Recensione "Se una notte d'inverno un viaggiatore" by Italo Calvino
Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino.
Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero.
Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto.
(Se una notte d'inverno un viaggiatore - Italo Calvino)
(Attenzione, la seguente recensione è stata pensata come post-lettura. Sebbene, infatti, non contenga spoiler, la spiegazione di determinati meccanismi, utilizzati dall'autore, potrebbe rovinare il (meraviglioso) clima emotivo scatenato dal primo approccio al libro in analisi)
Se una notte d'inverno un viaggiatore, pubblicato per la prima volta dall'editrice Einaudi nel giugno 1979, è una delle ultime opere di Italo Calvino. Fu infatti seguito unicamente da Palomar (1983) e Lezioni americane (1988). L'inizio di questo romanzo colpisce subito, totalmente inaspettato; sembra essere un messaggio dello stesso scrittore diretto ad ogni singolo lettore. Non è un caso se sono proprio le pagine iniziali a scatenare questo forte, importante, senso di "strano"; un piccolo iniziale disorientamento.
Se una notte d'inverno un viaggiatore è un libro di inizi. Il Lettore (sì, proprio questo è il nome del protagonista), infatti, si ritrova tra le mani sette primi capitoli di altrettanti libri, e sarà proprio la ricerca del seguito di questi volumi a costituire la sua avventura letteraria.
Parlare della penna di Italo Calvino è come trattare di un camaleonte, capace di assumere diverse, meravigliose, perfette sfumature in base alla situazione narrativa che si trova a creare. Presentare incipit diversi permette all'autore di sfruttare al massimo la sua caratteristica mutabilità letteraria e la propria grande creatività. Lo scrittore riesce, infatti, a creare ben sette inizi coerenti, ben strutturati, appartenenti ad altrettanti differenti generi letterari. Ma non è questo il fulcro del romanzo.
Se una notte d'inverno un viaggiatore parla della narrazione, della lettura, del libro e dei lettori... in una parola, spiega il patto narrativo. Quest'ultimo non è altro che la cooperazione, instaurata tra l'autore, il lettore ed il testo stesso, che rende possibile la lettura. Calvino mette al centro del suo romanzo il lettore, e lo rende protagonista; facendogli cogliere e comprendere l'importanza della sua presenza e azione nel rapporto con il libro. Lo scrittore ha ormai raggiunto la sua maturità artistica, ed è ben consapevole dei meccanismi della lettura e della scrittura, e dei ruoli che questi comportano. Riesce, perciò, a svolgere in maniera impeccabile, e con la sua solita, ineguagliabile, ironia, questa analisi.
Se una notte d'inverno un viaggiatore è un libro incompleto (come il titolo stesso, una frase non terminata, suggerisce fin da subito); fatto di inizi non finiti, o continuati, ma lasciati in sospeso, e di tante disambiguazioni. È un romanzo che necessita di una rilettura e che è fatto per confondere, al primo approccio, e di essere poi chiarito e capito con la consapevolezza, e seguendo gli indizi lasciati dall'autore, una volta sperimentato. È un romanzo che necessita di un lettore (che, attenzione, non è il Lettore) che completi i suoi spazi bianchi; ma che rispetti i limiti della narrazione stessa. Per questo il lettore deve perdersi e disorientarsi completamente, per capire di non essere l'unico a dettare le regole del gioco, ma che è uno dei protagonisti. Solo così, infatti, egli può comprendere quella cooperazione alla pari tra autore, lettore e testo (che sono, insieme, protagonisti) che rende non solo possibile la lettura, ma completo, e capace di esistere, lo stesso romanzo.
Inutile, credo, è sottolineare ulteriormente il mio amore per Se una notte d'inverno un viaggiatore, uno dei capolavori di Italo Calvino (autore che adoro e stimo con tutta me stessa), che mi sono rimasti nel cuore. Sento di avere un debito enorme, principalmente, ma non unicamente, affettivo, dei confronti di questo romanzo, che consiglio sempre molto caldamente. Un libro per e del lettore, che un vero bibliofilo non può mancare di mostrare con orgoglio sulla propria libreria.
Buona lettura!
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