Review Party: recensione "Sono una brava ragazza" by Penelope Bloom


Salve Specchietti!
Anche oggi partecipiamo al Review Party di un romanzo targato Newton Compton, un libro tutto pepe di cui non vedevamo proprio l'ora di parlare...

Trama
Il mio nuovo capo adora le regole, ma ce n'è una che nessuno oserebbe mai infrangere: non toccare la sua banana. Seriamente. Quell'uomo è una sorta di drogato del potassio.
Ovviamente io l'ho toccata. Anzi, se vogliamo essere precisi, l'ho proprio messa in bocca. L'ho anche masticata... ho pure ingoiato. Lo so: cattiva, cattiva ragazza! Ma poi lui è arrivato, e credeteci o no, strozzarsi sulla banana di qualcun altro non è il modo migliore per fare una prima buona impressione. Ma forse dovrei fare un passo indietro.
Prima di ritrovarmi a toccare la banana di un miliardario, ho ricevuto il mio primo vero incarico da reporter economica. Decisamente non il solito articolo di bassa lega che mi viene scaricato. Nessuna intervista sui percorsi preferiti dai camion della spazzatura, o approfondimento sull'importanza di raccogliere gli escrementi del cane dal giardino altrui. No. Neanche per idea. Questa era la mia grande occasione. La mia occasione per dimostrare che non sono solo una balbettante, goffa, combina guai nonché disastro ambulante. Mi sarei infiltrata nella Galleon Enterprises per indagare su un caso di corruzione. La sentite la musichetta di James Bond?
Potevo farcela. Tutto quello che dovevo fare era conquistare il ruolo da stagista e superare il colloquio con Bruce Chamberson. Tralasciando il fatto che quell'uomo è palesemente fatto di tutto ciò che stimola il desiderio femminile e che porta gli uomini a interrogarsi sulla propria sessualità. Dovevo fare in modo che filasse tutto liscio. Niente incidenti. Niente disastri. Niente goffaggine.
Tutto quello che dovevo fare era resistere giusto un'ora, raggiungere la sala conferenze appena prima dell'inizio del colloquio e... e qui è dove mi trovo con una banana in mano. Una banana che ha il nome del capo scritto a grosse lettere nere. Dopo qualche secondo, eccolo arrivare e beccarmi con le mani nel sacco. O meglio, sulla banana.
E poi mi ha assunto.
Sì, lo so. Neanche a me sembra un buon segno.

Recensione
Sono una brava ragazza è il primo romanzo della serie romance Attraction Series (in inglese: Objects of Attraction), dai titoli e della trame volutamente fraintendibili. Gli originali His Banana, Her Cherry, His TreatHis PackageHer Secret sono così geniali che davvero non ho parole abbastanza epiche ed entusiaste per giudicarli. Purtroppo il mercato e la società italiani sono quello che sono e dobbiamo accontentarci delle traduzioni, che danno l'idea ma rendono la metà.
In Italia la serie è stata tradotta ed edita dalla Newton Compton, e il primo romanzo conta un totale di 224 pagine.

Partiamo dalla caratteristica centrale (e unica) della serie: l'ironia e la comicità. L'autrice ha dichiarato di voler deviare dalle sue tipiche storie, in genere più cupe, per scrivere qualcosa di leggero e che non si prendesse troppo sul serio. Dire che c'è riuscita è un eufemismo.

Purtroppo ho avuto la malsana idea di leggere questo libro durante un lungo viaggio in treno. Dico "purtroppo" perché è un'esperienza che vi consiglio caldamente di non ripetere. A meno che non vogliate ritrovarvi (come la sottoscritta) a simulare un attacco di tosse continuo per le successive tre ore, neanche aveste la tubercolosi, per nascondere che in realtà vi state sganasciando dal ridere. Giuro, la mia povera vicina di posto mi guardava sconvolta (e come biasimarla?).

Gli elementi per rendere questa storia uno spasso ci sono tutti: una protagonista che non riesce mai a farne una giusta ma si infila accidentalmente in una situazione sconveniente dopo l'altra? C'è. Un secondo protagonista rigido e quadrato più di un'asta di ferro, e maniaco del controllo? Sì. Altri personaggi disadagiati e senza vergogna? Ovviamente. Un linguaggio ammiccante, equivocabile, divertente e con un'ironia arguta e mai banale? Sì, sì e sì. Adoro.

L'intera vicenda viene raccontata in prima persona alternativamente da Natasha, la nostra protagonista femminile, e Bruce. E sì, non ho mai riso così tanto come nella prima metà del romanzo. Ma poi il tono cambia un po', con una parte un po' più seria, complicata e romantica. Il che, dato il contenuto della trama, ci sta; ma è un peccato che il libro perda quella vena ironica e divertente che gli è propria e lo rende unico.
La seconda metà di Sono una brava ragazza è più simile al romance tradizionale, con la narrazione un po' troppo velocizzata in alcuni punti; ma scritto bene, con una storia che tiene ed emoziona (mantenendo alta l'attenzione) e dei personaggi ben costruiti.

Altro aspetto che ho molto apprezzato: Sono una brava ragazza è pieno di messaggi sani e positivi.

Al termine del mio lungo e comprensibilmente travagliato viaggio in treno, consiglio questo libro con tutto il cuore e non vedo l'ora di leggerne i seguiti (anche se tutti e cinque i romanzi sono auto-conclusivi). Seguiti che leggerò a casa. Da sola. Libera di sghignazzare ad alta voce. Per citare Bruce: non commetterò lo stesso errore due volte!
Buona lettura!





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