Recensione Manhwa: "Athena Complex", "My boyfriend is a Jinyiwei" e "Strange and Beautiful
Oggi non ho molta voglia di parlarvi di un’opera sola. Date
la colpa alla noia o al troppo tempo libero durante alle vacanze, ma ho letto
davvero molto in questi ultimi giorni e terminerei tra un mese di dirvi tutto
il bello che la cultura orientale ci ha donato, per mezzo di tecnologia e
globalizzazione certo, rimanendo decisamente indietro.
Da cosa partire
quindi se non dà una bella e travagliata storia d’amore, con un pò di fantasy? Principalmente è
l’unico elemento in comune che queste storie hanno, ma in realtà non è vero.
Sono anticonvenzionali, non troviamo nessuna fanciulla
indifesa (o meglio c’è ma non rimane a lamentarsi e piangere in un angolo in
attesa del principe azzurro), non c’è il classico bad boy di turno (in realtà
l’elemento bad boy c’è, ma non lo definirei esattamente “classico”…) e
soprattutto non c’è il banale lieto fine (sostanzialmente perché le storie sono
ancora in corso di pubblicazione…).
Il primo che ho scovato è stato “Athena Complex”.
Considerando che c’è una fobia per tutto, perché non poteva esservi un
complesso anche con tale nome? In realtà con “Athena” il titolo si riferisce
proprio ad Athena.
Athena la dea della mitologia, che nella nostra storia ha
“un complesso” verso se stessa, in quanto possiede sia sangue di Titano che
quello degli antichi dei. Questo la rende un avversario formidabile, ma ben
poco femminile, proprio a causa delle sue reali sembianze titaniche, che
magistralmente cela… ma nulla si nasconde agli occhi degli dei, che di fatto
sanno tutto, solo a quelli umani.
Athena è da sempre innamorata di Poseidone, sì, il papà di
Percy, ci siamo capiti, ma non è bella quanto le altre dee. A suo favore però,
gioca una maledizione, che vede Poseidone divenire umano e perdere ogni ricordo
dei suoi giorni sull’Olimpo.
Athena mossa per vendetta si precipita sulla Terra, ma sarà
davvero per vendicarsi dell’uomo che le ha spezzato il cuore o per tentare di
riconquistarlo?
Un sacco di personaggi, facili da ricordare per le diverse
fisionomie e le loro conosciute origini, un sacco di fraintendimenti e
relazioni segrete. Athena è un personaggio poi, dai differenti aspetti, una
lottatrice impavida al servizio di Zeus e un ragazzina alle prime armi con le
questioni di cuore, che neppure riesce ad ammettere i propri sentimenti.
La seconda scoperta riguarda invece, una ragazza che non
potrebbe essere più diversa. Parliamo di “My boyfriend is a Jinyiwei”.
Avviciniamo la nostra protagonista in tenera età, quando è costretta a rimanere
da sola in casa, a causa del lavoro del padre e un giorno si ritrova sul
terrazzo uno sconosciuto che viene da una differente realtà/passato.
Guiju ha solo sette anni e si sente notevolmente sola,
quindi fa di tutto per riuscire a tenere con se il nuovo arrivato, Yuchi
Lianfo, per il quale sin da subito nutre forti sentimenti… un caso?
No, in questa storia, ancora abbastanza enigmatica perché
sia arrivata a capirla davvero, i nostri protagonisti sono reincarnazioni che
già hanno avuto modo di conoscersi. Quella che andiamo a leggere non è comunque
una storia d’amore tra una bambina e un ragazzo, perché Guijo riuscirà, dopo
molti anni, ad andare nel tempo di Lianfo ed iniziare la sua avventura.
Quindi sì, abbiamo un viaggio nel tempo, una protagonista
che ha decisamente fatto suoi i valori del ventunesimo secolo e a cui
giustamente non intende rinunciare, assieme a malvagi che valicano i secoli e
screzi famigliari che si perpetuano per generazioni.
L’ultima scoperta è Strange and Beautiful (o Beautiful
Stranger) che vede seguire la moda di questi tempi, andando a raccontare la
storia di un Goblin (o meglio quattro fratelli) alla disperata ricerca di una
moglie per divenire sovrano. Ho tralasciato qualcosa però… ah ecco, “moglie”
rigorosamente umana e non umana presa a caso sia chiaro, ma quella giusta…
Non parlo del vero amore, ma della ragazza in grado di
fermare la magia di una creatura, a nostra detta fantastica, e di riuscire
anche a farla propria.
Qui abbiamo una protagonista che non è la reale
protagonista, o meglio vi sono molte vicende che seguiamo ipnotizzati dalla
bellissima arte del fumetto, assieme a moltissimi personaggi. Abbiamo i quattro
fratelli, la protagonista e la sua rispettiva sorella, assieme a tutte le altre
ragazze che già nel primo capitolo vediamo venir rapite e portate via dal
nostro mondo.
Chi sarà la vera promessa sposa? Nel dubbio, abbiamo
comunque due fratelli goblin niente male che ci fanno appassionare alle loro
vicende, i sotterfugi per arrivare a conquistare il trono, i segreti, i ricordi
dimenticati e infine la disperata ricerca di riuscire a tornare nel modo umano.
Semplicemente bellissimo, ma non che mi aspettassi meno,
dato che l’autrice è la stessa di un’altra stupenda opera, “Flow”.
Oh e se a fermarvi è il fatto che abbia parlato di Goblin,
vi chiarisco subito le idee. Non sto parlando di omini verdi o di uomini alla
disperata ricerca di una cura che si ritrovano a lanciare bombe contro un uomo
ragno- amico di quartiere, no. Parlo di bellissimi ragazzi, che non invecchiano
mai, costretti a sposarsi con una ragazza umana e con in aggiunta moltissimi
non specificati poteri… insomma vampiri, ma senza la questione della luce del
sole, il paletto di legno e soprattutto il sangue.
E questo è tutto per quanto riguarda i manhwa (manga
coreani) d’amore fantasy, che ho letto in queste due settimane, spero di avervi dato
qualche buon spunto di lettura ;)
Lost Inside My Universe
Commenti
Posta un commento