Recensione "Detective in Poltrona" by Ransom Riggs


Come lavorava il più celebre investigatore di tutti i tempi? Quali erano le sue tecniche e quali i segreti che lo portavano sempre a individuare il colpevole o a svelare il mistero anche nei casi più complessi e apparentemente irrisolvibili?
Dall'analisi delle impronte digitali alla decodifica dei linguaggi cifrati, dalle tecniche di travestimento al mettere in scena la propria morte. Ransom Riggs accompagna il lettore in quel laboratorio investigativo che era la testa di Sherlock Holmes. Com'era organizzata all'epoca Scotland Yard? L'epoca vittoriana era davvero come appare negli scritti di Doyle?

Ransom Riggs, autore di Detective in Poltrona, non è solo conosciutissimo per la sua trilogia di Miss Peregrine e marito dell'altrettanto famosa Tahereh Mafi: è anche colui che è stato incaricato da John Green di scrivere questo libro (e non poteva esserci scelta migliore). E già così siamo fin troppo incuriositi dal volume in questione, no?
In realtà più proseguivo nella lettura più trovavo validi motivi per apprezzare e suggerire il libro. E si allungava anche la lista dei possibili lettori.

Detective in Poltrona ha una doppia natura. È un saggio che analizza nel dettaglio ogni aspetto della figura e del contesto di uno dei personaggi più famosi della storia della letteratura. Da ogni singola parola scelta e usata da Riggs è evidente la sua passione e l'anima da fan incallito, eppure questo non rende il libro un prodotto di nicchia o solo per appassionati. Al contrario, se i fan di Holmes non potranno non apprezzare l'abilità con cui è stata colta l'anima di Sherlock, l'autore parla anche a chi non ha mai realmente letto o approfondito gli scritti più famosi di Doyle, introducendoli in questo nuovo mondo, incuriosendoli e scatenando la prima scintilla di questo amore letterario.

Ma Detective in Poltrona è anche un manuale, un libretto delle istruzioni puntuale e approfondito per diventare un ottimo investigatore (o forse anche un buon criminale?), per gli amanti del giallo, per gli appassionati dell'epoca vittoriana nei suoi usi e costumi, per chi legge e scrive storie sulla risoluzione di misteri. Riggs dimostra fin da subito la sua competenza ed è chiaro l'enorme lavoro di documentazione svolto prima di scrivere il libro, che lo rende così estremamente interessante e affascinante.

Detective in Poltrona, perciò, è un volume che si rivolge a tantissimi tipi di lettori diversi, perché è così ricco di informazioni e stimoli interessanti che non innamorarsene (e smettere di leggerlo) è realmente impossibile. Sinceramente, da mangiatori di romanzi quali siamo, avreste mai pensato di divorare soddisfatti e famelici un saggio-manuale? Eppure resistere a Detective in Poltrona è veramente difficile.

A coronare il libro, come una ciliegina sulla torta, è sicuramente la meravigliosa e curatissima grafica (interna ed esterna), che già di per se stessa merita l'acquisto. Non sono solo le bellissime illustrazioni di Eugene Smith: tutto l'impianto è davvero bellissimo.

Detective in Poltrona è uno di quei libri che forse, prima di averlo tra le mani, non sarebbe stato tra le mie prime scelte. E invece, già dalle pagine iniziali, ma ancora di più a fine lettura, ringrazio sinceramente la Rizzoli per averlo portato sulla mia scrivania. È stato davvero una bellissima scoperta.
E voi siete pronti ad accettare questa sfida?
Buona lettura!



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