Recensione: "L'amuleto d'ambra" di Diana Gabaldon

Ciao a tutti!
Eccomi con un nuova recensione. Oggi vi vorrei parlare del secondo volume della saga de La Straniera di Diana Gabaldon. In Italia, per scelte editoriali (!), si è deciso di dividere il secondo volume, Dragonfly in Amber, in due libri: L'amuleto d'ambra e Il ritorno. Ho già letto entrambi, ma, per oggi, vi parlerò solo del primo.

Outlander termina con Claire e Jamie in Francia presso l'abbazia di St.Anne. I due non si trovano casualmente in terra francese: Jamie è ricercato in Scozia, dopo essere evaso di prigione; inoltre i due innamorati vogliono provare ad impedire a Bonnie Prince Charles di salpare dalla Francia, e tornare in Scozia al fine di riconquistare la corona. Claire aveva già avvertito Jamie su cosa sarebbe potuto succedere nel caso in cui il pretendente al trono fosse tornato nella terra natia: la battaglia di Culloden con la definitiva sconfitta dei clan scozzesi e la morte di molti loro cari amici.
I due si trasferiscono a Parigi presso uno zio di Jamie in modo da poter avvicinare Charles e di entrare in confidenza con lui. Jamie quindi si dedica alla politica, diventando non solo amico di Charles ma entrando anche nelle grazie di Luigi XIV°; Claire, invece, dopo aver scoperto che la vita leziosa fatta di pettegolezzi non è per lei, decide di darsi da fare e mettere in pratica le proprie doti di infermiera presso un ospizio gestito da madre Hildegarde.
Ovviamente non vi voglio svelare tutto...sappiate solo che in questo nuovo capitolo i colpi di scena abbondano e la Gabaldon riesce ad inserire perfettamente una vicenda inventata in un contesto storico perfettamente delineato.
Sono sincera però: alcune parti le ho trovate leggermente noiose e un po' lente; sicuramente meno scorrevole di Outlander, ma comunque una storia sempre bellissima e coinvolgente.
Vi vorrei lasciare con una citazione dal romanzo:

" <Voglio proteggerti,Sassenach, avvolgermi a te come un mantello e fare da scudo a te e al bambino con il mio corpo>. La sua voce era roca e sommessa, appena un po' esitante. < Farei qualunque cosa per te... eppure... non c'è niente che io possa fare. Non importa quanto io sia forte, o volenteroso; non posso venire con te là dove devi andare ...e non posso nemmeno aiutarti in alcun modo. E quando penso alle cose che potrebbero succedere, e a come io sia incapace di fermarle...aye, ho paura, Sassenach. E tuttavia>- si girò verso di me, accarezzandomi delicatamente un seno- < tuttavia, quando penso a te con mio figlio al petto...allora mi sembra di svuotarmi come una bolla di sapone, e temo di scoppiare dalla gioia.>

Mi abbracciò stretta e io ricambiai abbracciandolo con tutte le mie forze.

< Oh, Claire, mi si spezza il cuore, da quanto ti amo. >"

-Paciuflosa

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