Recensione "How to Get Away with Murder"
How to Get Away with Murder (in Italiano Le regole del delitto perfetto, titolo che non userò nel corso di questa recensione) è una serie tv firmata Shonda Rhimes (Grey's Anatomy e Scandal), e trasmessa su ABC a partire da settembre 2014. Di genere thriller giudiziario, lo show racconta le vicende drammatiche di un avvocato e dei suoi assistenti e studenti.
In una notte di festa nel campus della Middleton University, quattro studenti discutono su come farla franca dopo l'omicidio appena commesso. I personaggi vengono così presentati in un momento frenetico, caotico, in bilico tra la freddezza cinica e il profondo stravolgimento. Senza saperlo, lo spettatore si è già immerso in uno dei punti chiave dello show: il continuo oscillare tra emozioni e razionalità e cinismo, il costante chiedersi se sia giusto o sbagliato, indipendentemente (o forse proprio in base) all'eticità. L'onnipresente dubbio sulla verità o falsità delle versioni ufficiali. È, lo ripeto, uno dei punti di forza della serie; uno dei motivi principali che mi spinge ad amarla.
Con un flashback di tre mesi, ci ritroviamo, nella scena successiva, in una sala universitaria, dove conosciamo lei: la meravigliosa e carismatica Annalise Keating, stimata avvocato e docente di diritto penale. Ogni anno Annalise elegge tra i frequenti del suo corso i "Keating Five", cinque studenti scelti per assisterla nei casi giudiziari, insieme ai suoi associati Bonnie e Frank. Nel corso della serie seguiamo, perciò, vari processi giuridici e conosciamo diversi personaggi; mentre grazie a flashback e flashfoward vengono a poco a poco svelati i misteri su cui ruotano le stagioni dello show.
Devo ammettere che come tutti i prodotti di cui si parla e straparla ero molto scettica sull'iniziare o meno la serie. Col senno di poi, mi sono più volte pentita di non aver ceduto prima: nel giro di neanche due settimane ho divorato i trenta episodi, di quaranta minuti ciascuno, che compongono le due stagioni. Trovo fantastiche le ambientazioni, l'uso degli sfondi e dei colori, la recitazione di alcuni attori (che mi fa battere il cuore), il senso di ansia perenne che mi stringe lo stomaco ogni volta che guardo una puntata, il modo di impostare i personaggi e gestire la trama...
How to Get Away with Murder è una di quelle serie che lascia con il fiato sospeso ed è in grado di stravolgere lo spettatore con continui e inaspettati colpi di scena che mandano all'aria ogni certezza del pubblico. Seppure alle volte i flashback e i flashforward possano apparire troppo pieni di avvenimenti, che sembra difficile si siano effettivamente verificati tutti nello stesso momento, è meravigliosa la capacità dello show di tirare ogni singolo filo regalando tutte le risposte. Stupendi sono anche i personaggi, che non sono pochi ma che hanno tutti un ruolo e un senso preciso. Di più, a ognuno di loro viene dato uno spessore e una complessità emotiva e psicologica che mettono i brividi. Ed è proprio complessa una delle parole con cui definirei la serie tv, non perché sia elitaria o difficile da seguire, ma per i continui stravolgimenti che mettono tutto in bilico, verità e bugia, giusto e sbagliato...
How to Get Away with Murder ha ricevuto moltissimi riconoscimenti. Il 17 giugno 2016 sono iniziate le riprese per la terza stagione, che negli U.S.A. andrà in onda a partire dal prossimo 22 settembre.
HTGAWM è una serie che è riuscita a stupirmi e a entusiasmarmi davvero, e che voglio continuare a seguire ancora per molto tempo, sicura che avrà ancora tanti misteri da rivelare e con cui stupire, e perché, davvero, lo merita.
Buona visione!
In una notte di festa nel campus della Middleton University, quattro studenti discutono su come farla franca dopo l'omicidio appena commesso. I personaggi vengono così presentati in un momento frenetico, caotico, in bilico tra la freddezza cinica e il profondo stravolgimento. Senza saperlo, lo spettatore si è già immerso in uno dei punti chiave dello show: il continuo oscillare tra emozioni e razionalità e cinismo, il costante chiedersi se sia giusto o sbagliato, indipendentemente (o forse proprio in base) all'eticità. L'onnipresente dubbio sulla verità o falsità delle versioni ufficiali. È, lo ripeto, uno dei punti di forza della serie; uno dei motivi principali che mi spinge ad amarla.
Con un flashback di tre mesi, ci ritroviamo, nella scena successiva, in una sala universitaria, dove conosciamo lei: la meravigliosa e carismatica Annalise Keating, stimata avvocato e docente di diritto penale. Ogni anno Annalise elegge tra i frequenti del suo corso i "Keating Five", cinque studenti scelti per assisterla nei casi giudiziari, insieme ai suoi associati Bonnie e Frank. Nel corso della serie seguiamo, perciò, vari processi giuridici e conosciamo diversi personaggi; mentre grazie a flashback e flashfoward vengono a poco a poco svelati i misteri su cui ruotano le stagioni dello show.
Devo ammettere che come tutti i prodotti di cui si parla e straparla ero molto scettica sull'iniziare o meno la serie. Col senno di poi, mi sono più volte pentita di non aver ceduto prima: nel giro di neanche due settimane ho divorato i trenta episodi, di quaranta minuti ciascuno, che compongono le due stagioni. Trovo fantastiche le ambientazioni, l'uso degli sfondi e dei colori, la recitazione di alcuni attori (che mi fa battere il cuore), il senso di ansia perenne che mi stringe lo stomaco ogni volta che guardo una puntata, il modo di impostare i personaggi e gestire la trama...
How to Get Away with Murder è una di quelle serie che lascia con il fiato sospeso ed è in grado di stravolgere lo spettatore con continui e inaspettati colpi di scena che mandano all'aria ogni certezza del pubblico. Seppure alle volte i flashback e i flashforward possano apparire troppo pieni di avvenimenti, che sembra difficile si siano effettivamente verificati tutti nello stesso momento, è meravigliosa la capacità dello show di tirare ogni singolo filo regalando tutte le risposte. Stupendi sono anche i personaggi, che non sono pochi ma che hanno tutti un ruolo e un senso preciso. Di più, a ognuno di loro viene dato uno spessore e una complessità emotiva e psicologica che mettono i brividi. Ed è proprio complessa una delle parole con cui definirei la serie tv, non perché sia elitaria o difficile da seguire, ma per i continui stravolgimenti che mettono tutto in bilico, verità e bugia, giusto e sbagliato...
How to Get Away with Murder ha ricevuto moltissimi riconoscimenti. Il 17 giugno 2016 sono iniziate le riprese per la terza stagione, che negli U.S.A. andrà in onda a partire dal prossimo 22 settembre.
HTGAWM è una serie che è riuscita a stupirmi e a entusiasmarmi davvero, e che voglio continuare a seguire ancora per molto tempo, sicura che avrà ancora tanti misteri da rivelare e con cui stupire, e perché, davvero, lo merita.
Buona visione!
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