che cosa rende umani sono, ovviamente, i cardini morali del libro. Ma anche solo accennandoli o lasciandoli intendere, o scrivendoli in chiaro nero su bianco, Jess Rothenberg riesce a trattare con delicatezza argomenti attuali, temi complessi e spesso duri, risvolti che non ci si aspetterebbe di trovare nel Regno.
The Kingdom è scritto su due livelli. Ana, in prima persona, ci racconta tutta la storia saltando tra il passato e il presente; e nel mezzo, fra un capitolo e l'altro, troviamo gli interrogatori e gli atti del processo per omicidio. Per ora non ne ho parlato, ma la vena thriller e il senso di un mistero da svelare pervadono letteralmente ogni pagina, dalla prima all'ultima. È anche per questo che non riuscivo a chiudere il romanzo. Per questo e perché sono follemente innamorata della storia, dell'ambientazione e dei personaggi, quanto della scrittura dell'autrice.
Avevo già letto recensioni positive sullo stile di Jess Rothenberg e sono davvero contenta che The Kingodm le abbia confermate. La penna dell'autrice è delicata, molto poetica, sa planare con leggerezza; ma sa essere anche dura, incisiva, precisa, estremamente evocativa. Sa sempre cosa dire e cosa no, non mostrando mai troppo né troppo poco. Prima di Storia catastrofica di te e di me Jess Rothenberg era un'editor di libri per ragazzi, e la sua competenza in materia si vede e come. Non solo nello stile, ma nell'impostazione intera del romanzo; nonché nella gestione dei punti già indicati.
The Kingdom è un libro che ho amato moltissimo, e so che lo porterò dentro a lungo perché ha lasciato molto. Ho un unico rimpianto: non sono riuscita a trovare nessuna conferma ufficiale, ma sembra che The Kingdom sia uno stand alone. Il finale (bello e inaspettato) è adatto sia per un seguito sia per terminare la storia. È conclusivo, seppure resta un po' aperto. Però un seguito io lo voglio, e mi unisco volentieri alla schiera dei fan che lo chiedono a gran voce.
The Kingdom è un libro unico e bello, piacevole da leggere, terribile e meraviglioso. Capace di mettere in discussione i suoi lettori e se stesso. Un piccolo gioiellino da non perdere assolutamente. E voi riuscirete a resistere al Regno?
Buona lettura!
Commenti
Posta un commento