Recensione "Matrimonio di convenienza" by Felicia Kingsley
Trama:
Jemma fa la truccatrice teatrale, vive in un seminterrato a Londra e
colleziona insuccessi in amore. Un giorno però riceve una telefonata
dal suo avvocato che potrebbe cambiarle la vita: la nonna Catriona,
la stessa che ha diseredato sua madre per aver sposato un uomo
qualunque e senza titolo nobiliare, ha lasciato a lei un’enorme
ricchezza. Ma a una condizione: che sposi un uomo di nobili natali.
Il caso vuole che l’avvocato di Jemma segua un cliente che non
naviga proprio in acque tranquille: Ashford, il dodicesimo duca di
Burlingham, è infatti al verde e rischia di perdere, insieme ai beni
di famiglia, anche il titolo. Ashford è un duca, Jemma ha molti
soldi. Ashford ha bisogno di liquidi, Jemma di un blasone… Ma cosa
può avere in comune la figlia di una simpatica coppia hippy, che ama
girare per casa nuda, con un compassato lord inglese? Apparentemente
nulla… Il loro non sarà altro che un matrimonio di convenienza,
un’unione di facciata per permettere a entrambi di ottenere ciò
che vogliono. Ma Jemma non immagina cosa l’aspetta, una volta
arrivata nella lussuosa residenza dei Burlingham: galateo, formalità,
inviti, ricevimenti e un’odiosa suocera aristocratica. E a quel
punto sarà guerra aperta…
Notizie sull’autrice:
È nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come
architetto. Coltiva la passione della scrittura dall’età di dodici
anni, va dove la fantasia la porta e non è raro che si perda nei
suoi pensieri e nelle sue storie mentre qualcuno le sta parlando. Il
suo romanzo, inizialmente autopubblicato, ha riscosso grande successo
sul web.
Al mondo non c’è una persona uguale all’altra, non importa il
passato, ma il futuro da costruire insieme, è questo che fa una vera
coppia. Guardandosi continuamente alle spalle, da dove si è venuti,
è il miglior modo per non vedere dove si sta andando e si rischia di
finire a sbattere contro il muro.
Jemma è una ragazza stravagante che vive nei bassi fondi di Londra,
dentro un monolocale che ha solo una finestra grande quanto un
vassoio da caffé.
È figlia di due genitori hippy e nudisti che hanno fatto parte della
rivoluzione sessuale degli anni sessanta. Per mantenersi lavora come
truccatrice in un piccolo teatro, è un’agguerrita tifosa
dell’Arsenal (una squadra di calcio londinese) e la sua vita
sentimentale è un susseguirsi di storielle senza un futuro.
I miei erano convinti che sarebbe nato un maschietto, così
avevano deciso di chiamarmi Jimi come Jimi Hendrix. Poi si è
scoperto che ero femmina, quindi da Jimi sono diventata Jemma.
Ashford è il giovane duca di Burlingham, perfetto gentleman
inglese, capitano di una squadra di Polo, figlio di Lady Delfina,
maniaca del controllo e ligia alle tradizioni nobiliari e al
protocollo.
Ma cosa succederebbe se, un bel giorno, il suo giovane e conteso
rampollo rientrasse alla tenuta con una fede al dito e una moglie che
ben poco corrisponde alla descrizione di duchessa ideale?
Ashford e Jemma suggellano un accordo economico attraverso il loro
matrimonio.
Lei per entrare in possesso dell’ingente eredità della nonna
Catriona ha bisogno di sposarsi con un “riccone blasonato”, lui
deve far fronte ai debiti lasciati dal padre ed evitare a tutti i
costi un immediato pignoramento da parte delle banche ai suoi beni,
tutto all’insaputa di Lady Delfina.
Ashford e Jemma, l’alfa e l’omega, il sole e la notte, si
ritrovano così a vivere forzatamente sotto lo stesso tetto sebbene
sopportino a stento l’uno la presenza dell’altra.
Io sposata con quello? Io voglio passione nella mia vita, non
calcolo e convenienza. Voglio il calore di un abbraccio, la scossa di
un bacio!
L’incompatibilità caratteriale tra i due si percepisce fin dalle
prime righe del romanzo, Jemma si ritrova in un mondo dove le
etichette, le apparenze e le formalità sono essenziali e lei, che è
cresciuta in totale libertà sotto ogni punto di vista è
determinata, testarda e proprio non ne vuole sapere di piegarsi a
delle ‘stupide regole’
Ma si sa… chi disprezza compra…
Chi mi conosce lo sa, i libri per me fungono anche e soprattutto da
rifugio dalle più o meno gravi preoccupazioni che fanno parte della
vita. Per questa ragione sono sempre in cerca di libro che prima di
tutto mi facciano stare bene e mi portino lontano dalla mia realtà,
storie da poter condividere e consigliare a mia volta, storie che mi
facciano ridere.
Felicia Kingsley è riuscita a darmi tutto questo con Matrimonio
di Convenienza.
Ho riso addirittura fino alle lacrime durante la lettura di alcuni
passaggi! L’ingenuità, la simpatia e la testardaggine di Jemma
uniti al sarcasmo e lo scetticismo di Ashford e Delfina danno vita ad
un cocktail di leggerezza e divertimento.
Lo stile dell’autrice è frizzante, brioso, scorrevole, i dialoghi
sono scoppiettanti soprattutto nella prima parte del romanzo.
Mi sono divertita moltissimo durante la lettura, attraverso il punto
di vista alternato, ho potuto immedesimarmi con entrambi i
protagonisti che sembrano appartenere a due universi paralleli.
Ho particolarmente apprezzato le citazioni letterarie e musicali (la
parentesi su Mick Jagger è fantastica!)
Un libro che senz’altro consiglio con molto piacere a tutti quelli
che amano lo humor inglese e amano leggere per divertirsi e
sognare.
Sentite è tutto a posto, sono una donna alla quale piace il
calcio, non un fenomeno da baraccone con tre occhi in fronte! Sì,
riesco a comprendere il semplice meccanismo di due squadre con maglie
di colore diverso che devono lanciare una palla nella rete della
squadra del colore opposto. Ora potete pure rilassarvi!
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