Recensione: We Happy Few
"Non hai preso la tua Joy?"
Trama:
In un mondo in cui la Germania ha vinto la Seconda Guerra Mondiale, la popolazione inglese è costretta ad assumere un medicinale, nominato "Joy", che mostra loro una realtà falsata.
Arthur Hastings scopre la verità e dà inizio alla ribellione.
Recensione:
We Happy Few è un gioco del 2016 sviluppato dalla Compulsion Games. Il progetto è nato solo dopo una raccolta fondi su Kickstarter, con un budget di 260.000$.
Lo so, lo so: la trama è interessante, ma le aspettative non vengono per nulla soddisfatte e vi sconsiglio di acquistarlo. Al massimo, se possedete il Game Pass su XBOX ONE, provatelo.
Vi spiego cosa non mi è piaciuto.
Premessa: ho deciso di non dare troppo spessore all'aspetto grafico, perché i soldi investiti erano pochi e qualcosa bisognava pure sacrificarla. Comunque, il risultato non è particolarmente brutto, l'ambientazione funziona abbastanza. Di certo siamo abituati a meglio, ecco.
Io non sono una fan della prima persona nei videogiochi, trovo che sia scomoda ed è brutto vedere solo le braccia del personaggio o, addirittura, niente. Alle volte, come nel caso degli horror, può aiutare a immedesimarsi meglio, a spaventare di più il giocatore; ma in We Happy Few che senso potrebbe mai avere una scelta del genere?
In ogni caso, anche qui ho lasciato perdere, dicendomi: "Beh, saranno pure cavoli degli sviluppatori. Gioco loro, scelte loro".
Eppure dopo i primi momenti di gioco ho notato subito molte altre cose che non mi andavano a genio:
1) Ho dovuto regolare dalle impostazioni la sensibilità ai comandi, che era piuttosto esagerata -e, vi giuro, non mi capitava da tanto tempo-;
2) Ci sono dei bug -ve li avrei mostrati, ma non ho ancora imparato a "filmare" mentre gioco-;
3) Ad un certo punto, ho notato che il mio personaggio aveva fame, sete ed era pure stanco. Io capisco perché loro, sull'onda del successo dei survival, abbiano pensato di inserirne qualche elemento. Peccato che stoni abbastanza con quello che è il gioco e la sua trama;
4) L'intelligenza artificiale è davvero stupida. Esempio: se andate a parlare con quello che dovrebbe aiutarvi a creare la"scheda" -credo- per poter passare ai controlli della stazione, vi consiglio caldamente di voltarvi e seguire il suo percorso da lontano. Lo vedrete correre in giro senza una meta. Risate assicurate;
5) La fisica è un disastro: nemici che dopo un colpo volano lontano o si accasciano come se non avessero uno scheletro; salti che a volte fanno male, altre no; punti invisibili o punti inclinati su cui puoi camminare in tranquillità; e tanto altro ancora.
Qualche difetto posso perdonarlo a qualunque prodotto, ma giocare a We Happy Few mi innervosiva.
Concettualmente è qualcosa di non molto originale -basti pensare a La svastica sul sole di Dick o a 1984 di Orwell-, ma interessante. Peccato per il disastroso risultato finale.
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