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Recensione: Insatiable - Serie Originale Netflix

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"No, preferisco la mia vendetta."
                                     -Patty
Trama:

Patty viene derisa dai compagni di scuola per via del suo peso. Quando un senzatetto le rompe la mascella, la ragazza è costretta ad assumere cibi liquidi e questo la fa dimagrire molto, al punto da trasformarsi in una ragazza piacente.

Recensione:

In realtà, la trama andrebbe approfondita parlando del personaggio di Bob, ma ho emesso tutto ciò che lo riguarda perché nel trailer ufficiale si vede a stento, nonostante sia il coprotagonista.
Insatiable è una serie originale Netflix del 2018 creato da -non ci posso credere- Lauren Gussis.
"Perché scrivi che non puoi crederci?", vi starete chiedendo.
Perché è una serie che parla di girl power, niente di più lontano dall'intento femminista a cui, forse, Gussis mirava in quanto donna. Anche su questo ritornerò tra poco. Prima, voglio raccontarvi una chicca che ho scoperto leggendo la pagina che Wikipedia ha dedicato alla serie. Se masticate l'inglese, vi consiglio di dare una sbirciatina. Per me, è stato magico scoprire che Insatiable è addirittura basato su un articolo del The New York Times Magazine, The Pageant King of Alabama, scritto da Jeff Chu. In realtà, sarebbe corretto dire che il personaggio di Bob e la storia della reginetta di bellezza prende spunto dall'articolo. Specifico: niente di tutto quello che avviene in Insatiable è vero, è stato solo preso il contesto. Ci tengo a specificarlo per chiarire le cose ora e non diffondere fake news inutili.
Ora, la domanda che tanto temo: "Ma a te 'sta roba è piaciuta?".
Ragazzi... nì. Me ne vergogno un po', so che la risposta dovrebbe essere un no categorico, perché da femminista trovo la serie terribilmente offensiva in moltissimi punti, però non è tutto da buttare. Qualche messaggio positivo su cui possiamo lavorare c'è. Se questa serie fosse uno studente e io un'insegnate, lo rimanderei a settembre e attenderei per capire meglio. La prima stagione è problematica, inutile negarlo: se da una parte è pro LGBTQIA, dall'altra utilizza personaggi e situazioni troppo stereotipati; se da una parte parla del fenomeno del  fat shaming, dall'altra abbiamo un messaggio poco chiaro sullo stare bene con se stessi; se da una parte vorrebbe essere femminista, dall'altra sostiene più una posizione tipicamente girl power -la cui differenza può esservi più chiara guardando questo video- e tanto altro ancora.
Ma c'è un ma.
A me per spegnere il cervello ha aiutato molto. Credo sia volutamente trash, volutamente sbagliata, volutamente provocatoria. Insomma, deve distrarti e non farti pensare troppo. In questo, a mio parere, riesce bene. Oddio, non parliamo del capolavoro dell'anno, non è nemmeno paragonabile a molti dei prodotti inseriti nel catalogo di Netflix; però non mi sembra necessario demolire la serie. Poi dipende anche da quale aspetto ti piace approfondire: io amo seguire più la trama di Bob che di Patty. Mi sembra un percorso più sincero, vero, meno "orchestrato" e più vissuto con sincerità. Penso sia facile provare simpatia per lui, anche perché Patty è insopportabile il 90% del tempo.
In generale regia, recitazione, fotografia e altri aspetti tecnici non sono tanto male, ma se a tutto questo avessero accompagnato un trash più organizzato e meno incoerente avrebbe potuto essere la serie comedy dell'anno.
Prima di decidere se sospendere o meno, ho bisogno di un'altra stagione. A quel punto, vi saprò dire.



Commenti

  1. Buongiorno! Io mi son fermata al primo episodio... Ho provato, ma non ha funzionato.
    - Alex Astrid

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo capisco, infatti ho dato solo 3 specchi perché non la considero la serie dell'anno. Per quanto mi riguarda, è stata abbastanza di intrattenimento... ma molto trash. Come ho scritto qui sopra, comunque, credo che lo sia volutamente.

      Grazie, Alex Astrid, per aver commentato!

      Elimina

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