Io te vurria vasà - Erri de Luca
Buonasera specchietti!
Questa sera voglio condividere con voi questa poesia che mi è capitato di leggere pochi giorni fa. Mi ha colpita principalmente per la musicalità. Le parole si richiamano come in un canto fluido che accompagna fino all'ultima parola, senza risultare mai simile a una cantilena e mai banale.
Una poesia ricca sia nel suono che nelle immagini che con la loro semplicità riescono a comunicare pienamente il senso della poesia.
Una richiesta semplice e forte: io non vorrei altro, mi basterebbe soltanto, bastarti.
A voi la lettura, o dovrei dire, l'ascolto!
Io te vurria
vasa,’ sospira la canzone
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta’,
come la gola al canto come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta’.
Io te vurria vasa’, insiste la canzone
ma un pò meno di questo io ti vorrei mancare
io te vurria manca’,
più del fiato in salita
più di neve a Natale
di benda su ferita
più di farina e sale.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei mancare,
io te vurria manca’.
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta’,
come la gola al canto come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta’.
Io te vurria vasa’, insiste la canzone
ma un pò meno di questo io ti vorrei mancare
io te vurria manca’,
più del fiato in salita
più di neve a Natale
di benda su ferita
più di farina e sale.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei mancare,
io te vurria manca’.
-Iris-
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