Quel fantastico peggior anno della mia vita - Jesse Andrews
Trama:
Greg è all’ultimo
anno delle scuole superiori, è un ragazzo che non vuole identificarsi in
nessuna delle categorie che attribuisce agli altri studenti della scuola, è
molto interessato al giudizio degli altri, quello che vuole è non essere
giudicato. Ama starsene per conto suo e passare i pomeriggi con il suo amico
Earl, un ragazzo molto diverso da lui, a fare film amatoriali. La sua vita
cambia quando si trova a dover frequentare Rachel, una compagna di scuola che
si ammala di leucemia.
La mia opinione:
Questo è un libro
fresco e dichiaratamente senza pretese, Greg non fa altro che rivolgersi ai
lettori dicendo che non è un libro in cui ci si commuove, non è il classico
libro in cui un ragazzo stando vicino a una ragazza malata se ne innamora.
È un libro brutto,
dice Greg, che parla di come, per cercare di tirare su Rachel, lui e Earl hanno
girato un film ancora più brutto.
Ma tralasciando le
opinioni del protagonista, passiamo alla mia.
Come dicevo, è un
libro senza pretese, il linguaggio è diretto e fresco, molto giovanile, le cose
vengono dette con semplicità attraverso la voce di Greg e il suo immaginario
infarcito di metafore e similitudini particolari e buffe.
È un libro che
nonostante la tragicità della situazione riesce a strapparti qualche risata dato
il linguaggio brillante e la continua autocritica del personaggio, che commenta
i suoi pensieri e le sue decisioni.
In tutto questo si
assiste però all’evoluzione del personaggio, ciò che dice e pensa di sé
discorda con quanto effettivamente prova, e ce ne accorgiamo leggendo i suoi
pensieri a confronto con le sue azioni e con il suo prendere sempre più
consapevolezza di ciò che gli accade e di ciò che prova.
È un evoluzione continua,
l’anno scolastico, la malattia di Rachel, il rapporto madre-figlio, e Greg, che
in quel fantastico peggior anno della sua vita fa un importante passo in
avanti: cresce.
-Iris-
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