Recensione in Anteprima: Aspettami fino all'ultima pagina
Trama
Silvia ha quasi quarant’anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell’uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell’uomo che ama... Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O’Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita...
Recensione
Questo è un libro per chi ha avuto il cuore spezzato.
Questo è un libro per chi è innamorato.
Una storia che parla del potere delle parole, del potere delle persone che le pronunciano che possono spezzarti o elevarti con una sola sillaba.
"Aspettami fino all'ultima pagina" è un romanzo terapeutico per tutti quelli che stanno ancora trovando se stessi.
I Personaggi ci accompagnano nella loro vita in maniera delicata, come fossimo ospiti graditi del loro cuore. Pur avendo solo il punto di vista della protagonista, Silvia, conosciamo le storie di tutti e ogni loro lacrima, preoccupazione o gioia, diventano parte di noi.
Silvia, con le sue preoccupazioni e il suo non amarsi mai. Silvia che butta la sua vita con un uomo che non è il Suo Uomo. Silvia che si lascia andare all'amore con la persona che avrebbe ritenuto più improbabile e capisce che per Amare deve rispettarsi. Lei è il Lupo e allo stesso tempo.
Alain, una persona che prova piacere a distruggere se stesso e gli altri. Uno che non è mai contento e non prende decisioni. Alain che cerca di far felice sua moglie e la sua amante e finisce per perdere entrambe le donne.
Odysseus, che lavora nelle pompe funebri. Odysseus che contro ogni pensiero razionale si innamora di un predatore che pensa di essere preda. L'accento greco, l'ironia e la sua strana galanteria così antica e allo stesso tempo seducente.
Monsieur O'Flahertie, che aiuta le persone che hanno avuto delusioni attraverso al terapia dei libri. Uno psicologo strambo che non è quello che sembra.
Isabel e Isolde, una mamma e una figlia che tirano avanti da sole. La prima piena di vita e dispensatrice di saggi consigli, la seconda piena di preoccupazioni tipici della sua età.
Ma non sono solo questi i personaggi che Sofìa Rhei ci regala: c'è Giulia che farebbe di tutto per tenersi suo marito; ci sono le colleghe di Silvia ognuna con i propri segreti; una comica francese che vuole mettere le cose in ordine prima di morire e un padre che chiede scusa a sua figlia per non averla considerata abbastanza.
Lo Stile dell'autrice è scorrevole senza pause di emozioni; il testo presenta numerose citazioni che riguardano il mondo della letteratura, in particolare su Oscar Wilde che è uno scrittore che amo molto e che ho ritrovato in queste pagine. La favola de "Il principe felice" nominata nel romanzo diventa, in maniera contraddittoria, esempio da seguire nel "saper donare agli altri tutto di noi stessi" e allo stesso tempo suggerisce di "non darsi così tanto da annullarsi".
Tutta la vicenda si svolge nell'incantevole Parigi che è sogno e delusione insieme, con le sue luci e un passato glorioso che non si vede quasi più, ma che possiamo ancora respirare tra strade antiche e nuove.
Ogni storia mi è entrata nel cuore e mi ha fatto riflettere sulle sfumature dell'animo umano.
Molto spesso siamo così demoralizzati che finiamo per distruggerci da soli, circondandoci con cose e persone che sappiamo potrebbero farci del male. Siamo così concentrati sulla ricerca della felicità che ci aggrappiamo a tutto e chiunque, dimenticando che la vera Felicità risiede in noi stessi.
Non so dirvi in che modo mi sia piaciuto questo romanzo che è delicato e forte al tempo stesso, che parla d'amore in tutte le sue forme. Ho riso, ho pianto e ho sperato fino alla fine che Silvia trovasse la persona che meritava di essere.
Vi consiglio quindi di leggerlo e di riflettere su voi e gli altri mentre lo leggete perchè questo libro non va letto velocemente, ma nei tempi giusti per ognuno di noi.
Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando.
-CuorediInchiostro
Silvia ha quasi quarant’anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell’uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell’uomo che ama... Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O’Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita...
Recensione
"Forse, senza rendersene conto, cercava di ritrovare la magia dell'infatuazione, il lato affascinante e romantico della città. Avanzava a passo svelto, come un robot, soffrendo a malapena il freddo. Come se percorrendo Parigi stesse cercando di fare entrare il calore non solo nel corpo, ma anche nell'anima."
Questo è un libro per chi ha avuto il cuore spezzato.
Questo è un libro per chi è innamorato.
Una storia che parla del potere delle parole, del potere delle persone che le pronunciano che possono spezzarti o elevarti con una sola sillaba.
"Aspettami fino all'ultima pagina" è un romanzo terapeutico per tutti quelli che stanno ancora trovando se stessi.
I Personaggi ci accompagnano nella loro vita in maniera delicata, come fossimo ospiti graditi del loro cuore. Pur avendo solo il punto di vista della protagonista, Silvia, conosciamo le storie di tutti e ogni loro lacrima, preoccupazione o gioia, diventano parte di noi.
"Non pensi di aver perso la capacità di amarsi, Silvia. Le malattie dell'anima sono come quelle del corpo: un po' di tempo, la cura adeguata, e tutto passerà. Nel giro di poco tempo tornerà ad essere quella di sempre, meglio di quella di sempre."
Silvia, con le sue preoccupazioni e il suo non amarsi mai. Silvia che butta la sua vita con un uomo che non è il Suo Uomo. Silvia che si lascia andare all'amore con la persona che avrebbe ritenuto più improbabile e capisce che per Amare deve rispettarsi. Lei è il Lupo e allo stesso tempo.
Alain, una persona che prova piacere a distruggere se stesso e gli altri. Uno che non è mai contento e non prende decisioni. Alain che cerca di far felice sua moglie e la sua amante e finisce per perdere entrambe le donne.
Odysseus, che lavora nelle pompe funebri. Odysseus che contro ogni pensiero razionale si innamora di un predatore che pensa di essere preda. L'accento greco, l'ironia e la sua strana galanteria così antica e allo stesso tempo seducente.
Monsieur O'Flahertie, che aiuta le persone che hanno avuto delusioni attraverso al terapia dei libri. Uno psicologo strambo che non è quello che sembra.
Isabel e Isolde, una mamma e una figlia che tirano avanti da sole. La prima piena di vita e dispensatrice di saggi consigli, la seconda piena di preoccupazioni tipici della sua età.
Ma non sono solo questi i personaggi che Sofìa Rhei ci regala: c'è Giulia che farebbe di tutto per tenersi suo marito; ci sono le colleghe di Silvia ognuna con i propri segreti; una comica francese che vuole mettere le cose in ordine prima di morire e un padre che chiede scusa a sua figlia per non averla considerata abbastanza.
"Ciascuno di noi è un mostro. Siamo tutti Frankenstein. Affinché risulti evidente, basta guardarsi nello specchio giusto. Siamo fatti di pezzi di cose molto diverse, ciascuno di noi ha parti che sono morte e poi rinate. Occultiamo qualcosa, ci nascondiamo, e in tante situazioni ci spaventa mostrare come siamo fatti realmente. In ciascuno di noi c'è una parte aggressiva. È su questa aggressione che viene da dentro, e che fa tanto soffrire il mostro Frankenstein, che si fonda la scarsa autostima."
Lo Stile dell'autrice è scorrevole senza pause di emozioni; il testo presenta numerose citazioni che riguardano il mondo della letteratura, in particolare su Oscar Wilde che è uno scrittore che amo molto e che ho ritrovato in queste pagine. La favola de "Il principe felice" nominata nel romanzo diventa, in maniera contraddittoria, esempio da seguire nel "saper donare agli altri tutto di noi stessi" e allo stesso tempo suggerisce di "non darsi così tanto da annullarsi".
Tutta la vicenda si svolge nell'incantevole Parigi che è sogno e delusione insieme, con le sue luci e un passato glorioso che non si vede quasi più, ma che possiamo ancora respirare tra strade antiche e nuove.
Ogni storia mi è entrata nel cuore e mi ha fatto riflettere sulle sfumature dell'animo umano.
Molto spesso siamo così demoralizzati che finiamo per distruggerci da soli, circondandoci con cose e persone che sappiamo potrebbero farci del male. Siamo così concentrati sulla ricerca della felicità che ci aggrappiamo a tutto e chiunque, dimenticando che la vera Felicità risiede in noi stessi.
Non so dirvi in che modo mi sia piaciuto questo romanzo che è delicato e forte al tempo stesso, che parla d'amore in tutte le sue forme. Ho riso, ho pianto e ho sperato fino alla fine che Silvia trovasse la persona che meritava di essere.
"Quindi L'isola dell'ultima pagina non è nelle storie... ma nel modo in cui ciascuno di noi legge la storia per interpretare se stesso?"
Vi consiglio quindi di leggerlo e di riflettere su voi e gli altri mentre lo leggete perchè questo libro non va letto velocemente, ma nei tempi giusti per ognuno di noi.
Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando.
-CuorediInchiostro
Sembra davvero bello!
RispondiEliminaSembra interessante
RispondiEliminaInteressante!
RispondiEliminadavvero bello e bellissima recensione
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