Recensione - La Bella e la Bestia: Compagnia teatrale il Demiurgo
LA STORIA
In un piccolo villaggio della Francia del 1.700 la vita scorre serena e monotona. Un Mondo rassicurante che sta stretto a Belle, giovane donna sognatrice e caparbia. Un giorno, il suo destino si intreccia con quello di un’orrida bestia che governa un castello nascosto nei boschi. Per amore di suo padre Belle si offre come prigioniera, ma, come in ogni fiaba che si rispetti, nulla è ciò che sembra: e combattendo contro il pregiudizio del volgo, un’antica maledizione e un aspetto mostruoso “la Bella e la Bestia” finiscono per innamorarsi. Ma la strada per il classico “e vissero tutti felici e contenti” è lunga e complicata.
LO SPETTACOLO
Lo spettacolo è ispirato alla prima versione della fiaba, quella narrata da Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, che pare si sia stata ispirata, a sua volta, ad una storia vera avvenuta sulle sponde del Lago di Bolsena, in provincia di Viterbo. La messa in scena sarà in chiave Vaudeville ed è pensata per ogni fascia di pubblico. La tematica della diversità e del conflitto tra generazioni e mentalità differenti sarà il filo conduttore di un’opera dove la leggerezza, il ballo, il canto e la musica la faranno da padroni, raccontando le emozioni in maniera dinamica e coinvolgente.
Recensione
Immaginate una location da favola, immersa tra passato e presente, e una storia che amate; prendete una notte perfetta e degli attori fantastici con ottimi costumi di scena... fatto?
Non sentite la magia nell'aria? Il cuore pieno di gioia? Quella voglia di cantare e piangere allo stesso momento per le emozioni provate così inaspettatamente?
Questo è stato per me lo spettacolo de "La Bella la Bestia" all'Aperia della Reggia di Caserta, realizzata dalla Compagnia teatrale "Il Demiurgo".
La storia portata in scena, sebbene si sia discostata un po' dalla favola che tutti conosciamo, è riuscita a mantenere la sua semplicità e leggerezza regalando quel tocco di speranza e divertimento che non fa mai male.
Gli attori, tutti bravissimi, hanno saputo mantenere il tempo della narrazione e a coinvolgere il pubblico in diversi momenti rendendo lo spettacolo quasi interattivo, facendoci sentire non semplici spettatori ma parte integrante del racconto.
Si sono distinti:
Andrea Cioffi nel ruolo di Lumiere che con il suo accento francese e le espressioni in linea con il personaggio ha catturato l'attenzione mia e del resto del pubblico, insieme al suo compagno di scena Tockins interpretato da Peppe Romano. I due attori sono stati così magistrali da regalare ai due personaggi del classico una visione originale e allo stesso tempo fedele.
La Belle, interpretata da Chiara Vitiello e La Bestia da Angelo Sepe, hanno saputo regalare forti emozioni e qualche lacrima grazie al feeling scenico tra i due attori.
Una menzione speciale va anche a Monsieur Chien interpretato dal maestro di musica Antonio Ferraro che grazie al suo seguito ha saputo condurre magistralmente le danze, regalandoci un fantastico intrattenimento musicale e aggiungendo un tocco in più all'opera.
Vi consiglio caldamente di seguire questa compagnia teatrale made in italy che dispone di ottimi attori, grande passione e organizzazione, ma soprattutto voglia di mettersi in gioco. Io non vedo l'ora di assistere ad altri loro spettacoli per poterli applaudire ancora. Non mi resta che assegnare loro il massimo del voto con lo specchio speciale e augurare a tutti gli attori e organizzatori "Merda"!
-CuorediInchiostro
In un piccolo villaggio della Francia del 1.700 la vita scorre serena e monotona. Un Mondo rassicurante che sta stretto a Belle, giovane donna sognatrice e caparbia. Un giorno, il suo destino si intreccia con quello di un’orrida bestia che governa un castello nascosto nei boschi. Per amore di suo padre Belle si offre come prigioniera, ma, come in ogni fiaba che si rispetti, nulla è ciò che sembra: e combattendo contro il pregiudizio del volgo, un’antica maledizione e un aspetto mostruoso “la Bella e la Bestia” finiscono per innamorarsi. Ma la strada per il classico “e vissero tutti felici e contenti” è lunga e complicata.
LO SPETTACOLO
Lo spettacolo è ispirato alla prima versione della fiaba, quella narrata da Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, che pare si sia stata ispirata, a sua volta, ad una storia vera avvenuta sulle sponde del Lago di Bolsena, in provincia di Viterbo. La messa in scena sarà in chiave Vaudeville ed è pensata per ogni fascia di pubblico. La tematica della diversità e del conflitto tra generazioni e mentalità differenti sarà il filo conduttore di un’opera dove la leggerezza, il ballo, il canto e la musica la faranno da padroni, raccontando le emozioni in maniera dinamica e coinvolgente.
Recensione
Immaginate una location da favola, immersa tra passato e presente, e una storia che amate; prendete una notte perfetta e degli attori fantastici con ottimi costumi di scena... fatto?
Non sentite la magia nell'aria? Il cuore pieno di gioia? Quella voglia di cantare e piangere allo stesso momento per le emozioni provate così inaspettatamente?
Questo è stato per me lo spettacolo de "La Bella la Bestia" all'Aperia della Reggia di Caserta, realizzata dalla Compagnia teatrale "Il Demiurgo".
La storia portata in scena, sebbene si sia discostata un po' dalla favola che tutti conosciamo, è riuscita a mantenere la sua semplicità e leggerezza regalando quel tocco di speranza e divertimento che non fa mai male.
Gli attori, tutti bravissimi, hanno saputo mantenere il tempo della narrazione e a coinvolgere il pubblico in diversi momenti rendendo lo spettacolo quasi interattivo, facendoci sentire non semplici spettatori ma parte integrante del racconto.
Si sono distinti:
Andrea Cioffi nel ruolo di Lumiere che con il suo accento francese e le espressioni in linea con il personaggio ha catturato l'attenzione mia e del resto del pubblico, insieme al suo compagno di scena Tockins interpretato da Peppe Romano. I due attori sono stati così magistrali da regalare ai due personaggi del classico una visione originale e allo stesso tempo fedele.
La Belle, interpretata da Chiara Vitiello e La Bestia da Angelo Sepe, hanno saputo regalare forti emozioni e qualche lacrima grazie al feeling scenico tra i due attori.
Una menzione speciale va anche a Monsieur Chien interpretato dal maestro di musica Antonio Ferraro che grazie al suo seguito ha saputo condurre magistralmente le danze, regalandoci un fantastico intrattenimento musicale e aggiungendo un tocco in più all'opera.
Vi consiglio caldamente di seguire questa compagnia teatrale made in italy che dispone di ottimi attori, grande passione e organizzazione, ma soprattutto voglia di mettersi in gioco. Io non vedo l'ora di assistere ad altri loro spettacoli per poterli applaudire ancora. Non mi resta che assegnare loro il massimo del voto con lo specchio speciale e augurare a tutti gli attori e organizzatori "Merda"!
-CuorediInchiostro
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