Recensione: Trilogia delle ragazze

Trama
"Lasciamole diventare quello che sono."
Una manciata di giorni in montagna nel cuore dell’inverno, e la sorpresa di capire che un amore per sbocciare non ha bisogno di troppe parole. Un’estate di ore infinite, sabbia e vento, e una ragazzina che non sa se ha voglia di crescere, o forse ne ha troppa; quell’estate che ogni bambino ricorda quando non è più un bambino. Un anno scolastico in un liceo femminile alla fine degli anni Settanta: le amicizie, quelle vere e quelle no, gli scherzi, le invidie, le risate, la voglia di cambiare se stessi e il mondo intorno. Tornano in libreria due romanzi di Beatrice Masini ormai introvabili, L’estate gigante e Giù la zip, per l’occasione impreziositi da un racconto inedito, I bottoni: tre storie di oggi e di ieri, di ricordi, di timida determinazione e insospettabile spavalderia, tre storie di ragazze che si affacciano alla vita senza sapere che la loro età spinosa e complicata è – sarà – indimenticabile.

Recensione
"Voglio fare con te ciò che la primavera fa con i ciliegi." - Pablo Neruda
Mi sono approcciata a questo libro in maniera del tutto inaspettata. 
Avevo appena terminato "La predatrice dei mari", un fantasy per bambini e avevo un bisogno quasi doloroso di tornare con i piedi per terra un passo alla volta. 
"È così facile fare un caffè. La sequenza precisa dei gesti, il tonfo del filtro liberato, la molla della ricarica, l'incastro dentro la macchina, la tazzina al suo posto sotto il beccuccio, piattino e cucchiaino che scivolano sopra il banco, tac, ting, tling."
"Trilogia delle ragazze" è stata una scala che mi ha fatto scendere dal mondo della fantasia, ricordandomi che anche la realtà può nascondere un pizzico di magia. 
Tre storie, tre ragazze assolutamente diverse che hanno avuto sogni e delusioni in un periodo difficile, l'adolescenza, proprio come tutte noi e che come molte sono riuscite a trovare la forza di crescere e andare avanti. 
Questa è una raccolta di Vite, vissute in momenti diversi della storia che però non sono così lontani come appaiono. 

Beatrice Masini ha uno stile semplice e realistico, condito talvolta da spruzzi di poesia che rendono le vicende  molto scorrevoli e armoniche, pur essendo proiettate in contesti quotidiani. 
Nonostante tutte e tre le storie mi siano piaciute, quella che porto nel cuore è "I bottoni"; una storia d'amore semplice che ha il sapore di crescita in cui due storie tra due coppie generalmente diverse, si srotolano sotto i nostri occhi come un gomitolo di lana colorata. 


Vi consiglio questa raccolta in questo ultimo mese autunnale, magari sotto le coperte con una buona tisana rilassante. 

-CuorediInchiostro



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